Motor Days della discordia:
«Iniziativa da cancellare, ripensateci»

CIVITANOVA - Sette consiglieri di maggioranza non vogliono che si faccia l'evento: «Proseguire su questa scelta è un'offesa al nostro ruolo. Fuori luogo dare vita a una manifestazione di forte richiamo mentre il governo prolunga lo stato di emergenza Covid»

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Un momento del Motordays

 

Motor Days a Civitanova, ultima chiamata per il sindaco dai consiglieri dissidenti che ora minacciano: «lo diffidiamo dal perseverare, pena una nostra scelta estrema di dissenso, proseguire è un’offesa alla dignità del ruolo dei consiglieri e un atto di sfida».

E’ ormai un muro contro muro fra i 7 consiglieri di maggioranza che chiedono di annullare il contributo per i Motor Days e l’amministrazione comunale che presenterà giovedì, con l’organizzatore Danilo Zampaloni, l’evento previsto a settembre. E anche la comunicazione alla stampa sembra essere una prova di forza dal momento che la settimana scorsa prima dei Motor days, Amat e amministrazione avevano concordato per giovedì alle 12 la presentazione di Civitanova Danza, ma gli stessi amministratori sono attesi, sempre per giovedì alle 12 al Cosmopolitan per la conferma dei Motor days.

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Sergio Marzetti

Insomma una palla che scotta, con dichiarazioni che si contraddicono e i consiglieri che sembrano pronti a staccare la spina al governo Ciarapica se si prosegue su questa strada. Un “usque tandem abutere patientia nostra” sembrano dire i 7 firmatari col documento.

Fra loro i consiglieri Piero Croia, Cristina Ruffini, Costantino Cavallo, Sergio Marzetti, Giuseppe Beruschi, Paolo Nori e Francesco Caldaroni. «Con questo atto si getta alle ortiche quanto già deciso a prescindere dalla posizione contraria espressa dai consiglieri che sottoscrivono questo documento – dicono riferendosi alla presentazione dell’evento – proseguire su questa scelta non condivisa è un’aperta offesa alla dignità e al ruolo espresso dai consiglieri che hanno avuto delega dai cittadini elettori per rappresentarli nelle massime assise comunali.

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Piero Croia

Al di là di questo, inoltre, appare quantomai al di fuori da ogni logica dare come amministrazione la propria adesione ad un evento di forte richiamo, contestualmente alla decisione del governo di prolungare l’emergenza Covid per diversi altri mesi. Un sindaco, infatti, è il primo responsabile della sanità del territorio e dovrebbe sentire forte il bisogno di non creare i presupposti di assembramento. Un vero atto di sfida a quei consiglieri, e ne siamo tanti, che hanno espresso con chiarezza e pubblicamente la loro posizione contraria al Motor Show. Il sindaco, quindi, eviti di addurre pretesti per giustificare una manifestazione che oggi solo lui e la Gabellieri difendono, tra la perplessità di chi dissente ma preferisce rimanere nell’ombra e chinare la testa, e la contrarietà di chi invece appone la firma al presente documento. Ribadiamo la nostra posizione: a prescindere dai costi dell’evento e dai 100mila euro che la Regione ha destinato alla città a compenso della fiera trasformata in Covid Hospital, e non vincolati all’evento stesso, come in modo pretestuoso si vorrebbe far credere, per noi il Motor Show è un’iniziativa da cancellare. Per questo torniamo ad invitare il sindaco a rivedere la decisione, censuriamo il suo comportamento sprezzante verso la volontà di chi compone questa maggioranza, e annunciano possibili iniziative di contrasto ad una giunta che ignora qualsiasi principio di democrazia e agisce con strafottenza e senza rispetto. Ricordiamo infine al sindaco che non è la prima volta che decide di sua propria volontà, ignorando quella di chi, su indicazione degli elettori, gli consentono di governare, e lo diffidiamo a perseverare su tale atteggiamento anche con l’ evento Motor Show, pena scelta estrema di dissenso che i sottoscritti vorrebbero evitare, a meno che non vi siano costretti».

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