di Gabriele Censi
“Nel Paese con le finestre sulla città”, il sottotitolo degli Incontri d’autunno, nona edizione, sintetizza il filo conduttore dei sette appuntamenti organizzati dal Circolo Aldo Moro di Macerata da lunedì prossimo 28 ottobre fino al 3 dicembre. Pierferdinando Casini, Marco Minniti, Mogol, don Virginio Colmegna, Pier Carlo Padoan Fabio Renzi ed Edoardo Menichelli saranno i protagonisti delle serate all’hotel Claudiani. «Tre filoni nel programma – spiega il presidente del circolo Piergiorgio Gualtieri -, l’attenzione alle persone fragili agli emarginati, la politica con il tema delle autonomie e la città e i giovani con la formazione. Non facciamo solo questo, quest’anno abbiamo affrontato anche altri temi come i cento anni dell’appello “Liberi e Forti” di don Luigi Sturzo, l’ambiente con l’ex ministro Gian Luca Galletti e il popolarismo e i populismi con Paolo Gentiloni».
L’organizzatore degli eventi è l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che dà la linea di una tradizione ormai decennale per il circolo: «Cerchiamo il confronto tra le persone al di là della politica urlata e dei social, ora anche Trump comunica via Twitter ma noi preferiamo un modo vecchio ma ancora attuale. Approfondimento e confronto con personaggi autorevoli che negli anni hanno coinvolto circa diecimila persone. La città a centro del dibattito subito con il primo ospite, il senatore Casini, sul tema di lunedì “Allargare gli orizzonti, partire dalle autonomie locali per costruire nuove alleanze programmatiche in grado di fermare i populismi”. Vogliamo partire dai comuni e le esperienze civiche per un progetto comune. Il tema dell’accoglienza avrà la testimonianza di una buona pratica di città, quella di don Colmegna e la sua casa della carità di Milano. Poi a Mogol il compito di parlare ai giovani, nella sua scuola per autori in Umbria 15 nostri ragazzi marchigiani sono stati mandati da un progetto della Regione a formarsi. Formazione e informazione è il nostro scopo».
Nel circolo c’è anche Narciso Ricotta, assessore comunale ormai lanciato come candidato alle primarie nella campagna verso Macerata 2020, e non manca alla presentazione di un evento che è lo specchio delle sue scelte comunicative: «La sostenibile ambientale, le questioni etiche e la sicurezza sono temi quotidiani che affronteremo con il metodo del ragionamento e del confronto sereno, nel rispetto delle idee degli altri e con la conoscenza dei problemi».
Questo il programma completo:
Lunedì 28 ottobre “Allargare gli orizzonti, partire dalle autonomie locali per costruire nuove alleanze programmatiche in grado di fermare i populismi”, introduce Luca Marconi, consigliere regionale, interviene il senatore Pierferdinando Casini.
Venerdì 8 novembre Marco Minniti presente il suo ultimo libro “Sicurezza e libertà, terrorismo e immigrazione contro la fabbrica della paura”, intervista il giornalista Raffaele Vitali.
Domenica 10 novembre “Pensieri e parole, la cultura popolare, il suo poeta e la formazione dei giovani”, introduce Loretta Bravi, assessore regionale alla formazione, modera il giornalista Emanuele Maffei ed interviene Giulio Rapetti in arte Mogol.
Venerdì 15 novembre “Prima le persone, accogliere ed integrare nella città, le buone pratiche”, introduce Maria Grazia Guida, presidente dell’Associazione Amici Casa della carità, interviene don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione casa della carità.
Giovedì 28 novembre “Città e territorio, le Marche e la sfida della sostenibilità”, introduce il consigliere regionale Francesco Micucci, interviene Fabio Renzi, segretario generale fondazione Symbola.
Martedì 3 dicembre “Riflessioni sul fine vita, quando in gioco ci sono i diritti fondamentali della persona”, introduce Romano Mari, presidente dell’ordine dei medici di Macerata, interviene il cardinale Edoardo Menichelli.
Tutti gli incontri si svolgeranno all’Hotel Claudiani a partire dalle 21 e termineranno con un dibattito.
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…ecco, appunto, si parte con…Casini!! Tutto nella norma, avanti con un chiaro rinnovamento, casini vecchi a parte!! gv
Casini? ma Casini Casini? Pierferdindo? Però!
Casini, è chiaro dallo slogan, non ama la campagna.