Escono poco prima del nubifragio, surfisti col kyte in difficoltà a Civitanova. Solo dopo aver abbandonato le vele sono riusciti a rientrare a riva. Allertata anche la Capitaneria di porto. Poteva finire male per i due appassionati di kyte, uno di Porto Sant’Elpidio e l’altro di Morrovalle, che questo pomeriggio poco prima delle 16, attirati dalle raffiche di vento propizie per il surf con la vela, hanno deciso di scendere in acqua sul litorale sud nonostante i consigli del bagnino di salvataggio di non entrare in acqua. Il nubifragio che si è abbattuto nel giro di pochi minuti li ha sorpresi al largo e la potenza della pioggia e del temporale con tuoni e fulmini li ha costretti a rientrare. Ma i due sportivi hanno avuto difficoltà e il bagnino, trovandosi nell’impossibilità di uscire col pattino con quel tempaccio, ha allertato la Capitaneria di porto. Perfino la motovedetta ha avuto difficoltà e quando gli uomini della guardia costiera civitanovese diretta dal Tenente di Vascello Giuliano Gentilini, ha raggiunto lo chalet Solemar, i due surfisti erano riusciti a raggiungere la riva abbandonando la vela e tornando con la tavola. La Capitaneria li ha identificati e ha sconsigliato loro di rientrare in acqua per recuperare le vele, ma nonostante i consigli, i due hanno comunque fatto rientro in acqua. Stanno bene.
Tutti fenomeni
La stupidità degli esaltati..
Bah..
Chi paga.... adesso????
Ma una persona dotata di materia cerebrale esiste? Boh!
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Paola Festa esatta definizione
Saranno multati?
che tristezza leggere questi commenti, il kyte surf come il windsurf sono sport che si praticano quando c’è vento e mare anche molto grosso e ognuno è consapevole di quello che sta facendo, posti come il lago di Garda dove c’è molta cultura per questo sport e c’è molto ritorno economico commerciale nessuno si lamenta nessuno insulta e tra l’altro non ci sono delle demenziali regole da rispettare dei cosiddetti trecento metri dalla riva, ne sono consapevoli sia il reparto dei carabinieri del lago che della guardia costiera.
…se tutti ne sono consapevoli (della pericolosità di questo sport), come afferma qualcuno, che siano poi, gli stessi, anche consapevoli che, uscendo con mare molto grosso e vento molto forte (tali da farti rischiare la vita, se ti trovi in difficoltà per la passione per il tuo sport), nessuno verrà a rischiare la vita per salvarti e dovrai essere consapevole che eri solo quando hai preso la decisione di andare a largo in quelle condizioni, solo sarai se ti troverai in difficoltà. gv
Non tutti sanno che l’Adriatico è 400 volte più grande del Garda.
veramente bassissima cultura, allora chiudete pure la montagna con tutto il soccorso alpino, tanto ci vanno solo gli esperti.
…si si, invece andare in mare in condizioni proibitive (mettendo a rischio la propria vita e quella, incolpevole, altrui, compreso il costoso utilizzo di tutti i mezzi di soccorso) per il proprio puro divertimento, è altissima cultura, si, altissima, purissima…intelligentissima!! Ma fatemi il piacere…per piacere!! gv