Il pronto soccorso di Macerata
di Francesca Marsili
Ad essere in “codice rosso” stavolta, sono gli stessi pronto soccorso. Nelle tre strutture presenti in Area Vasta 3: Macerata, Civitanova e Camerino, l’oramai cronica mancanza di medici d’Emergenza-urgenza è tale da rendere sempre più difficoltosa la copertura dei turni. Si lavora sotto pianta organica. La terapia a questa carenza di camici bianchi, che sta sempre più assumendo i toni dell’emergenza, potrebbe arrivare attraverso l’assunzione temporanea di medici non specialisti, anche neo-laureati da iscrivere però contemporaneamente in sovrannumero alle Scuole di specializzazione in Medicina d’urgenza. Una proposta questa, presentata al Senato nei giorni scorsi con un documento redatto da oltre 200 direttori della Medicina d’urgenza di tutta Italia nell’annuale congresso Simeu (Società italiana di medicina di emergenza urgenza).
Emanuele Rossi, direttore del pronto soccorso di Macerata
Tra i firmatari dell’istanza, anche i due primari delle tre strutture dell’Area Vasta 3: Emanuele Rossi, direttore del pronto soccorso di Macerata e Domenico Sicolo delle strutture di Civitanova e Camerino. L’istanza proposta degli accademici, è indirizzata in primis al Capo dello Stato Sergio Mattarella ed al ministro della Salute Roberto Speranza, e chiarisce che l’inserimento nell’area dell’Emergenza-urgenza dei medici neolaureati, sarebbe destinato «alla gestione di pazienti con codice a minore priorità ed eseguirebbero la formazione pratica sul campo sotto la supervisione dei direttori». In questa maniera, sottolinea la proposta, «si ovvierebbe in tempi rapidi alla carenza di medici in pronto soccorso formando allo stesso tempo il futuro organico». Seppur tra le cinque Aree Vaste della regione, Macerata sia quella che versa in condizioni migliori, in Area Vasta 3 mancano all’appello circa dodici medici di Medicina d’urgenza, una media di quattro professionisti per ogni struttura. Cinquantaquattro in tutte le Marche, duemila in tutto il territorio nazionale. «Il problema non è economico bensì, non si trovano più medici che vogliano svolgere l’attività di pronto soccorso – sottolinea Emanuele Rossi – Le coperture finanziarie ci sono. Il presidente della Regione ha dato massima disponibilità a tutte le assunzioni fino al numero massimo previsto dalla pianta organica ma continuiamo a bandire concorsi per assunzioni a tempo indeterminato che vanno quasi deserti. Ce n’è già un altro in preparazione».
Il pronto soccorso di Civitanova
In questo momento di particolare criticità, a garantire il servizio attraverso la copertura dei turni scoperti, è il personale sanitario già in forza, svolgendo turni aggiuntivi che scelgono liberamente di effettuare, retribuiti come incentivo economico attraverso ulteriori risorse messe a disposizione dal direttore di Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. Se da un lato, la soluzione dei turni aggiuntivi, cerca – a fatica e con sacrificio- di tamponare l’emorragica carenza di personale , dall’altro, sottopone gli stessi medici ad una condizione di forte stress per il sovraccarico di ore lavorative, aggravato dal fatto che, negli ultimi tre anni il numero di accessi nei pronto soccorso è aumentato di circa il 25%, Macerata è passata dagli oltre 29mila del 2016 ai 40mila del 2018. E’ un grido di allarme quello lanciato dai direttori attraverso il documento sottoposto al Governo, secondo cui l’attuale situazione non è più occasionale ma incancrenita e in continuo peggioramento. «L’attuale carenza è il frutto di un mix di fattori: errata programmazione di concerto tra il ministero dell’Istruzione con quello della Salute, che negli ultimi anni non ha tenuto conto dei pensionamenti (a cui ora si aggiungono i quota 100), mancanza di vocazione medica», sottolinea il direttore del pronto soccorso di Macerata. Secondo le stime elaborate dell’Anao-Assomed, la sigla sindacale più rappresentativa dei medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale, sarà il 2025 l’annus horribilis in cui nelle Marche (come in tutta Italia) avremo il picco massimo di licenziamenti per sopraggiunti limiti di età dei medici dell’emergenza: dalle attuali 54 si arriverà a 148 unità. Su base regionale, ne andranno in pensione mediamente 15 ogni anno, mentre i laureati in Medicina con una specialistica in Medicina d’urgenza o Interna (requisiti per accedere ai concorsi per il pronto soccorso che richiedono un percorso di studi di circa 11 anni) candidati all’assunzione sono in media 4 l’anno. L’ipotesi dei neolaureati in corsia è una misura tampone, temporanea ed eccezionale per far fronte alla grave sofferenza di organico in un ambito tanto delicato quanto fondamentale come quello del diritto alla cura.
La mappa del fabbisogno
Turni massacranti, insulti su insulti, gente che pretende urlando qualsiasi cosa senza guardarsi un minimo intorno, mezzi a disposizione minimi, personale che cerca di fare i salti mortali, tac che si rompono un giorno si e uno no....e soprattutto il solito e ormai devastante "guarda che ti denuncio!".... c'è da osannare chi ancora si mette a servizio del pronto soccorso!
È così purtroppo
Paga bassa ?
Forse bandi di concorso da rivedere?
Ma tutti quelli che commentano sono "impiegati" della sanità?
Ma chi ci viene a lavorare in pronto soccorso nelle condizioni in cui si trovano?
