L’incontro con l’Anpi al Da Vinci
«Un docente ha il dovere di essere antifascista. Quanto accaduto rappresenta un gravissimo vulnus alla scuola democratica e costituzionale e per questo chiediamo che il dirigente Pierluigi Ansovini, in qualità di responsabile di istituto e i funzionari dell’Udr, sanzionino pesantemente il docente dichiarandolo di fatto incompatibile con i valori che la scuola italiana ha il dovere di trasmettere ai propri studenti». Durissima presa di posizione del sindacato Cobas delle Marche nei confronti di Matteo Simonetti, il professore del liceo Da Vinci di Civitanova che ha scatenato un polverone per aver rivendicato durante la presentazione del libro “Dopo Mussolini” la necessità di un contraddittorio quando si parla di Resistenza e antifascismo.
Matteo Simonetti, il prof al centro delle polemiche
I Cobas chiedono provvedimenti e con fermezza ribadiscono l’origine antifascista della Costituzione. «L’antifascismo è il pilastro su cui poggia lo Stato democratico in cui oggi ci è dato vivere e un docente alla stregua di ogni altro funzionario statale – continua il sindacato – ha quindi il dovere di essere antifascista. Riaffermiamo principi fondanti in un momento storico in cui, in un paese sempre più smarrito che apre la via a quella che Norberto Bobbio definiva “un’aberrante equidistanza”: quella tra fascismo e antifascismo. Alcuni storici hanno efficacemente riassunto questo processo nella “posizione dei tre né”: né comunista, né fascista, né antifascista. Posizione inaccettabile ma che, purtroppo, oggi sembra imperversare nella discussione globale, anche grazie alla propaganda che di essa ne fa una nutrita schiera di presunti intellettuali. E con amarezza constatiamo che neanche la Scuola, che della Costituzione dovrebbe essere il riflesso, sembra oggi essere al riparo da tale esecrabile percorso. Matteo Simonetti, docente di Storia e Filosofia, vicino a La Destra, ergendosi a paladino dei tanti rigurgiti revisionistici che sempre più sembrano avere libera voce in questo paese, e alla presenza di studenti e docenti, accusa apertamente l’autore del libro, lo storico Andrea Martini, di fare propaganda politica. In attesa che anche i colleghi e le istituzioni scolastiche del territorio prendano posizione per stigmatizzare l’accaduto, preoccupati ci chiediamo se si riuscirà finalmente a porre un argine alla pericolosa ondata revisionistica». E anche oltre 30 ex studenti del liceo prendono posizione a difesa del liceo come istituzione, firmando una lettera, quasi una risposta a quella dei ragazzi del 5°N. «Il nostro liceo, rifacendosi ai principi imprescindibili della Costituzione – scrivono i firmatari – ci sta crescendo e ci ha cresciuti alimentando in noi il desiderio di diventare cittadini attivi, capaci di muoversi in una realtà complessa e di costruire il proprio punto di vista sposando valori quali l’antifascismo e la libertà, e denunciando strenuamente il nazifascismo nonché ogni forma di violenza, discriminazione ed intolleranza. Abbiamo anche letto la lettera che gli studenti del 5°N hanno scritto per cercare di fare chiarezza sulla vicenda ed abbiamo apprezzato in particolare la rivendicazione da parte dei ragazzi dell’utilizzo del pensiero critico e della libertà di espressione. A tal proposito, ci sentiamo però in dovere di testimoniare che la nostra scuola non ha mai messo in discussione tali principi, perché ha formato e continua a formare generazioni di studenti educando soprattutto al dialogo ed al rispetto, valore cardine, quest’ultimo, del patto costituzionale. L’antifascismo è un valore apartitico, non politicizzabile, e contraddistingue tutti coloro che credono nel rispetto e nella libertà, esattamente come la nostra Costituzione repubblicana. Non vi è – concludono – quindi contraddittorio che tenga».
I nuovi fascisti sono proprio gli intolleranti di sinistra e fautori del pensiero unico, il professore non ha difeso ne nazismo ne fascismo, ha solo obiettato che stavano facendo un comizio elettorale
A quanto risulta Simonetti ha solo tentato di intervenire per stoppare un indottrinamento filo sinistra compiuto per più ore in un ambito scolastico. Come é che la sinistra puó avere ingerenze senza reclami? È dal '68 che l' educazione scolastica ha una matrice monocolore. Assurdo.
Mi sembra di sentire storie da medio evo con caccia alle streghe e relativi roghi per chi non si allinea al pensiero unico non riesco più a capire quali sono i fascisti e da che parte stanno
Certo che negare un contraddittorio di democratico non ha nulla però se lo decide la sinistra va tutto bene
Come sempre..... O sei di sinistra, o non puoi esprimere il tuo parere.....
Immagino in nome della democrazia...
Ho sempre detto che i veri fascisti sono gli antifascisti!
