di Laura Boccanera (foto Luigi Gasparroni)
Bandiera blu e mascherine al Club vela di Civitanova. Cerimonia ridotta causa distanziamento Covid, ma Corso Umberto I si tinge di blu questa sera. Nessun evento o manifestazione per la consegna della 17esima bandiera ottenuta da Civitanova. Ogni anno la festa di consegna del vessillo agli operatori turistici dava ufficialmente il via alla stagione con una grande festa al Club vela e poi sui lungomari.
Da sinistra Claudio Mazza presidente Fee, il sindaco Fabrizio Ciarapica, Camillo Nardini di Eco Schools e l’assessore al turismo Maika Gabellieri
Quest’anno niente festa, solo la banda ad intonare inno d’Italia e alcuni brani e poi consegna della bandiera alle oltre 40 categorie presenti tra chalet, salvataggio a mare, hotel, strutture extralberghiere, associazioni, confederazioni e commercianti. «Questo è un anno particolare – ha detto Claudio Mazza presidente Fee intervenuto per l’occasione – ce la ricorderemo la bandiera blu delle mascherine. Abbiamo dovuto rinunciare anche alla consegna a Roma ed è stata fatta per via telematica, mancava la magia dell’incontro dove ci sono quasi 200 amministrazioni virtuose. Il prossimo anno andrà in modo diverso. 17 anni sono un traguardo più che consolidato. Una bandiera blu che ha una storia lunga, chi ha iniziato era un visionario perché la bandiera blu più che un progetto è un programma, prima che l’ottenimento è il percorso che si sceglie di fare. Una politica di piccoli passi ma di cose concrete». Sulla difficoltà di migliorarsi per riuscire ogni anno a crescere e implementare servizi e attenzione all’ambiente si è soffermato anche il sindaco Fabrizio Ciarapica: «ogni anno è più difficile – ha detto -, la bandiera blu non è scontata, ma è il frutto di sacrifici fatti tutto l’anno dall’apparato e dalla macchina amministrativa, dalle categorie sul territorio, dai commercianti e stabilimenti balneari ma anche dai cittadini che rispettano e osservano buone pratiche. Non è solo sinonimo di pulizia delle acque, ma anche piste ciclabili, verde e progetti per le scuole». Parallelamente a bandiera blu Civitanova ha anche un’altra longeva bandiera, quella verde per i progetti eco school: «Civitanova è la prima città delle Marche per numero di scuole e questo significa una città di bambini e bambine, signorine e ragazzini – ha spiegato Camillo Nardini di Eco School – Siate vicini alle scuole perché significa costruire cittadini modello, che sensibili oggi ai temi ambientali saranno adulti migliori». Si è passati poi alla consegna delle bandiere a tutte le categorie e ai rappresentanti delle istituzioni. Per festeggiare gli chalet si sono organizzati con alcune particolarità come aperitivi e cocktail a tema: allo chalet Lido Cristallo cocktail blu e pennellate di azzurro anche nell’aperitivo. Per l’unica sorpresa fuori programma bisognerà però aspettare il tramonto, quando verrà inaugurata la nuova illuminazione di corso Umberto I che per l’occasione si tingerà di blu.
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Ah sì?? Credevo che fosse una questione politica x nn dite altro…
Ma quale “sinonimo di pulizia delle acque” se ad ogni temporale estivo si espongono cartelli di divieto alla balneazione (causa sversamenti dalle vasche di espansione sui vari fossi che sfociano sul litorale a nord del porto). Per non parlare dei fetori del depuratore, trasportati dalla brezza di terra, che le sere estive i civitanovesi della zona sud debbono sopportare (sia “zona fontanella” che “zona stadio”). Questa bandiera-blu è sempre più un “paradosso”.
SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE CIVITANOVESE. CIO’ DETTO CONCORDO CON CEROLINI. ANZI: A OVEST DELLA FERROVIA IL FAR-WEST!. SE E COSI’ IN ZONA FONTANELLA (SENZA DIRE DELLA EX CECCOTTI) PENSA COM’E’ NELLE ZONE RURALI. E COSA CI ASPETTA PER L’EX LICEO A NORD. ECCO: SENZA VOLER ASFISSIARE GLI ASSESSORI, VORREI CHE I NOSTRI AMMINISTRATORI SIANO PIU’..ADEGUATI. E PENSINO PIU’ A “TUTTA” LA CITTA’. ANCHE CON QUALCHE FOTO IN MENO!
Si dice che la bandiera blu venga concessa esclusivamente sulla base delle dichiarazioni rilasciate dai sindaci, ossia non viene rilasciata sulla base delle analisi delle acque. Se così è l’accoglimento o l’esclusione rappresenta una faccenda alquanto discutibile, in quanto è a discrezione.