di Monia Orazi
Dovrà sottostare alla valutazione di impatto ambientale il progetto di un impianto con 5104 moduli fotovoltaici su pannelli posti al suolo, che dovrebbe sorgere nella zona delle Piane, al confine tra Matelica e Cerreto d’Esi. A proporlo la ditta Hydrowatt di Folignano (Ascoli Piceno), che ha presentato in Provincia di Macerata la documentazione necessaria ad avere l’autorizzazione. Saranno installati su supporti alti due metri e che occuperanno una zona di circa quattro ettari, in un terreno che inizialmente era parte dei progetti di area vasta, per la realizzazione di insediamenti produttivi legati alla realizzazione delle infrastrutture del progetto Quadrilatero.
Il settore territorio ed ambiente della Provincia di Macerata ha deciso nei giorni scorsi che tutto il progetto dovrà essere sottoposto alla valutazione di impatto ambientale. L’ente ha acquisito i pareri degli enti interessati al progetto. Il Comune di Cerreto d’Esi ha deciso di chiedere un parere a Rfi, che gestisce le reti ferroviarie, relativamente al sottopasso ferroviario, sito nelle adiacenze dell’impianto. Il Comune di Matelica nel certificato di destinazione urbanistica della zona ha scritto che l’impianto «si inserisce all’interno di un paesaggio agrario diffuso, all’interno del quale sono presenti colture di pregio, colture vitivinicole con marchio Doc e Docg, producendo inevitabilmente un impatto notevole sul paesaggio stesso». Il consiglio comunale di Matelica, nel dicembre 2020, ha dichiarato la non ammissibilità, per la mancanza di elementi idonei a dare una valutazione. La Soprintendenza ai beni archeologici ha espresso parere negativo per l’impatto paesaggistico e l’estensione dell’impianto, proponendo la sua delocalizzazione in una zona meno impattante, in quanto risulterebbe visibile dalla provinciale 256. Nel provvedimento della Provincia, riguardo alle misure di mitigazione proposte, con la piantumazione di arbusti e piante verdi intorno al recinto si legge che «non sembra siano sufficienti ad evitare o prevenire gli impatti ambientali dell’intervento sul paesaggio, richiedendo approfondimenti, mediante alternative di progetto che possono riguardare le dimensioni o la collocazione dell’impianto». La Provincia ha così deciso per la Via, con la verifica del progetto relativamente ai piani paesaggistici territoriali, anche per il fatto che si tratta di zona “bianca”, senza definitiva destinazione urbanistica. Ora sarà la procedura di valutazione di impatto ambientale a stabilire se l’impianto fotovoltaico potrà essere realizzato in quella zona.
In che senso? Sono un pugno in un occhio ecco la valutazione
Ma non era stata bloccata la realizzazione di questa tipologia di impianti a terra, dopo i primi sconci di territorio realizzati in assenza di norme?
Hahahah Però se vuoi modificare un finestra in campagna il comune ti dice no ....
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ma insomma vogliamo farla finita sì o no con questi impianti a terra? andate a farli sui tetti gli impianti fotovoltaici e a terra piantateci gli alberi!
Non si comprende proprio che cosa c’entrino le Ferrovie dello Stato con l’impianto fotovoltaico.