di Claudia Trecciola
Non solo nel passato, ma anche oggi le Marche continuano ad essere culla privilegiata di figli illustri nel panorama scientifico internazionale: due maceratesi, infatti, saranno tra gli ospiti della Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo, istituita dall’Unesco nel 2001, e che sarà celebrata domenica 10 novembre, a partire dalle 17 nei locali del Cantinone di Osimo, in via Fonte Magna 12. Si tratta di Flavio Fusi Pecci, nato a Cingoli, presidente del Comitato olimpiadi italiane di Astronomia e vice presidente della Società Astronomica Italiana e di Francesco Tombesi, nato a Recanati, astrofisico di fama mondiale, docente di Fisica all’università di Roma “Tor Vergata”, già copertina della rivista scientifica Nature, nonché collaboratore Nasa.
Patrocinata dalla Regione Marche, che punta a valorizzare il territorio anche attraverso la divulgazione scientifica, l’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di contaminazione del progetto strategico OsimoLab voluto e avviato dalla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Simone Pugnaloni, che guarda agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. Quest’anno il tema della giornata è: “Open science, leaving no one behind”, una scienza aperta che non lasci indietro nessuno, e tra i relatori, oltre agli scienziati maceratesi, sarà presente anche l’Astrofisica di origini pesaresi Francesca Faedi, unica italiana tra le tre finaliste del premio internazionale “La Donna dell’Anno 2019” e autrice di pubblicazioni con il Premio Nobel per la Fisica 2019, Didier Queloz. Il noto conduttore conduttore televisivo Patrizio Roversi, che vanta nella sua carriera molti programmi di intrattenimento tra cultura, geografia e turismo, indosserà le vesti di moderatore dell’incontro scientifico.
«Da cittadini europei – sottolinea la delegata di OsimoLab Frida Paolella – siamo tutti chiamati ad improntare azioni quotidiane coerenti con i 17 Obiettivi Onu per lo Sviluppo Sostenibile. Per affrontarli in un’epoca di trasformazione digitale dei modelli economici servono coraggio, altruismo e fantasia. Per questo ho proposto che a chiusura della manifestazione fosse inserita la consegna agli istituti scolastici di un kit componibile di cubi cartonati, rappresentanti i 17 Oss, molti dei quali possono trovare un forte alleato proprio nella Scienza, quale strumento per incentivare future attività di sensibilizzazione. Perché, partendo dalle giovani generazioni, si possa guardare con ottimismo alle sfide sociali, presenti e future».
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