I fiori sul banco di Mattia
di Lorenzo Agostinelli (foto Giusy Marinelli)
«Oggi è il giorno del silenzio, un silenzio che si può toccare nella nostra comunità. Buono, educato, gentile, studioso: Mattia le parole per te non ci bastano». C’è un atmosfera surreale all’ingresso a scuola questa mattina. Per i ragazzi dell’istituto alberghiero Einstein-Nebbia oggi non può essere una giornata normale.
Due ragazzi si abbracciano
Tristezza e commozione per i corridoi dell’istituto alberghiero di Loreto, studenti e professori si abbracciano a vicenda per consolarsi, un mesto e rapido via vai popola l’ingresso e gli spazi dei primi piani: docenti ed alunni vagano tra le loro aule, l’aula magna e l’ingresso. Si fermano in molti davanti alla terza E/C, la classe di Mattia Perini, il 16enne di Civitanova travolto ieri pomeriggio da un treno alla stazione di Loreto. In tanti hanno lasciato fiori, un biglietto o semplicemente un messaggio per dedicare un pensiero al loro compagno scomparso. Quello che era il banco di Mattia è coperto infatti di fiori bianchi e biglietti.
Il banco di Mattia
«Tu sarai il mio angelo che non scorderà mai e poi mai, non ci riesco a stare senza di te. Addio fratellino ti voglio bene», recita uno dei più toccanti biglietti lasciati dai tanti, tantissimi ragazzi che hanno dedicato anche solo un momento al loro amico. Sulla lavagna, al centro, il nome di Mattia. Intorno le parole «solare, paura, tempo, freddo, vuoto, rabbia». Un’aula vuota, un silenzio surreale. «La morte di Mattia ci coinvolge tutti – hanno scritto i compagni – Non c’è un modo per rispondere ad un dolore così grande, così privo di significato. La nostra comunità oggi è qui, presente al vuoto che tutti sentiamo, cerca le parole per ricordare Mattia. Oggi siamo qui, con domande più grandi di noi, abbracciamo la tua famiglia e ci stringiamo in questo dolore che adesso più che mai ci rende comunità».
Mattia Perini
«Ieri è stato pesante – dice il preside Gabriele Torquati – i genitori del ragazzo ci hanno chiamato per avere notizie sul figlio e noi l’abbiamo saputo subito perché un insegnante era presente in stazione. L’insegnante di sostegno ha subito chiamato i soccorsi, la stessa Polizia ferroviaria ha atteso prima di comunicare il nome a me e alla famiglia perché era una scena surreale. Subito dopo l’accaduto sono state la Croce rossa e la stessa Sipem (Società italiana psicologi dell’emergenza), a proporsi di fare un incontro questa mattina coi ragazzi. Oltre al dottore dell’Asur sono intervenuti due psicologi della Croce Rossa e tre della Sipem che si stanno coordinando su come parlare ai ragazzi». In effetti si è tenuta un assemblea, nella sala ristorante al secondo piano, dove questi esperti hanno parlato e consolato i ragazzi ed in particolar modo la classe del ragazzo, tutta in prima fila ma con gli occhi persi nel vuoto. «Ad assistere alla scena c’erano 25/30 ragazzi che se lo sono visto in diretta. Con questo team di esperti adesso valuteremo come intervenire singolarmente o a gruppetti sui ragazzi, in questo particolare momento è importante essergli vicino e sostenerli. Avevamo diversi eventi in programma- continua il preside – abbiamo annullato un’uscita che era programmata da tempo e un convegno sull’alimentazione sostenibile. Non lo ritenevamo giusto ed opportuno, così come per l’open day di domenica nel quale i ragazzi avrebbero spiegato, attraverso delle piccole simulazioni, cosa si fa nella scuola. Abbiamo annullato tutto, ci sono altre priorità adesso. Per il funerale del ragazzo ci organizzeremo oggi e nei prossimi giorni ma siamo assolutamente sicuri che oltre alla quasi totalità dei ragazzi parteciperà anche una folta rappresentanza di professori insieme a me».
L’assemblea con gli psicologi
La tristezza non è l’unica cosa che aleggia oggi tra le aule, c’è anche indignazione e rabbia. Diversi compagni di Mattia sono indignati e furiosi per la presenza di foto e video dell’accaduto sui vari social network. «Da quello che mi hanno riportato alcuni studenti e diversi docenti – spiega Torquati – stanno circolando foto e video dell’accaduto sui social. Una cosa vergognosa riconosciuta come tale dagli stessi ragazzi. Si rendono conto anche loro di quanto sia assurdo spettacolarizzare questa storia. Abbiamo già parlato con la Polizia postale e si prenderanno dei seri provvedimenti».
Una delle lettere lasciate sul banco di Mattia
La lavagna nella classe di Mattia
Bandiere a mezz’asta all’ingresso della scuola
La Croce rossa a scuola
Il papà racconta il suo Mattia: «Un capolavoro fatto dalla mamma, sognava di diventare uno chef»
Mattia, il dolore di Civitanova: «Un ragazzo modello, amico di tutti Era anche un bravo giocatore»
Sedicenne travolto dal treno: «Compagni sotto choc, era uno studente bravo ed educato»
R.I.P. piccolo Angelo❤❤
Veglia sui tuoi genitori tesoro❤
R.i.p
Ciao Mattia❤️
Che la sua morte serva a far capire ai giovani di oggi che basta poco una disattenzione, una distrazione in alcuni luoghi pericolosi non ci deve essere.
Patrizia Cancellieri soprattutto se si indossano le cuffiette!!!!
Non ci sono parole x questa tragedia solo un immenso dolore R.I.P tesoro prega da lassù x la tua famiglia
R I P
Riposa in pace piccolo angelo⚘
Povero angelo!
R.i.p. Mattia
R. I. P. MATTIA
Riposa in pace cucciolo.........se è vero quello che si dice che circolano foto e video,chi li ha fatti deve essere denunciato,subito.
R. I. P. Mattia ❤️
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Io da papà credo che al netto di una inevitabile emozione per tutto quello che è successo ,cosa che non augurerei al mio peggior nemico, vadano messe in risalto alcune cose. Tragedie di questo tipo possono essere utili solo in un modo.. vista l’attenzione che crea a livello mediatico anche fra i ragazzi..
voglio dire che questa giovane generazione si deve RIBELLARE a modi e modelli che propongono stili di vita SBAGLIATI, che in apparenza fa figo, in pratica li rende dei rincoglioniti…
la cuffia nelle orecchie sistematica, il telefono perennemente in mano, l’alcool e le droghe leggere che “tanto non fanno male”… fa TUTTO MALE ragazzi, se non in minima quantità…
ieri sera un pazzo con alcool e droga ingerita ha fatto un casino a Civitanova, per fortuna ha rotto solo dei vasi..avrebbe potuto investire CHIUNQUE e rovinare la vita al malcapitato e la loro famiglia…
Ragazzi svegliatevi, meno rapper e più educazione e giovani genitori che dicano meno di SI , e che diano un sano (delicato ) scappellotto ai figli quando serve, che non ha mai ammazzato nessuno.