Lo striscione di protesta apparso di fronte alla chiesa puntellata (foto di Luca Maria Cristini)
Ai tempi della battaglia del Pian Perduto fu il simbolo della pace ritrovata tra vissani e norcini e oggi è invece uno dei simboli della battaglia dei territori umbri e marchigiani che vogliono la ricostruzione dopo il terremoto. Si è rinnovata oggi la tradizionale processione alla Madonna della Cona, la chiesetta al confine tra Castelsantangelo e l’Umbria.
Al centro il sindaco Mauro Falcucci
Devastata dal sisma e messa in sicurezza da poco, oggi ha anche riaccolto, simbolicamente, la statua che prende il suo nome. Portata dai carabinieri per la celebrazione, è stata poi riconsegnata alle cure dei restauratori che ci stanno lavorando. A partecipare alla processione almeno 200 persone, con la fortunata occasione che la strada provinciale Pian Perduto, ancora chiusa per lavori dal 2016, riapre da qualche tempo le domeniche per permettere il transito verso Castelluccio di Norcia. Di fronte alla chiesa un lenzuolo bianco con scritto “Ci fate ricostruire o no?” e le firme di tanti Comuni come Fiastra, Ussita, Camerino, Visso, Pieve Torina, Muccia e Castelluccio. La processione è partita alle 10,30. A concludere la mattinata, dopo il pranzo, l’esibizione del coro Spontini, accompagnata da alcuni brani della “Battaglia del Pian Perduto” recitati dal gruppo Tuttascena di Montecassiano. La chiesa della Madonna della Cona avrà bisogno di indagini geologiche per valutare il terreno sottostante. Il progetto di restauro è però in corso di approvazione.
(Fe. Nar.)
Alcune immagini della processione (foto Cristini)
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