I sindaci di Poggio San Marcello, Castelplanio e Maiolati con la dirigente scolastica Leoni (al centro) e la rappresentante dei genitori
di Talita Frezzi
La recita di Natale si farà, eccome. Resta da decidere la data e da concordare la modalità. Di sicuro la proposta avanzata da due insegnanti della materna Rodari di spiegare la Natività singolarmente nelle classi evitando una rappresentazione collettiva, includendo dei canti natalizi in italiano e inglese finendo poi con l’arrivo di Babbo Natale, non sarà accolta. Buona (forse) nelle intenzioni delle maestre per manifestare rispetto ai bambini stranieri che frequentano la Rodari, non era stata ancora discussa con la dirigente scolastica e con la consulta dei genitori. Quella proposta di valutare un evento alternativo, come riportato nel verbale con cui le famiglie si confrontano con la scuola e inviato dunque a tutti i genitori, ha sollevato la polemica di qualche mamma e qualche papà preoccupati per questa prospettiva di cambiare la tradizione. Ma senza attendere l’iter della consulta dei genitori, come sottolinea la rappresentante Laura Borroni, hanno lanciato l’allarme facendo esplodere un caso. Caso che ha poi scatenato un polverone.
L’ingresso della scuola materna Rodari di Moie
«Da tempo la scuola ha avviato un percorso di condivisione e di dialogo con i genitori – spiega la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Carlo Urbani Patrizia Leoni – questa iniziativa unilaterale delle insegnanti, per quanto rispettabile non è condivisibile da parte mia. Così come non condivido l’iniziativa di alcuni genitori che hanno chiesto aiuto alla stampa su una questione di cui ancora si deve concludere l’iter di discussione e di approvazione. Inclusione significa aggiungere, non togliere. Oltretutto il simbolo della Natività parte da San Francesco, il santo d’Italia, pertanto questa loro proposta non coglie la mia idea intellettuale. La festa di Natale si farà, se i genitori mi avessero lasciato il tempo di analizzare la proposta e confrontarmi con il verbale di intersezione sotto mano, non avrei mai firmato una festa che non garantisse l’inclusione dei bambini, di tutti i bambini. La festa si farà con la rappresentazione – precisa la dirigente – perché questa scuola è molto migliore di come la si è dipinta». Collaborazione, disponibilità all’ascolto e grande attenzione ai suoi 1200 ragazzini distribuiti in 8 plessi sono i tratti della neo dirigente Leoni, come è stata descritta dal sindaco di Poggio San Marcello Giuseppina Spugni. Il primo cittadino di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli, sottolinea invece come Moie abbia una alta tradizione di valori, senso di inclusione, spirito di accoglienza. Pertanto «credo che vadano ricompattati i rapporti tra scuola e famiglie».
Il miglior successo che l’istituto comprensivo Carlo Urbani abbia raggiunto, proprio parlando di inclusione, è che a fronte dell’incidenza del 31% dei bambini stranieri a Macine, si sia riusciti ad attivare un corso di italiano per i genitori cui si sono iscritti in 65, per lo più mamme.
«E’ fondamentale – spiega il sindaco di Castelplanio Fabio Badiali – che i bambini stranieri parlino italiano anche a casa con le famiglie e non solo a scuola per integrarsi davvero». Saranno contattate anche le famiglie di bambini stranieri per capire, insieme alla dirigente e agli insegnanti, se vogliono far parte del progetto e come, ma sempre nel rispetto reciproco. Sempre all’istituto comprensivo Carlo Urbani di Moie-Castelplanio e Poggio San Marcello è in programma un altro importante appuntamento, che riafferma la grande attenzione verso i bambini: in occasione del 30esimo anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la scrittrice Mariapia Veladiano sarà ospite della scuola – venerdì 22 novembre alle 17,30 nell’auditorium del Polo Mics di Moie – per presentare il suo libro “Parole di scuola”.
Niente recita di Natale alla materna: «Offende i bimbi non cristiani»
E c'era bisogno di tutto sto polvero'...
Solo buonsenso
che figura di....
È stato sbagliato averlo pensato!!!!avete fatto una brutta figura!!!!
Figura di...
Ambè!
Non sanno più dove attaccarsi
Che fate ci prendete per i fondelli
La ragione ha prevalso nella mente di questi pseudo insegnanti
Hanno fatto bene i genitori a parlare con la stampa.....fra conoscere prima che tra le mura scolastiche si firmino decisioni scellerate. La dirigente ha passato un brutto quarto d'ora credo ☺☺☺!!!
L integrazione non avviene mantenendo le loro tradizioni ma devono accettare e condividete re le nostre altrimenti rimarranno sempre stranieri e corpi estranei
anche fosse solo una proposta, è a dir poco imbarazzante che sia venuta un'idea come quella.
