«Solo da poco e con la gestione del commissario Giovanni Legnini si è cominciato a fare chiarezza, migliorando organicamente tante norme che hanno fin qui regolato la ricostruzione. Solo ora ci hanno messi in grado di operare adeguatamente». A dirlo è il sindacato Inarsind Marche, quello di architetti e ingegneri liberi professionisti. A 4 anni esatti dal sisma ricordano come questi 48 mesi siano stati «di dolore, di abbandono, di tristezza, ma anche di impegno e di speranza. Noi tecnici liberi professionisti ci siamo subito messi a disposizione, spesso anche a rischio della vita, come d’altronde le circostanze ci imponevano» ricorda il presidente del consiglio direttivo, Fernando De Santis. Il sindacato dice che ora le cose, dal punto di vista professionale, vanno meglio, con «le ultime otto ordinanze e con il decreto di Ferragosto che dovrà essere reso completamente operativo con apposita ordinanza commissariale. Ad un certo punto siamo anche stati scambiati, da più parti, per il capro espiatorio dei palesi ritardi fin qui accumulati. Ovviamente rimandiamo ai mittenti tale ingiusta e dolosa accusa; nessuno più di noi ha interesse nel presentare le pratiche e a far iniziare i lavori. Abbiamo lottato e ci siamo fatti sentire con tutti i mezzi a nostra disposizione per arrivare a norme chiare e certe, finalmente con la struttura commissariale attuale ci stiamo riuscendo. Ora si completino le poche cose che restano da sistemare, come anticipato dallo stesso Commissario nelle sue recenti dichiarazioni, in modo tale che la prossima primavera possa segnare la tanto sospirata vera partenza della ricostruzione».
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