di Leonardo Giorgi
Non solo accessori per telefoni, computer e vintage analogico: la 33esima Fiera dell’elettronica di Macerata guarda al futuro, tra auto green e soluzioni per abbattere l’impatto sull’ambiente. Nel tradizionale weekend del centro fiere di Villa Potenza dedicato agli appassionati di tecnologia vecchia e nuova, tanti gli espositori dedicati all’energia pulita e all’ambiente che hanno attirato le attenzioni delle centinaia di visitatori.
Nel padiglione principale, tanti gli occhi puntati ai monopattini e ai dispositivi per la mobilità urbana di Segway (con possibilità di provarli lungo un piccolo percorso) e alle auto elettriche. Presenti quest’anno anche i prodotti Tesla, con gli impianti casalinghi per la ricarica delle vetture green. Non sono mancati i droni, ormai protagonisti fissi della fiera, le cui funzionalità si sono evolute esponenzialmente negli ultimi anni e sono ormai disponibili a prezzi decisamente più accessibili.
La maggior parte degli acquisti però sono stati dedicati agli accessori per smart phone, con un successo particolare per i prodotti “wearable” (indossabili) come gli orologi hi-tech e le cuffie senza fili rese popolari negli ultimi tempi da Apple. Tanto interesse anche nei confronti della sorveglianza “fai da te”. Diversi infatti gli stand che hanno proposto sistemi di telecamere di tutti i tipi (e di tutte le fasce di prezzo) che permettono di controllare l’interno e l’esterno della propria casa in qualunque momento, tramite lo schermo del telefono.
Immancabile comunque il fascino della tecnologia “di una volta”: è strano l’effetto di una televisione a tubo catodico accesa tra monitor a 4K e telefoni ultra sottili.
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Nel testo si accenna a un calo di presenze ma io estenderei il ragionamento a un rilevante calo di contenuti, con pochi espositori di scarso rilievo e tanta paccottiglia non degna di stare in una ‘fiera’. Il tutto associato a un ingresso a € 6.00 assolutamente fuori misura. Non è questa la strada per ripetere l’esperienza l’anno prossimo.
Concordo in pieno con il primo commento.
Pochi i prodotti degni di interesse, e tantissime “cineserie” (senza nulla togliere alla Cina, che di high-tech ne avrebbe da vendere!) di qualità scarsa o dubbia vendute neanche a poco. Più che una fiera sembrava un mercato rionale. Io sono entrato con l’ingresso ridotto a 4 euro e anche questo prezzo mi è sembrato eccessivo, se rapportato a quanto proposto all’interno.