Il direttore Giuseppe Giampaoli
di Luca Patrassi
E’ nato prima l’uovo o la gallina? La questione potrebbe porsi anche per il Cosmari e il suo direttore generale Giuseppe Giampaoli. Ora, a distanza di 36 anni dal primo ingresso in azienda, l’era Giampaoli si avvicina forse ai titoli di coda. All’albo pretorio è stato pubblicato in questi giorni il bando, firmato dal presidente del consorzio Graziano Ciurlanti, per la selezione del nuovo direttore generale. L’ingegnere portorecanatese Giampaoli, già sindaco della cittadina adriatica, aveva fatto il suo ingresso nello stabilimento di via Piane Chienti di Tolentino nel lontano 1985, allora con la qualifica di ingegnere capo, poi direttore generale a far data dal 1997.
Un regno, più che una direzione, quella di Giampaoli che è comunque sempre riuscito ad avere il sostegno dell’assemblea dei soci, sia quando al governo c’era una maggioranza di centrodestra, sia con il fronte opposto. Ultimamente Giampaoli si era visto rinnovare l’incarico dirigenziale per un paio di anni ed adesso appunto siamo quasi ai saluti finali. Questione di mesi. Il Cosmari ha pubblicato il bando per la selezione del nuovo direttore generale, domande presentabili fino al 4 marzo come verificabile all’albo pretorio del Cosmari ed in quello dei Comuni soci del consorzio che da decenni di occupa dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti. Selezione per titoli ed esami con punteggio equamente distribuito tra le due prove. Titolo richiesto la laurea, punteggio più alto per quelle in ingegneria, poi Economia e commercio, poi Giurisprudenza e via calando: altro requisito l’esperienza almeno triennale nella funzione di direttore generale o di direttore di azienda con all’interno settori di attività collegati a quello del Cosmari e con almeno 250 dipendenti. Quanto alla prova orale verterà su materie tecniche, dalla gestione d’impresa alle normative ambientali.
La sede del Cosmari
«Il candidato selezionato – si legge nel bando – affiancherà il direttore in carica per acquisire tutte le informazioni e le specifiche competenze necessarie per la miglior esecuzione del contratto. Al termine del periodo di affiancamento, la carica di direttore verrà svolta in totale autonomia. La retribuzione per la durata del periodo di affiancamento sarà pari ad euro settemila lordi mensili comprensivi del superminimo individuale. Nel momento in cui la carica di direttore verrà svolta in totale autonomia, la retribuzione lorda annua attribuita al direttore sarà pari a centoquindicimila euro». Le quindici pagine del bando contengono anche la clausola di salvaguardia, il Cosmari «ha la facoltà di non procedere all’assunzione di nessuno dei candidati anche nel caso in cui questi ultimi siano stati selezionati. Cosmari, a proprio insindacabile giudizio, si riserva di modificare, sospendere, prorogare, riaprire i termini, annullare o revocare la presente procedura di selezione qualora ne rilevi la necessità ovvero l’opportunità, dandone comunicazione sul proprio sito istituzionale, anche nell’ipotesi in cui la selezione sia stata compiutamente espletata, senza che ciò possa comportare alcuna pretesa».
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