Una celebrazione tradizionale ed estremamente sentita quella della festa della Madonna della Cona, che si è svolta oggi ai confini fra Marche ed Umbria.
La scultura realizzata dagli studenti del liceo artistico Cantalamessa di Macerata, realizzata con alcune macerie della chiesa e donata alle comunità di Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia, ha sostituito l’originale, in mostra a Roma e che si trovava nella chiesetta devastata dal sisma e poi messa in sicurezza. Hanno partecipato alla cerimonia, oltre all’assessore regionale Angelo Sciapichetti, anche il sindaco Mauro Falcucci e quello di Camerino Sandro Sborgia che, al termine dell’evento, assieme al primo cittadino di Norcia Nicola Alemanno, hanno criticato duramente la decisione della commissione bilancio di stoppare gli emendamenti per la ricostruzione annunciando di voler riconsegnare le fasce se il Governo non cambierà posizione (leggi l’articolo). La processione alla Madonna della Cona, che ai tempi della battaglia del Pian Perduto fu il simbolo della pace ritrovata tra vissani e norcini, è diventata negli ultimi anni uno dei simboli della battaglia dei territori per la ricostruzione dopo il terremoto, tanto che l’anno scorso fu esposto un lenzuolo bianco con scritto “Ci fate ricostruire o no?” e le firme di tanti Comuni terremotati. Alla festa hanno partecipato anche presidenti e rappresentanti delle tre sezioni Cai di Macerata, San Severino e Camerino. Hanno indossato le magliette arancioni, le stesse utilizzate al Macerata Opera Festival 2018, l’edizione nella quale sono stati “Charity Partner” e hanno lanciato il loro progetto: la raccolta fondi per la ricostruzione della Chiesetta della Madonna della Cona.
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