Elia Gaspari alla scoperta dell’Australia
di Giacomo Gardini
I veri viaggiatori partono per partire, senza tentennamenti, verso un luogo qualsiasi: est e ovest, nord e sud si confondono, ciò che conta davvero è andare, lasciando dietro sé volti, giorni e abitudini. Niente da perdere e tutto da scoprire, proprio come ha fatto Elia Gaspari, 28enne di Morrovalle, ormai due anni fa, quando indossando scarpe comode e zaino leggero è partito alla volta dell’Australia.
Elia in compagnia di una simpatica scimmietta
«Nel 2010, durante gli studi superiori, all’istituto alberghiero di Loreto – racconta – ho visitato questa terra meravigliosa, grazie ad un progetto dedicato. Da quel giorno non ho mai smesso di desiderarla e quindi, un giorno, di raggiungerla». Nel frattempo, però, giorni, mesi e anni scorrono veloci ed Elia, incatenato al lavoro di cuoco, rimanda il suo sogno, fino a rischiare di vederlo scomparire. Due anni fa, invece, tutto cambia: «C’è stata la rottura di un fidanzamento e tanta frustrazione sul groppone – ricorda – ma da quel dolore è nata la svolta. Ho acquistato un biglietto di sola andata per l’Australia, così su due piedi, e ho prenotato un posto in ostello per una sola settimana». Nell’istante esatto in cui Elia mette piede nel continente australiano, esplode una rivelazione: tutto ciò che desidera è viaggiare, incontrare volti sempre nuovi e immergersi negli usi e nei costumi di culture fino ad allora sconosciute. «Sono estremamente curioso – ammette “Il provinciale in viaggio”, nick con cui è possibile seguire le sue imprese su Instagram – un osservatore attento, pronto a raccogliere ogni stimolo. Spesso viaggiare vuol dire sentirsi stranieri, anche nella propria pelle, ed è soltanto allora che le esperienze diventano davvero preziose».
Elia e Giorgia
Con l’arrivo in Australia, arrivano novità e progetti: «Il mio primo obiettivo era quello di visitare in lungo e in largo il continente – spiega Elia -. Lo scorso anno, a novembre, ho conosciuto Giorgia, ora fidanzata e compagna di viaggio. Insieme a lei, che condivide la mia stessa passione, abbiamo organizzato il tutto. Abbiamo comprato una macchina, smontato i sedili ed attrezzato il tutto con un letto e una piccola cucina, sufficienti a sostenerci durante i quattro mesi di viaggio previsti». Da aprile a luglio, Elia e Giorgia partono alla scoperta delle meraviglie del continente australiano: le sue terre, i suoi abitanti, le sue culture, tra le quali quella aborigena, «la più affascinante di tutte». Ma la sete del viaggiatore è insaziabile: neppure il tempo di terminare un viaggio, che si traccia la prossima rotta. «Una volta chiuso il giro dell’Australia – racconta Elia – ci siamo ristabiliti a Melbourne, lavorando duramente per programmare un’altro viaggio. Dopo tre mesi di ritmi incessanti, e qualche soldo accumulato, lo scorso 26 ottobre siamo ripartiti alla volta dell’Asia. Torneremo in Italia via terra, attraverso il sud-est asiatico, percorrendo le vie della seta, quindi i Balcani, fino a raggiungere “casa”». «Al momento abbiamo appena lasciato alle nostre spalle Bali – spiegano Elia e Giorgia -. Non abbiamo alcun programma definito: prenotiamo camere sul posto, o al massimo un giorno prima di arrivare in paese. Abbiamo un budget limitato a circa 10-12 euro al giorno, ma qui è più che sufficiente». Ciò che conta davvero, in fondo, è andare. Con vestiti comodi, occhi e mente bene aperti, pronti a perdersi lungo la strada verso casa, proprio come Elia e Giorgia.
Buona fortuna ragazzi.. Coraggiosi.
Un sogno.....coraggioso , Vi invidio
Tutto molto bello...anche io li saluto.Tuttavia mi sfugge sempre come si può' finanziariamente affrontare un impresa del genere...io che con 10/12euro al giorno ci faccio poco più che colazione.
Ammirevole...io ho pensiero ad andare a Roma con la macchina..che vergogna !!!
Bravi
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Però Jack Kerouac sapeva che non si può andare da Macerata all’Australia solo via terra.
Uno splendido esempio di come la vita si può vivere in molti modi… prima o poi si fermeranno e magari faranno una vita normale, ma queste esperienze sono come delle gemme che conserveranno nella loro mente per tutta la vita che li fara’ alzare dal letto la mattina,sicuramente tante volte con un bel sorriso stampato in faccia…
Nel mio piccolo i ricordi piu belli sono i viaggi ,mio figlio da piccolo e dei momenti in felice compagnia ..il resto quasi nulla..
non invidia x loro ma ammirazione ,bravi..
Attraversare Iran, Iraq e Siria di questi tempi non sembra un’idea intelligentissima… peraltro la via della seta non passa per il sud-est asiatico…
J’étais froid devant des beautés qu’ils me signalaient, et je m’exaltais de réminiscences confuses… je m’arretais avec extase à renifler l’odeur d’un vent coulis qui passait par la porte. Je vois que vous aimez les courants d’air, me dirent-ils.
Mandagli una mappa casomai dovrebbero perdersi.
…ma che hanno costruito un ponte dall’Australia all’Asia!? Mannaggia, mi sa che me lo sono perso, che sbadato!! gv