Il Mercato delle erbe in via Armaroli con il cantiere in corso
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Dopo il Matt ed in attesa degli spazi agli ex Capannoni Rossini dove il cantiere è attivo da poco più di un mese, ecco che si avvicina il giorno in cui il Mercato delle Erbe potrà tornare fruibile dalla città con la rifunzionalizzazione e il piano di ammodernamento varato nei mesi scorsi. Un luogo centrale, vista la sua collocazione in via Armaroli a pochi passi da piazza della Libertà, rispetto agli altri due siti, ma che con i quali contribuirà a formare una sorta di triangolazione all’insegna di un nuovo modo di lavorare dove persone e professionisti potranno usufruire di spazi condivisi in cui disporre di postazioni autonome e al tempo stesso potranno interagire con altre persone.
I lavori procedono speditamente e nel giro di poco tempo il cantiere del nuovo Mercato delle Erbe sarà concluso. Dopo un iter che è risultato molto più lungo del previsto a causa di un rallentamento dei lavori da parte della ditta che si era aggiudicata l’appalto. Il cantiere per la rifunzionalizzazione del Mercato delle Erbe di via Armaroli, luogo simbolo del centro storico, era partito quasi un anno fa, nel novembre 2019 ed avrebbe dovuto concludersi nell’arco di cinque mesi. Ma, nelle settimane successive all’inizio dell’intervento all’interno dell’edificio, si era riscontrato un rallentamento nella tempistica delle lavorazioni. Al punto che l’amministrazione comunale allora in carica era dovuta intervenire per sollecitare il rispetto del contratto sottoscritto. La situazione si è poi risolta bonariamente e, superate anche le sopraggiunte problematiche legate all’emergenza pandemica Covid 19 che pure hanno rallentato la tempistica, anche questo importante cantiere del centro storico ha ripreso a marciare ed ora il completamento del rinnovato manufatto sta per vedere la luce.
Inserito all’interno dei finanziamenti Fesr e Fse della Regione Marche 2014-2020 nell’ambito del progetto Iti (Investimenti territoriali integrati urbani) ‘In-Nova Macerata’, per un importo complessivo di 500.000 euro, l’intervento prevede di donare nuova veste al locale di via Armaroli, costruzione realizzata all’inizio degli anni Trenta e inaugurata il 28 ottobre del 1933, facendolo diventare a tutti gli effetti un grande spazio di incontro all’interno del centro città. Il progetto si innesta sul lay-out esistente della struttura di via Armaroli, dividendola in tre ambienti principali: spazio polivalente di accoglienza, area collettiva co-working e una sala conferenze di 90 posti, per incontri e convegni. Non si tratta di funzioni necessariamente fisse, ma di soluzioni dotate di massima flessibilità d’uso. Le partizioni interne, infatti, articolano lo spazio ma non lo chiudono e gli arredi sono stati pensati per essere facilmente spostati e adattati a vari usi. E’ stato inoltre aggiunto un ulteriore blocco servizi e sono stati ricavati dei locali tecnici per magazzino e deposito.
Il luogo con questo nuovo restyling si presta a tantissimi utilizzi: conferenze, incontri, mostre, laboratori, fiere, ma anche una ‘piazza coperta’, in cui incontrarsi o fermarsi a leggere, lavorare, studiare. Un centro dinamico che vuol offrire l’immagine di una Macerata giovane e desiderosa di nuovi incontri ed esperienze. E’ evidente che questo progetto è stato pensato prima che scoppiasse la pandemia legata al coronavirus, per cui anche la fruizione di questi spazi, quando i lavori saranno conclusi, dovrà essere in qualche modo adattata alla situazione portata dal Covid 19. Ma, vista la possibilità di modulare a proprio piacimento le aree del Mercato delle Erbe, anche questo ostacolo potrà essere affrontato e superato. Resta da verificare se potranno nuovamente trovare posto nella struttura i quattro banchi di frutta e verdura degli ambulanti che momentaneamente sono stati trasferiti negli spazi di via Panfilo. E’ possibile che attraverso un ripensamento delle modalità di esposizione e vendita delle merci degli ambulanti potrà esserci la convivenza di realtà certamente diverse tra loro.
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