Il Coronavirus nelle poesie

I versi di Mario Monachesi, Fabiana Vivani e Gabriella Cesca

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Una delle poesie visive di Mario Monachesi

Il Coronavirus ferma l’Italia ma ispira anche poeti ed artisti, animi sensibili che in questi giorni affidano emozioni e sensazioni ai versi e alle parole.  Mario Monachesi ha dedicato alla situazione che stiamo vivendo quattro poesie visive in cui, come è solito, abbina immagini e versi.

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Mario Monachesi

C’è poi la poesia “Mi consumo” che racconta la difficoltà dell’isolamento.

Mi consumo,
come il tempo
con i giorni che passano,
con il sangue
calda lacrima.
Come il tempo
perdo sogni,
spazi e capelli.
Mi verrà concesso
d’incontrarti
ancora una volta,
ma sarò l’ultimo mozzicone
di una candela
alla sua ultima luce. 

Si è affidata alla poesia anche Fabiana Vivani, operatrice teatrale, regista ed attrice che ama scrivere fin da bambina; la poesia ed il teatro sono le sue grandi passioni.  L’artista ha lavorato di recente a  progetti e spettacoli di teatro con il Liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata, il Centro di ascolto e di prima accoglienza sempre di Macerata, che hanno avuto un successo davvero importante e significativo poiché sposano il mondo del teatro e quello dell’educazione. Lavora anche al centro di aggregazione giovanile “Cag…Pippo per gli amici” del comune di Corridonia gestito dalla cooperativa sociale Pars onlus. Questa la sua poesia.

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Fabiana Vivani

La vita deve ancora venire

E tu cosa ti aspetti domani?
La grazia
la meraviglia
che toccano direttamente il cuore.
Forse l’hai viste in sogno
quando il neonato
è venuto a vedere come stai
e come stai vivendo.
Quella creatura svela il buio
che nutre
il profondo della tua carne.
E noi?
Ci siamo separati
perché non abbiamo goduto
gli attimi di quel giorno
che forse verrà
per il desiderio dell’altro
e per la mia volontà.
I tempi tramontano
ma non gli sguardi
che ancora si sfiorano
che avranno potere
domani.

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Gabriella Cesca mentre realizza una delle sue opere

Tra le poesie scaturite da questo momento difficile anche quella di Gabriella Cesca, pittrice di Corridonia dal titolo “Nemico senza scrupoli”

Nemico senza scrupoli
vaghi per il mondo,
togli il respiro
e dai affanno.
Pur sapendoci senza armi
ci hai dichiarato guerra.
Spargi dolore,
paura e pianto,
ma stanne certo
non ci arrenderemo.
Con tanti angeli
e buon senso
sarai sconfitto.
Torneranno gli abbracci,
la salute,
il lavoro
la serenità ed il canto.
Tra poco sarà primavera
ma tu sarai già morto.
Tutti insieme,
come gemme al sole,
torneremo a fiorire
più forti e rigogliosi
nei giardini della vita.
(Gabriella Cesca)

 

 

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