di Mauro Giustozzi
Basta poco più di un’ora alla Lube per sbarazzarsi di una Calzedonia imbottita di riserve a causa delle tantissime assenze registrate alla vigilia della sfida. Con un Simon smagliante che chiude con 4 muri e 78% in attacco votato mvp della gara, con un Kovar che non ha fatto rimpiangere affatto l’assenza di Leal, un Rychliki top scorer, finalmente continuo e positivo in attacco (65% con 2 muri), Civitanova ha costruito il suo successo prevalendo in tutti i fondamentali con il muro che ha fatto spavento agli avversari (12 blocchi vincenti).
Prima del via il tradizionale gemellaggio tra le due tifoserie di Civitanova e Verona che si abbracciano sotto la curva. Con i veneti che srotolano nel loro settore uno striscione per ricordare l’ex cestista Kobe Bryant recentemente scomparso. Scaligeri falcidiati da infortuni ed influenza: indisponibili il palleggiatore Spirito e il centrale Solè. Fuori anche il capitano Birarelli e l’opposto titolare Boyer. Praticamente una Calzedonia con tante riserve in campo e Cester unico vero titolare in sestetto. Al contrario di una Lube che invece si ripropone con l’assetto migliore (eccezion fatta per Leal ancora fuori) dopo il turn over effettuato in Champions League con il Ceske. Rientrato a Civitanova anche l’opposto infortunato Ghafour che assiste alla sfida al palazzetto. Biancorossi che pigiano subito sull’acceleratore, con servizio e attacco mettono subito alle strette un sestetto veronese inedito che va subito in grande difficoltà (10-4).
Ospiti che incappano in molti errori che vanno lievitare il vantaggio dei marchigiani sino al 17-6: devastante il turno al servizio di Simon che infierisce su una ricezione avversaria molto ballerina. E’ uno show della Lube in tutti i fondamentali contro una Verona che veste le parti di uno sparring partner e poco più. L’eloquente 25-8 con cui si chiude in pochi minuti il parziale l’enorme differenza in campo. Nel secondo la notizia è che il primo punto è della Calzedonia: ma resterà anche l’unico vantaggio della formazione ospite che viene ancora una volta sopraffatta da una Lube che non fa sconti agli avversari, nonostante l’inedito assetto ben lontano da quello titolare schierato all’Eurosuole Forum. Kluth prova a scuotere i suoi realizzando il 19-11.
Ma è troppo grande la differenza tra i due sestetti, con il sestetto veneto che commette anche molti errori che spianano la strada ad una Lube che non ne avrebbe affatto bisogno. E che vuol chiudere i giochi in fretta, portandosi a casa pure il secondo set. Nel terzo Verona si gioca la carta dell’opposto titolare Boyer per provare ad invertire l’inerzia della sfida tutta nella metà campo civitanovese. Stavolta, all’inizio, Calzedonia regge botta portandosi addirittura a condurre nel punteggio grazie al servizio di Boyer (4-7). Lube che cala un po’ il proprio ritmo rispetto ai due primi set, anche se resta attaccata all’avversario (11-12). Uno spettacolare salvataggio di Bruno innesca l’attacco di Juantorena che lancia la Lube verso il sorpasso (17-15). E’ l’inizio della fine per una Verona che ci ha messo tanta volontà ma che nulla ha potuto per opporsi con una formazione così rabberciata alla potenza di fuoco dei campioni d’Italia.
Il tabellino:
CIVITANOVA – VERONA 3-0 (25-8, 25-14, 25-19)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Bruno 2, Juantorena 8, Bieniek 8, Rychlicki 14, Kovar 9, Simon 12, Balaso (L), Marchisio. NE.: Anzani, D’Hulst, Massari, Diamantini, D’Amico (L) , Di Silvestre. All. De Giorgi.
CALZEDONIA VERONA: Zanotti 5, Franciskovic 1, Chavers, Cester 4, Kluth 4, Asparuhov 6, Bonami (L), Marretta, Agunier 1, Muagututia 3, Boyer 4. NE.: Caleca, Birarelli, Donati (L). All. Stoytchev.
ARBITRI: Braico e Piana.
NOTE: spettatori 3539, incasso di 31494 euro. Durata set: 20’, 20’, 26’ totale 66’. Lube: bs. 11, v. 6, m. 12, e. 13. Calzedonia: bs. 8, v. 0, m. 4, e. 22.
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Gli scaligeri hanno fatto solamente la ” comparsa” a CITANO’, xche’ la LUBE se la magnata in solo boccone, ah ah ah.