«Prendo il fucile e ti ammazzo»
Bancario condannato per minacce
nei confronti di una donna

TOLENTINO - L'uomo dovrà pagare 300 euro di multa e 1.000 euro di risarcimento alla parte civile

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L’avvocato Giancarlo Giulianelli

 

«Vado a casa, prendo il fucile e ti ammazzo». Per minacce gravi nei confronti di una donna è stato condannato oggi al tribunale di Macerata dal giudice Daniela Bellesi un bancario cinquantenne di Corridonia, Giovanni Tiberi. Assolta sua madre, Maria Marini. I fatti risalgono al 9 aprile 2014 e si sono svolti a Tolentino, dove vive la madre di Tiberi. Una vicina della donna, Shpresa Mati 57 anni, aveva ordinato dei lavori stradali in via Angellelli a proprie spese. Secondo l’accusa però, questi lavori non sarebbero piaciuti a Tiberi che avrebbe quindi affrontato la donna. Prima l’avrebbe spinta facendola cadere (per questo è già stato condannato dal Giudice di pace) poi l’avrebbe minacciata di morte, col supporto della madre. Per questo madre e figlio era poi stati rinviati a giudizio, entrambi difesi dall’avvocato Pierpaolo Armellini. Mentre Mati si era costituita parte civile con l’avvocato Giancarlo Giulianelli. Oggi in aula il pm Francesca D’Arienzo aveva chiesto quattro mesi di condanna. Il giudice Bellesi ha deciso di assolvere la madre di Tiberi e di condannare lui a 300 euro di multa, a 1.000 euro di risarcimento danni e al pagamento delle spese processuali.



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