De Micheli nelle Marche, Acquaroli:
«Ennesima passerella, dia risposte»

SISMA E A14 - La ministra arriverà il 28 gennaio. Il candidato del centrodestra alle regionali: «Chiediamo quali sono gli interventi e le azioni su cui si sta concentrando per le infrastrutture della nostra Regione e per sbloccare le criticità in autostrada». Sul tema ricostruzione «le consegneremo un fascicolo con tutte quelle proposte di buon senso e a costo zero che il Governo Pd-M5s ha bocciato»

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Francesco Acquaroli

«Paola De Micheli, ministro delle infrastrutture e già commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto, ha annunciato che il 28 gennaio sarà nelle Marche per “per provare ad avviare qualche ragionamento per ripartire con la ricostruzione”. Voglio dire alla De Micheli che se a 3 anni e mezzo dal sisma stiamo ancora ai “ragionamenti” sulla ricostruzione, siamo al delirio totale». Così Francesco Acquaroli, deputato di Fratelli d’Italia e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione.

«Proprio in virtù dell’incarico che ha ricoperto, dovrebbe già conoscere le esigenze e le criticità di questi territori, che come minimo sarebbero dovute stare in cima alla sua agenda di governo – prosegue Acquaroli -. Questo ci aspettiamo da un rappresentante delle istituzioni. Invece il ministro ha annunciato l’ennesima passerella sul cratere. Alla De Micheli risparmiamo la fatica di fare “ragionamenti”. Lo abbiamo già fatto noi di Fratelli d’Italia, cercando in tutti i modi di fare approvare nel Decreto sisma le proposte di amministratori, categorie, cittadini terremotati che avrebbero potuto sbloccare la ricostruzione. Venga pure nelle Marche il 28 gennaio, le consegneremo un fascicolo con tutte quelle proposte di buon senso e a costo zero che il Governo Pd-M5s ha bocciato. Alla De Micheli chiediamo di risponderci in merito all’istituzione della Zona Economica Speciale, fondamentale per far ripartire l’economia locale, sulle risorse necessarie per i dipendenti assunti negli uffici sisma, sulla questione legata all’introduzione della conformità edilizia e non urbanistica, sulla moratoria dei servizi, sullo snellimento delle procedure di ricostruzione pubblica e privata, e soprattutto sulla concessione dei poteri straordinari per poter gestire questa emergenza esattamente come le altre in Italia. Chiediamo quali sono gli interventi e le azioni su cui si sta concentrando per le infrastrutture della nostra Regione e per sbloccare le criticità sull’A14. Al ministro chiediamo risposte e non “ragionamenti”. Da questi temi non si può più prescindere se vogliamo ricostruire i territori colpiti dal terremoto, e se la De Micheli vuole tornare nelle Marche deve rispondere in merito alle questioni urgenti sollevate dai cittadini e dai sindaci del cratere. Solo il Pd ha il coraggio di presentarsi di nuovo sul territorio e guardare in volto tutte quelle persone che finora ha illuso di voler aiutare – conclude Acquaroli -. Questo è uno dei motivi per i quali in Italia e delle Marche c’è bisogno di voltare pagina».

De Micheli è stata recentemente contestata da più voci anche per l’uscita sulla ricostruzione durante la trasmissione televisiva Otto e mezzo, durante la quale la ministra ha affermato che «nessuno fa domanda per rifarsi la casa in montagna», nell’ambito dei ritardi della ricostruzione nelle aree colpite dal sisma.

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