Roberto Di Girolamo
«Si vergogni. Il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, come tutti i politici scarica sui tecnici le inadeguatezze della ricostruzione». Così Roberto Di Girolamo, presidente di Inarsind Marche (sindacato architetti ed ingegneri liberi professionisti), risponde a Piermattei, che nel corso di una lezione svoltasi a San Severino in uno dei cantieri di ricostruzione di un palazzo con danni gravi, si è lamentata della mancata presentazione delle pratiche (leggi l’articolo).
«Egregio sindaco – afferma Di Girolamo – corra lei per tre anni senza incassare un euro, cercando di applicare norme fatte con i piedi, dietro le paturnie degli uffici tecnici che chiedono cose diverse per 138 comuni del cratere. Corra lei per tre anni dietro ai clienti cercando di spiegare che il contributo non copre un lavoro ben fatto, oppure dietro ai politici che continuano a dire che tutto è pagato, ma questo non è vero. Corra lei per tre anni dietro alle banche che per un nonnulla ritardano i pagamenti. Visto che si ritiene così brava si prenda una laurea in ingegneria e cominci a fare professione, forse si accorgerà che è più semplice parlare da sindaco che esercitare la professione da tecnico». Di recente i tecnici si sono riuniti a Caldarola per ribadire di nuovo tutte le criticità di una ricostruzione in stallo e a settembre, se non ci saranno cambiamenti, minacciano la serrata, con la mancata presentazione per protesta delle pratiche di ricostruzione.
Cara sig.ra per una pratica approvata per adesso solo danni lievi, ci sono altre 10 pratiche presentate con esborso economico non da poco, e quella pratica copre 1/10 del lavoro fatto. Lei lavorerebbe 10 ore per incassarne1????
Essendoci tutti questi problemi, come fanno alcuni tecnici a consegnare le pratiche, farsele approvare e rimandare a casa le famiglie?
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Io credo che ai tecnici dobbiamo solo ed unicamente dire grazie. Stanno facendo un lavoro enorme facendosi carico di tutto; spesso e volentieri anche di norme scritte male e soprattutto senza ancora aver incassato un euro per il loro lavoro. I tecnici non possono finanziare di tasca loro la ricostruzione ed è giusto che lo Stato faccia una norma che consenta almeno l’anticipo di una parte delle loro parcelle per permettere loro di pagare i propri collaboratori e di coprire le spese vive. Chi si lamenta del loro lavoro è semplicemente un ingrato, sbaglia fortemente e farebbe bene a scusarsi.
La Piermattei deve essere l’esempio per tutti noi coinvolti nel dramma del terremoto e non solo.
L’1 novembre 2016 scriveva le ordinanze a mano per permettere a noi terremotati del 30 ottobre, scaraventati in mezzo alla strada in 90 secondi, di chiedere ai vigili del fuoco di entrare nelle case a prendere qualcosa. Lavora 20 ore al giorno, 7 giorni su 7 e non percepisce stipendio da sindaco. Non deve rendere conto ad alcun politico e, con il suo valido team tecnico, ha messo i settempedani in condizione di presentare i progetti, almeno quelli che hanno voluto e potuto approfittarne.
Se ci fossero più italiani come lei, le cose in Italia andrebbero meglio per tutti.
Ovviamente nel cratere ci sono realtà diverse da quella di San Severino Marche, ma se proprio
dovete prendervela con qualcuno, sicuramente non è con lei.
Lei i problemi non li crea, si rimbocca le maniche e li risolve.
Grazie sindaco!
Non dico che i problemi non ci sono, ma che sicuramente la colpa non è della Piermattei che personifica l’efficienza, la competenza e la disponibilità.
Il mio tecnico ha presentato il progetto che è stato approvato (in 10 mesi), abbiamo avviato il cantiere e sta percependo i SAL.
Da tecnico posso dirle che condivido la affermazioni sulle complicazioni normative, ma i problemi non sono limitati a quello.