Un paese intero in moto per la manifestazione clou di Appignano, Leguminaria torna dal 18 al 20 ottobre per la diciassettesima edizione. Ventiquattro quintali di legumi equamente divisi tra ceci e fagioli in purezza provenienti dal territorio, e lenticchie, più montane, di Cingoli. Entro i 70 chilometri che garantiscono alla manifestazione il marchio regionale di qualità.
Una storia secolare il legame di Appignano con i legumi: qui si sono coltivati da generazioni ceci (Cicer arietinum) denominati Quercia, fagioli (Phaseolus vulgaris), lenticchie (Lens culinaris), roveja (Pisum arvense) monocromatica rosso mattone, e la varietà dei fagioli solfì Occhio di luna, specie marchigiana di piccoli e teneri fagioli bianchi di alta qualità, dalla buccia finissima, dalla consistenza cremosa e dal sapore delicato, ideali per la preparazione di squisite zuppe. Accanto ai legumi c’è come da tradizione la valorizzazione dell’arte della ceramica e le ricette tipiche saranno servire sulle ciotole di terracotta. La novità di quest’anno è Legumilandia con una cantina per i più piccoli con menu dedicati.
Il sindaco Mariano Calamita la definisce un patrimonio identitario: «Leguminaria si associa automaticamente ad Appignano, una delle eccellenze insieme alla ceramica e al mobile. Nostro compito è di supportarla creando il clima adeguato per il lavoro e la cooperazione di tanti volontari. In più abbiano avuto il riconoscimento da parte della Regione e ci siamo adoperati per garantire la sicurezza, nel rispetto della normativa. Su questo abbiamo investito fornendo al gruppo di protezione civile un corso di prevenzione incendi e rischi elevati con una stanziamento di 2.800 euro».
«Tutti danno una mano – spiega nella sede di Tipico Tips in piazza della Libertà a Macerata , la presidente della Pro loco che organizza l’evento Mariella Carnevali – in cucina sono impegnati in trenta, 160 sono i giovani camerieri, poi ci sono un’altra trentina di volontari nella logistica e in più la protezione civile e i carabinieri in congedo. Prepariamo circa seimila pasti in totale per una partecipazione attesa di 5000 presenze il venerdì e 20mila il sabato e la domenica». Ad accogliere gli ospiti di Appignano a Macerata per la presentazione la vicesindaco di Macerata Stefania Monteverde che ha ricordato con Stefano Montecchiarini, assessore al Turismo il ruolo del MaMa “Marca Maceratese” nello scambio e nella collaborazione territoriale: «Oltre all’adesione al MaMa, Appignano – ha ricordato Montecchiarini – sta anche nel progetto Bike Marche, non siamo nelle rotte turistiche consuete e così manifestazioni come Leguminaria ci aiutano ad andare oltre i confini anche quelli regionali»
Accanto alla gastronomia un programma culturale intenso curato dall’assessore Federica Arcangeli con il concorso nazionale”CaramicAppignano”: «Al Convivium d’arte ceramica partecipano artisti italiani ed internazionali, abbiamo selezionato 42 opere tra le molte arrivate sul tema della quinta edizione “Terre fiabesche”». Poi ci sono le mostre a cura della Mav Associazione Maestri Vasai Appignanesi. La presidente Anna Gagliardini ha puntato su mezzi di impatto visivo: Avremo proiezioni 3d in videomapping sulla storia e cultura della ceramica appignanese, un painting live di Riccardo Messi accompagnato dal racconto di Cecilia Menghini, la mostra “Mastri e maestri” e Borgoceramica con il mercato in via dei vasai. ricordiamo gli ultimi maestri scomparsi giovanni Ferri detto Sittì, Peppe Testa, e Luciano Bozzi che ha ormai lasciato l’attività». Ogni sera spettacoli musicali per tutti i gusti e stornellatori. Il menu è fisso al prezzo di 18 euro bevande incluse (Rosso Piceno della cantina Fattoria Forano), in regalo il bicchiere e la coccia dove sono serviti i pasti (lenticchie con salsiccia, fagioli con le cotiche, ceci al rosmarino, dolcetto e vino da dessert). Tutto il programma e le info su http://www.leguminaria.it/
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