Civitanova a Rimini col cicloturismo, il Bike festival cittadino protagonista al Ttg Travel experience. Anche quest’anno il Comune di Civitanova ha partecipato alla 56esima edizione del Ttg, il salone del turismo business to business che si sta svolgendo alla fiera di Rimini.
L’evento rientra nell’ambito della promozione programmata dall’assessorato al Turismo in collaborazione con il consorzio “Noi Marche”, di cui il Comune è capofila. «Abbiamo attuato un cambio di mentalità – ha riferito l’assessore al Turismo Maika Gabellieri – che ci ha portato a riconoscere i comuni limitrofi come alleati: saper fare squadra rafforza l’offerta dei territori, che debbono però offrire servizi sempre più qualificati per fidelizzare i clienti. La creazione di sinergie è fondamentale nell’ottica di offrire al turista, che oggi tende a permanere per periodi sempre più brevi, una proposta che sappia attrarlo. In questa direzione va certamente il turismo enogastronomico, che sviluppiamo in rete con i paesi dell’entroterra, ma anche la nuova tendenza della collaborazione con il privato in cui le industrie, che a Civitanova sono presenti anche con grandi eccellenze, stanno iniziando ad aprirsi al turista». Civitanova si è presentata con la nuova immagine coordinata, il “brand Civitanova” sviluppato nei mesi scorsi che ha nell’arco di Caradonna un proprio logo e con la scritta Civitanova. Ma al centro della comunicazione turistica civitanovese soprattutto lo sport:«la città non solo ha realtà con primati mondiali – prosegue Gabellieri – ma anche iniziative come il primo Bike festival realizzato a metà settembre e che ha riscosso grande successo suscitando interesse non solo tra gli operatori, ma anche in cittadini e turisti». Con queste considerazioni, l’assessore Gabellieri ha anticipato il riferimento al contributo della città al filone del cicloturismo, che viene trattato e approfondito nello stand della Regione Marche proprio nella giornata odierna, con l’intervento di Mauro Fumagalli per la Marche Bike Life – coorganizzatrice del Festival civitanovese.
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…il cicloturismo va bene, anzi benissimo, ma a Civitanova, purtroppo, molti (troppi) confondono il cicloturismo con il…”ciclocorsismo”, e, al di la del fatto che non va per niente bene, sono cose, queste, che il turismo lo danneggiano. gv
Il turismo civitanovese si sta avviando verso il piacere della tavola, che c’è sempre stato, dove si passerà gran parte degli scarsi tre o poco più giorni di vacanza. Alla tavola ci si indugerà tutti i giorni ma non bisogna confondere chi viene a Civitanova dai paesi limitrofi o addirittura dall’Umbria quando scelgono di passare una Domenica al mare, sempre se riescono a raggiungerlo prima che scenda la notte. I turisti sono quelli che trovano da amici e parenti un letto per la notte visto che la ricezione alberghiera civitanovese è ancora un po’ scarsa nonostante i numeri al lotto che ogni tanto vagano in ambienti anche qui gozzoviglianti ma a beveraggio spinto . Comunque dopo essersi turisticamente trattenuti a tavola, o si va a poltrire in spiaggia o si sceglie per digerire la roulette russa della passeggiata cicloturistica dove ad ogni intersecazione tra incroci viari e quelli ciclopedonali si rischia la patente da una parte e l’ospedale dall’altra se non peggio come chi ha buona memoria ricorda. Poi si dice che il futuro del turismo delle Marche per il passerà per la grande, quadrangolare super pista , se verrà o si sta costruendo o già esiste formata dall’ attaccaticcio dei vari rami che si svilupperà nel tragitto Civitanova, Foligno, Amandola,Porto, San Giorgio che mi sembra il vecchio progetto contemplava. Non vorrei che si creasse pero il solito turismo di classe, chi c’ha li sordi sa come spenderli, chi ne difetta un po’ tutti in bici dal mare ai monti e viceversa a degustare i prodotti locali attraverso panini a basso costo. A Macerata sono più fortunati, più antichi così , ogni tanto qualcuno si spinge tra i suoi calli e canali,,,no quella e Venezia , insomma qualcuna arriva ed è così dolce sentire dalla musicale voce dei bambini un po’ infranta dal pianto frignante, irritante ed insopportabile chiedere ai propri genitori” Ma che siamo venuti a fare qui e poi fa pure caldo, non c’è niente e sembra disabitato?