Gioca alle slot, viene avvicinato da un uomo che prima lo aiuta e che poi quando vince gli portava via quasi tutta la vincita dicendogli «Non sai chi sono io, sta zitto». Un episodio avvenuto questa notte in un bar vicino al centro di Civitanova. Lì un giovane di 18 anni stava giocando, intorno alle 2 di questa notte, alle macchinette quando un uomo gli si è avvicinato e «si è messo a dargli consigli su come doveva giocare» spiega il padre del 18enne che chiede di mantenere l’anonimato. Il 18enne ad un certo punto è riuscito a vincere 180 euro. È stato allora che l’altro uomo, che parlava con un accento campano, gli ha preso i soldi e ne ha trattenuti 160 per sé e i restanti venti euro li ha ridati al giovane dicendogli che quelli erano per lui. Quando il 18enne ha chiesto cosa stesse facendo «gli ha risposto: “Non sai chi sono io, stai zitto” – racconta il padre del 18enne –, faceva il boss». L’uomo presi i soldi si è allontanato insieme ad un’altra persona. Il 18enne non ha fatto denuncia dell’episodio. «A Civitanova cose simili accadono perché mancano i controlli» lamenta il padre del 18enne.
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…”non sai chi sono io”!! Be’, questa non è difficile, dai, “io” è un ladro, mi pare, eh, per una sei verticale di 5 lettere che inizia per L potrebbe andar bene, no!? gv
Un 18enne pratica l’azzardo alle 2: certe notizie fa stupore sentirle.
Mancano i controlli ? bene è come di re ” piove, governo ladro ” a 18 anni, alle ore 2 della notte, un ragazzo di 18 anni normalmente sta a dormire, e non davanti ad una slot. E stupirsi per questo ?…io non mi stupisco.
ciao test
Invece di parlare del malavitoso se la prendono con il ragazzo.
Se ha 18 anni può fare quello che vuole, può andare in discoteca, può giocare d’azzardo o può dormire, quale è il problema? Perché se invece di 18 ne aveva 40 cosa cambiava? Ma per piacere
Chi potrebbe escludere che il malavitoso facesse parte dell’azzardo?
sigror Principi gli italiani sono cosi: se vengono i ladri in casa è colpa di chi non ha chiuso la porta a chiave!
Prendendo per buona la storia come raccontata dall’articolo, innanzitutto quì il cattivo è solo uno, quello che fregato i soldi al ragazzo con le minacce.
Detto questo però va chiarita un’altra cosa NON secondaria. Il ragazzo intende sporgere denuncia? Si o No? Se sporge denuncia, e fornisce la descrizione OK, se NON intende sporgere denuncia ricadiamo nel solito caso di chi subisce e sta zitto. Poi però non lamentiamoci. La lamentela del padre poi totalmente fuori luogo. Secondo lui le forze dell’ordine, senza una denuncia, cosa dovrebbero fare? Fermare ogni cittadino per strada chiedendogli se per caso è stato derubato? Anche questo è tipico degli Italiani, lamentarsi senza mai fare nulla o senza metterci la faccia. Quì c’è un articolo di giornale, un derubato che si lamenta ed il padre che si lamenta. Però da quello che leggo NON hanno fatto l’unica cosa che dovevano fare, cioè presentare denuncia presso Carabinieri o Polizia.
per metterci la faccia purtroppo ci vuole coraggio, derubare un ragazzo di 18 anni è un azione degna di una persona senza scrupoli che da un bel pezzo, secondo me, doveva subire le ” attenzioni” delle autorità competenti, se ciò non è successo o non è stato sufficiente non è difficile comprendere la paura di un padre, senza giustificare nessuno naturalmente
Condivido il commento del sig. Iacopini, ma io come padre sapere che mio figlio sta a giocare alle slot in piena notte, anche se maggiorenne( 18 anni sei grande solo x l’anagrafe ) non mi farebbe dormire sereno, e sapendolo, una lavata di testa gliela farei di certo. Certe abitudini e luoghi richiamano certa gente. ( purtroppo )
Per Paolucci. Le sue considerazioni sono quelle della maggior parte delle persone, invece ad alcuni appaiono considerazioni da retrogrado, da padre-padrone. Per questi è quanto mai negativo avere un padre-padrone, nulla quaestio invece se il padrone è una entità esterna ed anonima, il mercato (nella fattispecie il mercato dell’azzardo). Il grande Fratello.