di Laura Boccanera
Trasformare l’esperienza del parto in un momento da ricordare per sempre, con luci soffuse, candele e l’acqua ad accogliere il primo vagito. E’ nata così Amelie nel primo giorno del 2021. Dopo la nascita di Bianca, prima nata a Civitanova nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale cittadino, un nuovo fiocco rosa ieri sera pochi minuti dopo le 20. E’ il primo parto in acqua dell’anno in città.
Una possibilità che esiste già da alcuni anni nel reparto diretto da dottor Filiberto Di Prospero, da ieri ufficialmente nuovo primario. Amelie è nata da parto spontaneo in acqua, sua mamma Vivien Gattafoni ha 34 anni ed è di Civitanova. Ad assisterla le ostetriche Chiara Salvioli e Federica Branchesi che come le altre colleghe del reparto hanno una particolare competenza per questo tipo di parto: «E’ stato bellissimo – racconta mamma Vivien- ed è un peccato che ancora poche donne scelgano questa modalità perché non è per niente traumatico, molto naturale, intimo e bellissimo. Avevamo candele e silenzio, siamo rimaste in acqua anche dopo la nascita della bimba, cullata e al caldo. Ha pianto solo quando è stata tirata fuori. Ne avevo sentito parlare dall’ostetrica del corso pre parto. A volte non ci sono le condizioni per effettuarlo, ma nel mio caso è stata un’esperienza emozionante e davvero rilassante». La piccola Amelie sta bene, pesa 3,3 chili e anche il papà Davide Ferrarini ha potuto assistere. «Queste prime nascite dell’anno a Civitanova tratteggiano già quella che sarà sempre di più la caratteristica distintiva del punto nascita di Civitanova, ovvero una costante e sempre maggiore attenzione agli aspetti di naturalità della gravidanza e del parto, il rispetto dell’intimità della coppia e della diade mamma-neonato. Al parto in acqua – aggiunge Di Prospero – abbiamo dedicato un’intera stanza dove l’ambiente assicura un comfort elevato ed una grande tranquillità con l’assistenza costante in rapporto 1 a 1 con l’ostetrica. Proprio nell’ottica della fisiologia e naturalità del parto è stato recentemente avviato l’ambulatorio per la versione “dolce” non medicalizzata dei feti in presentazione podalica e sono in forte incremento le donne che partoriscono anche dopo uno o più precedenti tagli cesarei. Il contenimento dei tagli cesarei è un aspetto a cui teniamo moltissimo».
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Auguri Vivien
Auguri alla famiglia , e pensare che il parto in acqua fu una grande conquista in tempi non sospetti del fantastico ospedale che c'era a Recanati, con pediatria, ostetricia, incubatrici ....e tutto funzionava a meraviglia
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