Il prefetto Iolanda Rolli
Si è svolta questa mattina a Macerata, presieduta dal prefetto Iolanda Rolli, la quarta riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza itinerante: espressa solidarietà e vicinanza a Gianni Giuli per l’aggressione subita ieri. Al summit hanno partecipato vertici delle forze dell’ordine: il questore Antonio Pignataro, il comandante provinciale dei carabinieri Michele Roberti e il tenente colonnello della Finanza Giuseppe Montagna. Questo è l’ultimo degli incontri che il prefetto ha voluto organizzare per avviare un «costante, concreto rapporto con il territorio, prevedendo che periodicamente si svolgano riunioni del nelle aree delle quattro Compagnie carabinieri della provincia. «La finalità – ribadisce la prefettura – è quella di rendere sempre più prossima e ragionata l’azione che il comparto sicurezza svolge a garanzia della sicurezza dei cittadini». Sono intervenuti i sindaci – o loro delegati – dei comuni di Macerata, Appignano, Corridonia, Montefano e Treia e i rappresentanti di altri Comuni della zona. La riunione del comitato è stata preceduta da un incontro tecnico con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Macerata e con i comandanti delle stazioni dipendenti e dei reparti, nel corso del quale è stata illustrata al prefetto la situazione dell’area. Dopo una prima analisi dei dati statistici, da cui è emerso un complessivo calo del numero dei reati rispetto agli anni passati e la conferma di un territorio profondamente sano e votato alla legalità, i lavori si sono anzitutto concentrati su una programmazione delle attività da porre in essere nel medio e lungo periodo.
«Si è registrata – continua la prefettura – una completa unità di intenti e una totale condivisione degli obiettivi da raggiungere per garantire migliori condizioni di sicurezza. Le suddette azioni potranno essere favorite anche dalla concreta attuazione degli strumenti forniti dai più attuali sistemi di videosorveglianza e dalla “sicurezza partecipata”, che forniscono un importante contributo nel perseguimento delle comuni finalità. Molti Comuni hanno fatto registrare la validità del “Controllo di vicinato” e altri ne hanno di recente deliberato l’adozione». Particolare attenzione è stata riservata, anche, alle azioni di contrasto alle frodi ed alle truffe informatiche, che già nel recente passato hanno visto poste in essere numerose operazioni delle forze di polizia. L’incontro è stata anche l’occasione per affrontare il tema dello spaccio di sostanze stupefacenti e delle dipendenze in generale prevedendo un rafforzamento sinergico dell’attività di contrasto, secondo le indicazioni fornite dalla circolare recentemente diramata dal ministro Lamorgese. «E’ stata richiamata l’attenzione- sottolinea la prefettura – sull’esigenza di recuperare parchi e spazi pubblici e di coinvolgere, sempre più, le polizie locali nella pianificazione delle attività poste in essere dalle Forze di Polizia, nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali». Il prefetto ha colto l’occasione per svolgere alcune riflessioni sulle situazioni di dipendenza in generale. In particolare il confronto è stato utile per esaminare i settori nei quali poter intervenire per implementare ulteriormente gli effetti dell’attività di prevenzione e contrasto alle dipendenze, già svolta quotidianamente dalle forze dell’ordine. In questo senso è stata evidenziata l’esigenza di aumentare la consapevolezza nei giovani delle conseguenze derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti, dall’abuso di alcool, dal gioco d’azzardo e dall’uso incontrollato di social. Importante il ruolo della famiglia che può trovare un utile sostegno all’azione di formazione e di informazione oltre che nella scuola, nello sport, nei medici di famiglia, nell’associazionismo religioso quali compartecipi alle strategie di contrasto a tutti i fenomeni di dipendenza. Infine il prefetto ha voluto esprimere, anche a nome dei presenti, tutta la sua vicinanza e solidarietà a Gianni Giuli, direttore del Dipartimento dipendenze Area Vasta 3, per l’aggressione subita ieri.
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