di Gianluca Ginella
I rapporti tra l’associazione Pediall di Montelupone con l’Area Vasta 3 e le donazioni fatte all’ospedale di Civitanova (reparto Pediatria). E’ questo che il consigliere regionale Elena Leonardi, capogruppo di Fratelli d’Italia, chiede venga spiegato con una interrogazione presentata ieri. Una domanda, quella sui rapporti tra associazione e Area Vasta, alla quale aveva risposto il governatore Luca Ceriscioli dicendo solo di non essere a conoscenza di rapporti tra l’associazione e l’Area vasta 3. Il quesito era stato posto nei mesi scorsi dal capogruppo della Lega, Sandro Zaffiri.
«Mi è parsa strana questa risposta perché a me è bastato fare una ricerca e trovare cinque determine in cui si parla di donazioni fatte dall’associazione Pediall di Montelupone al reparto di Pediatria dell’ospedale di Civitanova» spiega Leonardi.
Ma perché ha presentato l’interrogazione? «Mi è stato segnalato, e non solo a me da quello che so ma anche ad altri colleghi, che quando donato non si troverebbe nel reparto di Pediatria e vorremmo venisse fatta chiarezza su questo. Si parla di computer e di apparecchiature mediche del valore di qualche decina di migliaia di euro. Solo uno degli apparecchi donati costa 29mila euro – continua Leonardi –. Siccome ci sono arrivate queste segnalazioni vogliamo capire se quanto donato si trovi in reparto. Speriamo di sì ma nel caso le procedure di donazione non fossero state perfezionate vorremmo sapere perché no e dove si trovano le apparecchiature: se in altro reparto, se ancora imballate. Ci sembra giusto che venga fatta chiarezza». Donazioni che sono avvenuto nell’arco di due anni «nel 2015 e nel 2016, questo abbiamo potuto constatare esaminando le determine – continua Leonardi –. Quello che pare strano è che gli uffici di Ceriscioli non siano stati in grado di informarlo dell’esistenza di questi documenti. Non è difficile trovarli e pare strano che abbia risposto che non gli risultano rapporti tra Area Vasta e Pediall».
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Strano davvero, Ceriscioli e Sciapichetti di solito strombazzano agli otto venti (sette più quello pieno d’arie gonfie provocato dal solito discorsetto con ai fianchi Maccione e spesso Micucci)quando qualche macchinario viene dato agli ospedali dalla Regione o donato da privati. Anche se non si tratta necessariamente di notevole valore ma comunque sempre utile. Ceriscioli che sia stato tenuto all’oscuro mi sembra proprio strano vista la sua passione per i discorsi e il taglio dei nastri. Importantissimo, al di là di qualche risibile ricerca di visibilità mancata dalla troupe sopra elencata, sapere con certezza dove sono finite le apparecchiature.
La prima domanda non è “dove?” o “come?”, ma “perché?”. Come fanno i bambini.