«Fratelli d’Italia può stare tranquilla: i cittadini sapranno distinguere la demagogia dai fatti concreti per il territorio». Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore regionale ai trasporti Angelo Sciapichetti alle dichiarazioni degli esponenti dei circoli FdI di Tolentino e San Severino (leggi l’articolo) in merito al bus sostitutivo per gli utenti Trenitalia sulla linea Civitanova-Fabriano. «Ancora una volta non possiamo fare a meno di notare come qualsiasi argomento diventi terreno di inutili polemiche e attacchi infondati. E’ evidente come Fratelli d’Italia non abbia considerato l’importanza in termini economici e infrastrutturali che i lavori in questione porteranno al territorio. Ci duole constatare, ancora una volta come gli abitanti delle zone terremotate siano strumentalizzati per fini politici ed elettorali». L’assessore sottolinea: «La verità purtroppo fa male a Fratelli d’Italia ma è una sola: questo governo regionale, nel tratto ferroviario (Civitanova-Albacina) che fino a pochi anni fa veniva considerato ramo secco e quindi sulla via dello smantellamento, è riuscito ad ottenere un finanziamento di 40 milioni di euro, propedeutico all’elettrificazione dell’intero tratto. Costo 110 milioni complessivi: i restanti 70 milioni sono previsti nel fabbisogno finanziario 2018-2021, a realizzare due nuove stazioni ferroviarie (Macerata-Università i cui lavori sono in corso e Tolentino –Campus) e a rinnovare tutti i treni viaggianti lungo l’intera tratta. Questi sono i fatti, tutto il resto fa parte delle polemiche appartenenti al teatrino della politica».
Sciapichetti precisa: «E’ chiaro che la realizzazione di lavori importanti come quelli programmati comportano la chiusura del tratto in questione anche per ragioni di sicurezza e creano purtroppo disagi per gli utenti. Di questo ce ne scusiamo. Ora delle due l’una: o si iniziavano i lavori avendo ottenuto, grazie ai governi precedenti finalmente i primi 40 milioni di euro scegliendo per l’avvio dei lavori stessi i due mesi di luglio e agosto in cui il disagio per gli utenti è minore in quanto pendolarismo studentesco non c’è per la chiusura delle scuole o si restava fermi rinunciando al finanziamento». L’assessore spiega in cosa consistono i lavori: «ampliamento della sagoma delle gallerie per creare gli spazi necessari (oggi insufficienti) al transito dei treni elettrici, smontaggio di binario, traverse e massicciata in alcuni tratti, abbassamento piano di rotolamento, realizzazione del nuovo binario con traverse tipo “galleria” e massicciata ad altezza ridotta, i sottopassi e i marciapiedi di Corridonia e Morrovalle».
Sulla programmazione dei servizi sostitutivi, Sciapichetti evidenzia che «è esclusiva competenza del gestore ferroviario che ha comunque condiviso con la Regione Marche un modello di gestione valida, pur nella particolarità della situazione. Le scelte hanno tenuto conto di tre fattori: i tempi di percorrenza dei bus maggiori rispetto a quello dei treni; la necessità di assicurare gli interscambi verso o da direttrice adriatica su Civitanova e direttrice romana su Fabriano; i servizi di Tpl su gomma già presenti e già oggetto di potenziamento dopo il sisma». L’assessore regionale ai trasporti conclude precisando che «Considerato tutto ciò e tenuto conto delle motivazioni di viaggiatori della linea, è stata sviluppata una struttura di servizi che considera il nodo di scambio di Macerata come baricentro e che assicura la mobilità nelle direzioni Civitanova e Fabriano e relative prosecuzioni. In aggiunta, in relazione ai flussi pendolari e balneari sono stati comunque assicurati dei collegamenti tra Fabriano e Civitanova con degli agevoli interscambi a Macerata. Il servizio, fatti salvi alcuni aggiustamenti nei primi giorni, si sta dimostrando comunque efficace, regolare e sufficientemente integrato con le altre forme di mobilità individuale e collettiva. Infine per il Comune di San Severino è stata garantita la prosecuzione, già effettiva, del bus AN101 delle 12,35 da Civitanova fino al Comune stesso per le esigenze di mobilità segnalate. Portata a termine l’elettrificazione della tratta Civitanova-Albacina (termine dei lavori 2024) le Marche saranno tra le Regioni italiane con la più alta quota di rete elettrificata pari al 92%».
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Non ho parole, come sempre ci rimette chi ha bisogno
Su Sciapichetti, non dica che fare le due fermate era questione di vita o di morte...i giovani studenti potevano continuare ad arrangiarsi con gli autobus...ma se l'università comanda, bisogna obbedire...
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“Un ramo secco”, così viene definita e da tanto tanto tempo in base ai costi e al suo traffico. Adesso con nuove stazioni, elettrificazione della linea, rialzamento delle gallerie, decine e decine di milioni per apportare queste innovazioni per ottenere una sola cosa: ” Un ramo secco elettrificato”. Certo che la definizione “ramo secco ” detto per qualcosa di improduttivo, inutile e soprattutto costoso si puo dare anche alle persone con le stesse peculiarità. No, oh frà??
Domani è un altro giorno. Si vedrà?