di Maurizio Verdenelli
La ‘notizia’, oltre tre anni fa, ebbe l’effetto di una scossa tellurica pari ad almeno 7 gradi della scala Mercalli. Il popolare ‘sindaco del terremoto’ capo di una potente cellula terroristica! Venanzo Ronchetti, arrestato in un aeroporto internazionale… pronto a colpire. La breaking ‘news’ venne rilanciata in grande stile dai mass media, naturalmente con punti interrogativi grossi cosi! Nessuno, sin dai primi rumors, credette alla veridicità di un tale racconto che vedeva l’eroico ex sindaco di Serravalle di Chienti, protagonista della rinascita del suo paese epicentro del sisma umbro-marchigiano del 1997, nell’inquietante ruolo di un capo terrorista che minacciava il mondo. Giustamente diffidenti, i tanti estimatori di Venanzo hanno avuto facilmente ragione nel riporre in lui assoluta fiducia. Dopo oltre 36 mesi di indagini, la Polizia postale ha identificato l’autore della colossale ‘bufala’.
Ronchetti terrorista si è rivelata per quella che doveva essere: la regina di tutte le fakenews. Ad attivare l’inchiesta è stato l’esposto dell’avvocato Tommaso Martello di Macerata. Che estimatore dell’ex sindaco, dopo aver appreso da giornali, radio e tv, di quello che gli stava capitando, gli aveva telefonato proponendosi fi patrocinarlo gratuitamente. E dopo tre anni, “l’untore” è stato dunque identificato. Si tratta di un giovane universitario, residente anch’egli nel comune di Serravalle. Lo studente attivando un programma Fakenews era riuscito ad inviare due lanci sul web avendo nel mirino il notissimo ex amministratore comunale (per 12 anni primo cittadino). Guai grossi si prospettavano per il giovanotto. Tuttavia Venanzo cuor d’oro ha voluto riceverlo a casa e perdonarlo. In cambio lo studente ha lasciato nelle mani di Ronchetti una lettera di scuse definendo “falsa, diffamatoria e senza fondamento” tutta l’attività posta in essere contro il protagonista della ricostruzione post sisma di quasi 23 anni fa (in una biografia: ‘Il ragazzo e l’altopiano’, Ilari editore, la narrazione di quegli anni terribili eppure indimenticabili). E chiarendo di non aver mai voluto in realtà macchiare l’immagine pubblica di Venanzo Ronchetti, da tutti benvoluto, ma solo d’aver voluto fare ‘facile ironia’. Da qui la richiesta del perdono, accettato dall’ex sindaco nella consapevolezza di non voler ledere il futuro di un ragazzo che pur aveva agito con grave ‘leggerezza’.
«Allarme terrorismo, arrestato Venanzo Ronchetti» La bufala sul “sindaco del terremoto”
Un grande Sindaco e una grande persona.
Venanzo Ronchetti è stato un grande sindaco e una grande persona, solo chi ha un cuore buono può perdonare.
Un grande sindaco ed un grande Uomo. Chi lo ha calunniato paghi severamente.
Studente universitario!!!! Ohhhh mio Dio che tristezza.
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Venanzo,persona intelligente ed altrettanto generosa,ha capito che in questo caso il perdono avrebbe avuto maggiore efficacia di una sentenza.
Sarebbe ora che chi schiaccia il tasto ,giusto per fare qualcosa, poi crea casini alla gente, paghi in maniera congrua ai problemi che crea