«Se lo scopo della minaccia di querela è quello di tentare di intimorirmi o di farmi tacere, il sindaco ha fallito completamente nel suo intento. Se lo ritiene proceda pure». Esordisce così in una nota il consigliere regionale Bisonni in relazione alla minaccia da parte del sindaco di Tolentino di adire alle vie legali nei suoi confronti, dopo la denuncia di Bisonni «della grave dimenticanza del Comune, che non ha segnalato la presenza di una scuola nelle vicinanze dei luoghi di installazione di un inceneritore a Tolentino». Il consigliere invita Pezzanesi a dimettersi: «Vista la comprovata incapacità amministrativa e la totale inadeguatezza al ruolo istituzionale che per nostra disgrazia ricopre, se Pezzanesi amasse solo minimamente la nostra Comunità rassegnerebbe immediatamente le dimissioni. Ma temo che ami solo se stesso e che l’attaccamento a quella poltrona sia troppo forte, perché tornerebbe a fare l’assicuratore e questo non gli conferirebbe quella visibilità a cui tanto agogna. La speranza, comunque, è sempre l’ultima a morire»
Il consigliere attacca: «Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Il sindaco, politicamente parlando, ha dimostrato per l’ennesima volta la sua incapacità gestionale. Tanta approssimazione può diventare pericolosa per la Comunità intera che per tale mancanza avrebbe anche potuto rischiare di trovarsi un nuovo inceneritore sul territorio. Fortunatamente questo non accadrà, avendo il sottoscritto posto rimedio alle distrazioni di Pezzanesi. Non certo per compiacenza personale o per questioni d’immagine. Semplicemente perché ho sempre lavorato per il bene della nostra regione. L’ho sempre fatto e continuerò a farlo con o senza incarico politico». Passando ad analizzare l’operato di Pezzanesi, Bisonni evidenzia che «difficilmente si riesce a trovare un esempio tanto negativo nella storia di tutti i Comuni delle Marche». Ed a sostegno di questo assunto elenca alcune tra le situazioni maggiormente negative: «Una gestione fallimentare della fase emergenziale post sisma con le persone ancora dentro ai container in una sorta di convivenza forzata; l’individuazione di un costoso e isolato capannone industriale come sito ove realizzare gli alloggi per gli sfollati; la ricostruzione pubblica ferma e quella privata a rallentatore; le politiche di spopolamento del centro storico con il decentramento delle scuole, la superficialità con cui si sarebbe voluta accettare la prospettata donazione da parte dell’Arpa Foundation; il rifiuto totale degli aiuti offerti dalle rappresentanze politiche in nome di una esaltata e illusoria autosufficienza, la cacciata di due assessori rei di non aver timore nell’usare un po’ di buonsenso. Da ultima, appunto, la mancata segnalazione alla Provincia della presenza di una scuola vicina al luogo ove si vorrebbe far sorgere un inceneritore, fatto gravissimo perché dirimente ai fini del diniego dell’autorizzazione da parte della Provincia».
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Di Carancini scrivono che è il peggiore della storia, di Pezzanesi pure, di Cerescioli lo stesso, di altri anche…..
Ma non fate prima a dirci chi si salva??!!!!
O non c’è nessun nome per questo ??!!
Il sindaco smentisce Bisonni. Allora è vero quel che Bisonni asserisce?
Il sindaco NON smentisce Bisonni. Allora è vero quel che Bisonni asserisce?