di Marco Ribechi (foto di Fabio Falcioni)
Non bisogna partire da ciò che è stato inaugurato ma da quello che ancora non c’è. Per capire la forza e la visione imprenditoriale di Med Store e della famiglia Parcaroli non si deve guardare al nuovissimo centro che sarà aperto al pubblico alle 16 ma a quello che c’è dietro.
Un cantiere già operante per costruire un auditorium di 180 posti e un museo che raccolga tutti i pezzi storici della Apple, l’azienda fondata da Steve Jobs che ha fatto parte della fortuna anche di Med Store. Una visione sempre rivolta al futuro quella che ha guidato Sandro e Stefano Parcaroli, dal 1982 operanti nel settore della tecnologia e dell’informatica, un’epoca in cui nessuno ci credeva.
Oggi pomeriggio invece aprirà le sue porte il nuovissimo centro gestionale di Med Store che dimostra come la provincia di Macerata sia all’avanguardia anche nel dettare le linee di sviluppo dell’intera società tramite i suoi ritrovati tecnologici di ultimissima generazione. E testimone ne è anche l’architettura con cui è stato concepito il nuovo quartier generale: due grandi alberi che fondano le loro radici nel territorio, con i rami a sorreggere i pezzi che hanno fatto la fortuna della Apple e la chioma che punta al cielo, visibile attraverso la grande cupola in vetro che riveste il tutto. Un progetto che già da solo spiega i traguardi dei Parcaroli, alcuni raggiunti e altri ancora da raggiungere, l’ambizione di una famiglia che non vuole essere solamente un’azienda ma un vero e proprio marchio di riconoscimento per tutti i maceratesi. «Abbiamo fatto lavorare solo aziende del territorio nella progettazione e nella costruzione» spiega il fondatore Sandro Parcaroli che ha voluto avere al taglio del nastro anche il sindaco di Camerino e di Castelraimondo proprio a sottolineare il forte legame mai perduto con il territorio.
Dopo la benedizione del vescovo Nazzareno Marconi, affiancato dal vescovo della diocesi di Camerino, a parlare è il sindaco di Macerata Romano Carancini: «Si tratta di una struttura concepita nel concetto della bellezza – dice il primo cittadino – un investimento pensato per impreziosire la città. Il Comune dice un profondo grazie alla famiglia Parcaroli che ha sempre pensato, nel suo fare impresa, ad arricchire e ad unire il territorio in un atteggiamento di ascolto, dialogo e sostegno». E’ proprio nei giorni immediatamente seguenti al terremoto che è nato il progetto: «Era il novembre del 2016 – dice Sandro Parcaroli – Volevamo che la nostra azienda potesse essere un faro, questa non è l’impresa della famiglia Parcaroli ma appartiene a chi ci lavora, ai nostri tanti dipendenti, a tutta l’area maceratese. Noi sosteniamo sempre che è necessario fare squadra, unirsi e remare tutti nella stessa direzione, solo così si possono ottenere risultati».
Il nuovo centro vede al piano terra il negozio vero e proprio con tutte le ultime novità tecnologiche. Al primo piano gli uffici amministrativi mentre al piano ancora superiore, dopo aver superato il bar, si può uscire sul terrazzo che sicuramente in futuro sarà anch’esso usato per eventi di varia natura. Da qui si possono scorgere le gru già all’opera per il secondo capannone: «Il mio desiderio è inaugurare al massimo per settembre – spiega Stefano Parcaroli mentre brinda grazie al catering di Vere Italie, la realtà gastronomica maceratese anch’essa parte dell’azienda – la nostra realtà è in costante crescita, siamo sempre alla ricerca di nuovo personale, contiamo di inaugurare prossimamente altri dieci punti vendita. Solo nel 2019 abbiamo assunto oltre 30 persone. Ora la società sta proponendo una nuova sfida, la tecnologia si unisce sempre più al corpo fisico delle persone e noi siamo pronti a raccoglierla ed a restare sempre proiettati nel futuro secondo quello spirito che da sempre ci contraddistingue».
Due alberi d’acciaio nel cuore di Med «Così mettiamo radici nel territorio» (FOTO)
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Sic transit gloria mundi.