Il prof deve insegnare e basta
fa bene ANPI a ribadirlo ma è scritto nella Costituzuione
«È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dalla entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.» (XII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana). La costituzione italiana è antifascista, dunque, l'Italia è antifascista. FINE.
I primi poveri camerati vittimisti arrivati a commentare non capiscono che l'antifascismo non è esclusiva della sinistra, ad andare oltre non sono mai riusciti. L'antifascismo è patriottismo.
condannare l' APOLOGIA DEL FASCISMO ( cosa che Simonetti non ha fatto) rientra nella Costituzione. Ma da qui a passare ad una libera ingerenza comunista ce ne corre. I padri costituenti avevano come intento la libertà di pensiero ed opinione. Sono del 1971. Ho frequentato il liceo scientifico di civitanova. E non ho avuto un solo professore che non avesse una visione di sinistra per spiegare le cose. Ricordo particolarmente l' insegnante di filosofia che ci fece dedicare un intero anno alla lettura del capitale di Marx. Riga per riga. E saltando filosofi che non riguardavano quel pensiero. È ora che una certa egemonia esca dalle scuole e si torni al libero pensiero
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I ragazzi hanno solo difeso la liberta di parola.
i fascisti qua ironicamente sono proprio quelli dell’anpi
“Ogni prof deve essere antifascista” è la dichiarazione più fascista che io abbia mai sentito.
Salvini è libertà a confronto di questi dell’Anpi
Un docente ha il dovere di rispettare le leggi.
“Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”.E.C. docente universitario di filosofia del diritto a proposito di Hitler e dello sterminio degli ebrei.”Hitler,anche se non era certamente un santo,in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.Le opinioni e deliri molto spesso coincidono,professori come questi devono essere allontanati da qualsiasi scuola e da qualsiasi contesto informativo.
…”ogni professore dev’essere antifascista”, d’accordo (anche se qui la libertà di pensiero va a farsi friggere, come, probabilmente, è accaduto con le sardine, che la pensano si, tutte allo stesso modo, ma, più che un pensiero, è un odio unico nei confronti di Salvini), ma non credete che, magari, deve essere anche anticomunista!? gv
Due sono le definizioni principali di odio; la prima, quella vera, rappresenta un sentimento che esprime un’avversione che si traduce nella volontà di distruggere l’oggetto odiato; la seconda, quella “derivata” rappresenta una presa di posizione che vuole semplicemente indicare la fuga da qualcuno e da qualcosa (qui Salvini, là con tutta la Lega appresso).
Si legge spesso che Salvini sia odiato dalle “sardine “ e da tanti altri e chi lo scrive parla di migliaia di persone e non tutte pesci, domanda: ” A quale delle due definizioni di odio sopra riportate fa in genere riferimento? Naturalmente questa domanda non è fatta ad una sola persona ma a tutte quelle che ribattono sempre su questo “ odiare “. Comunque dell’odio se ne parla in tanti articoli di tutti i tipi, per non parlare di romanzi ecc. A me è capitato questo e lo trascrivo se qualcuno volesse saperne qualcosa di più, sull’odio, non di Salvini, per quello ci sono giornali e televisione e discorsi in piazza. Può leggere questo link :
https://www.albanesi.it/psicologia/odio.htm
Egregia signora Peroni, quel che Lei ha scritto può aiutarci molto nella comprensione di quel che è stata, dal dopoguerra ad oggi, la “cultura” nelle scuole italiane (non che prima fosse tutta rose e fiori, comunque…) e Lei, considerando anche le mie personali, per così dire, esperienze, è solo una delle tantissime voci che ho sentito in proposito in tanti anni, sia di scuola e, soprattutto, di vita. L’apologia del fascismo è reato e va condannata, come Lei ha sottolineato (anche se io condannerei, per legge, anche quella del comunismo), ma che oggi non si possa nemmeno più parlare di fascismo (tranne quando ci si sciacqua la bocca con l’antifascismo ogni volta che qualcuno prova esprimere il proprio pensiero contraddittorio nei confronti dell’ormai famoso pensiero unico), manifestare il proprio pensiero in proposito (senza fare dell’apologia, cosa che il più delle volte accade), senza essere trattati da fascisti, è una cosa, credo, ancor peggio del fascismo, è negare addirittura la libertà di pensare, come, mi pare, accadeva da certe parti… Ossequi signora Peroni.
poveri partigiani, perseguitati, torturati , fucilati a che scopo ? oggi scopriamo grazie a simonetti che hitler volesse difendere la civilta europea, è mai possibile che nessuno li avesse informati?
Il 95% degli studenti non distingue un fatto da un’opinione. Forse bisognerebbe giudicare i professori da come insegnano più che per come la pensano politicamente che anzi vista questa diatriba confonderebbe ancora di più i giovani virgulti. Se questa notizia che ho appena ascoltato dalla tv è vera, poveri genitori. Questi nuovi studenti neanche al’estero potranno portare i loro preziosi cervelli.
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non è un po’ grottesco ripetere a pappagallo che il fascismo non è un’ideologia ma un crimine?