Se avete letto l'articolo che dice di assumere neolaureati A TEMPO Determinato, è questo il nodo della matassa. Se fosse un bando A TEMPO INDETERMINATO allora si che ci sarebbe affluenza di partecipazione. Questa storiella dei camici bianchi che non si trovano è una storiella che. Negli ospedali che hanno depotenziato e chiuso reparti, alcuni li hanno trasferiti altrove per farli diventare primari, gli altri che sono andati in pensione li vorrebbero sostituire con bandi a termine che poi rimangono insoluti Non serve lavorare presso le ASL per capirlo. Basta guardarsi intorno come sia stata ridimensionata la sanità dalla regione Marche. Il governo centrale tante competenze le ha date alla regione, nessuno si è opposto a quello che ci hanno fatto e dato, perché continuano a tagliare e i costi aumentano. La regione Marche deve fare bandi a tempo indeterminato per i medici.
In quel posto c’è da rivedere tutto, a partire dagli estintori... Chiudetelo, così salvate qualche vita!
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Evidentemente i medici non si vogliono rovinare la vita e la salute per lavorare nei Pronto Siccorso, rischiando denunce, botte e insulti vari. Ora si va al pronto soccorso per piccoli problemi e si crea sovraffollamento. Insomma, ne pagheremo tutti le conseguenze.
Mancano i medici, mancano i Pronto Soccorso e mancano gli ospedali.
Mah!! Sarà come commenta la maggioranza o invece sarà come dice la minoranza e cioè che sono contratti a tempo determinato e mal renumerati?? Ai medici l’ardua sentenza. Basta non incolpare la gente !! Costretta ad aspettare ore ed ore per una lastra. Diciamolo senza problemi i pronto soccorso sono organizzati male. Poi se qualcuno reagisce in malo modo e un’altro problema ancora…. Quella è una questione di educazione da entrambe le parti ed esasperazione a volte anche motivata.
https://www.cronachemaceratesi.it/2019/11/20/follia-al-pronto-soccorso-aggrediti-medico-e-infermiere/1327367/
Follia al pronto soccorso: aggrediti medico e infermiere
Paziente del reparto di psichiatria dà in escandescenze al pronto soccorso e aggredisce un infermiere e una dottoressa.
Al pronto soccorso ha iniziato a dare in escandescenza, per poi placarsi. Ed è stato proprio in un momento in cui era calmo, dopo la visita, che il paziente ha aggredito l’infermiere e la dottoressa che lo stavano curando. L’uomo era sdraiato sul lettino e l’infermiere stava monitorando la pressione quando all’improvviso da disteso ha sferrato un pugno al volto dell’infermiere, un uomo di Porto San Giorgio che ha riportato la rottura del naso e 30 giorni di prognosi. Durante la fase critica l’uomo ha inveito e sbracciato anche contro la dottoressa che marginalmente è stata coinvolta dalla furia dell’uomo distruggendo gli occhiali della donna.
Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia di Civitanova. Tutto il personale nel frattempo è intervenuto per cercare di bloccare il 48enne, un’impresa non semplice dato anche il fisico dell’uomo, piuttosto robusto e imponente. Gli agenti hanno cercato di riportare la calma. Il civitanovese è stato calmato e si trova ora ricoverato presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di Civitanova.
https://www.cronachemaceratesi.it/2019/10/02/cuoco-ubriaco-in-strada-aggredisce-gli-agenti-e-colpisce-uninfermiera/1305195/
Cuoco ubriaco in strada, aggredisce gli agenti e colpisce un’infermiera | Cronache Maceratesi
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/05/03/aggressione-al-pronto-soccorso-feriti-5-infermieri/802348/
Aggressione al pronto soccorso, feriti 5 infermieri | Cronache Maceratesi
CIVITANOVA – Ad inveire contro il personale sanitario è stato il 41enne vittima ieri di un accoltellamento alla stazione. L’uomo ha dato in escandescenze colpendoli e prendendo a pugni una porta che è stata danneggiata. Sul posto i carabinieri che lo hanno denunciato per lesioni, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio
Accoltellato dopo la lite in stazione, va al pronto soccorso e aggredisce gli infermieri. Questo l’epilogo della follia di ieri pomeriggio, a Civitanova, iniziata davanti alla biglietteria e culminata in ospedale. Il 41enne ha dato in escandescenze ferendo il personale che doveva prendersi cura di lui dopo i due colpi di coltello sferrati alla gamba da un 54enne polacco. I due uomini, per motivi banali, erano arrivati alle mani sul piazzale della stazione dove era intervenuta la polizia. Il 41enne, dopo essere stato ferito era stato portato al pronto soccorso dove ha dato in escandescenze, inveendo contro gli infermieri, aggredendoli fisicamente e procurando loro delle lesioni. Nella follia ha distrutto anche una porta. Così da vittima è passato ad aggressore. In attesa che i medici gli curassero la ferita, l’uomo ha preso a pugni una porta poi si è avventato contro un gruppo di infermieri. In 5 sono rimasti feriti lievemente. In ospedale sono arrivati i carabinieri. Il 41enne, dopo essere stato medicato, è stato denunciato per lesioni, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Il polacco che lo ha accoltellato è stato denunciato per lesioni.
Episodi singoli si potrebbero portare anche di medici o infermieri che forti del loro ruolo non fanno il proprio lavoro o ne abusano, ma certamente non vuol dire che tutti sono così, anzi è vero il contrario. La maggioranza di medici e infermieri sono persone stupende.