Spero che molti leggano perché non fare la recita non è integrazione ma creare astio, discordia, odio
Bene questa volta il clamore delle famiglie ha sortito un buon risultato
Bene sono contenta della decisione.
Come si può solo pensare di rinnegare le tradizioni di un popolo con tanta superficialità.......♀️♀️♀️
Un dietro front dettato dalle polemiche però. Sarebbe stato meglio non averne parlato affatto di questa castroneria! Imparate ad avere rispetto per quello che siamo!
Condivisione e unione di intenti...queste secondo me sono l'unica chiave risolutiva...ma mai, mai la destra a Macerata. Non saremo l'Umbria. Unione.unione.unione. insieme faremo la differenza!!!
LA NOSTRA CULTURA NON SI TOCCA
Bravi.... Si deve mantenere le tradizione
È più che giusto .così doveva essere.
La proposta falla a sorda!!!!!!
Tutti gli anni, puntuale come un orologio svizzero,arriva la polemica sulle recite natalizie!!..
Antonella di Pancrazio tieniti pure la tua sinistroide ma non tutti la penseranno come te auguri..
Io non ho mai sentito un genitore straniero ché non vuole la recita di Natale, secondo me fanno tutto questo casino da soli. E non so il motivo sé è politico, religioso ò altro. Boh
Con la decisione iniziale hanno perso dignità e fiducia. Con il dietro front, hanno perso anche la faccia. Il problema è dei bambini che hanno educatori di questo genere e è lecito pensare anche al lavaggio del cervello quando sono soli con loro.
E che ci piace la ribalta...
sempre che le due sono da ricovero nella struttura presente a Maiolati
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Deo gratias!
Come previsto ecco in arrivo le scuse. Inutili, completamente inutili. Rimane solo l’amaro in bocca per certe decisioni da elementi che vengono pure retribuiti.
Ma dove li avete trovati certi insegnanti???
se avessero studiato attentamente il Corano, che è la parola di Dio fatta Libro, dettato a Maometto dall’angelo Gabriele, forse anche questi aperturisti a “tutto” comincerebbero a preoccuparsi per il loro futuri di “dhimmi”, ossia di inferiori, se non di schiavi dell’Islam. E’ inutile che certi partiti cinguettino con i musulmani, o che il Papa vada a fare inutili accordi con qualche dottore della legge islamico. Il Corano non si discute…
Quindi, tenere in conto per le mense, o per la manifestazioni culturali o religiose della nostra tradizione i desideri di musulmani o di altre culture o religioni significa calarsi le braghe e far capire che siamo una massa di deboli e di cialtroni. Da potere schiavizzare. Dato che i ventri delle nostre donne bianche non partoriscono più, mentre gli altri conquisteranno l’Italia e L’Europa senza ricorrere alle armi. Purtroppo, il nemico nostro sono gli stessi italiani ed europei che vogliono distruggere la nostra identità e la nostra civiltà millenaria. In quanto certe forze politiche moderniste e radicali, pure all’interno della Chiesa, vogliono distruggere ciò che siamo per farci dirigere da un Grande Fratello mondialista.
Sì, Natale con i tuoi ma Pasqua con chi vuoi… la questione pasquale resta drammaticamente aperta…
Mi ripeto…
le teste che hanno anche solo pensato a questa ipotesi,dopo Natale saranno ancora li ad insegnare ai bambini la loro versione di vita civile, dove evidentemente la storia e le abitudini di un popolo devono venir meno per non OFFENDERE la presunta sensibilita’ di un OSPITE, anche se ora abita con noi.
ed è li che nasce l’intolleranza ..
Se la dirigente usa “molto migliore” io capisco perchè l’ignoranza regna padrona.Comunque resta il fatto che nelle scuole non deve entrare la Religione proprio perchè luoghi di istruzione e non di culto.Siccome la Costituzione dà la possibilità di professare qualsiasi Religione sarebbe giusto festeggiare le Natività o Festività dei vari fedeli componenti la comunità scolastica non per non offendere ma per il rispetto reciproco.Quello che dovrebbe preoccupare è che le cose si fanno per tradizione e non per convinzione Religiosa,infatti tutti hanno un filmino della recita della comunione,……ma molti si sono dimenticati i valori veri del Cristianesimo tipo la fratellanza,l’accoglienza,il rispetto del prossimo,il porgere l’altra guancia.Tutti pronti ad inveire contro gli invasori stranieri,contro i professori eversivi.Ennesima dimostrazione della decadenza sociale senza più punti di riferimento.Credo che il vostro Dio non ne sarà fiero.