Il sindacato dei vigili contro l’armamento: «la pistola non aumenta la sicurezza, ma la riduce». Iginia Cecchini del Csa Ospal, sindacato della polizia locale, interviene dopo la delibera di giunta e l’acquisto delle Glock da parte dell’amministrazione comunale per l’armamento del corpo. Il Csa continua a professarsi contrario al provvedimento. Una posizione quella del sindacato non ideologica e di chiusura all’utilizzo delle armi in quanto tali, quanto piuttosto una contrarietà dovuta ad una decisione presa in maniera «arbitraria e sbrigativa, non calibrata sugli uomini della caserma di Civitanova, senza analizzare eventuali limitazioni fisiche del personale e l’età degli agenti, la maggior parte ultracinquantenni». La scelta di armare il corpo è stata presa dall’amministrazione comunale anche se la scelta ha provocato parecchi malumori all’interno della caserma dei vigili urbani, dove a larga maggioranza il personale è contrario: «la decisione presa dall’amministrazione non ha tenuto conto dell’età del corpo, non ha valutato che siamo sotto organico e con un corpo anziano, disorganizzato e comunque tale scelta contrasta con la volontà degli agenti di detenere un’arma – continua Iginia Cecchini segretario provinciale del Csa – questo corpo è stato abituato a lavorare in un certo modo, c’è gente di 50 anni che ha lavorato per 30 in un certo modo, non si può formare una persona ultracinquantenne, occorrono anche requisiti fisici. Ad un’arma si risponde con un’arma quindi non è vero che la pistola accresce la sicurezza personale in un corpo come quello di Civitanova, anzi con questa struttura organizzativa, la riduce». Tutte rimostranze che sono state fatte dal sindacato al primo cittadino Fabrizio Ciarapiaca e all’assessore Giuseppe Cognigni, ma che non hanno sortito un ripensamento e un passo indietro. «Da parte della maggioranza degli agenti c’è un’accertata volontà di non detenere un’arma, anche in passato ci siamo battuti per questo, in caserma i malumori per questa situazione sono all’ordine del giorno, e come risposta ci sono state anche pressioni da parte della politica per chi si opponeva». Secondo il sindacato però la detenzione dell’arma non può essere obbligo: «è possibile l’obiezione di coscienza, il ricorso al giudice del lavoro e ad ogni modo il Csa si dissocia dalle modalità con le quali l’ente ha adottato tale decisione in particolare perché non rispettosa delle procedure vigenti in materia. Rimaniamo pertanto in una posizione discordante a tutela e sostegno della volontà e delle esigenze di sicurezza del personale. Auspichiamo un ripensamento, diversamente il sindacato agirà secondo i mezzi che gli è propri».
Dipende dai sindacati, personalmente mi sono sempre battuta e mi batterò sempre per la sicurezza sia degli operatori che di conseguenza per i cittadini .... e faccio fatica, nel tempo in cui viviamo, a capire chi rema al contrario... dovrebbero provare a stare su strada con una divisa .... forse cambierebbero idea....
Armare le polizie locali è l'ennesimo scaricabarile degli enti statali che pur di far tornare i loro conti vanno a caricare di oneri le amministrazioni locali, strategia regolarmente praticata da chiunque negli ultimi decenni. Piuttosto sarebbe utile rinforzare chi è da sempre addestrato all'uso della forza.
C'è da cominciare a cambiare la testa... si parla tanto di riforma o chissà cosa! Piace o non piace, oggi la polizia Locale, o chessivoglia vigili urbani, sono una forza di polizia di prossimità, e come tale, gli operatori vanno addestrati, formati ed incentivati all'uso di determinati strumenti, leggasi armi. Per chi non vuole, sono vacanti tanti posti negli uffici lavori pubblici o anagrafe.
Sempre i soliti sindacalisti, bravi con le supercazzole pur di non fare turni diversi da quelli canonici, a scapito della sicurezza degli stessi operatori e dei civitanovesi.
Le visite mediche ed anche psicologiche, dovrebbero essere propedeutiche alla verifica dei requisiti minimi per l'idoneità al maneggio delle armi. Il corso invece serve per l'uso vero e proprio. Il fatto poi, che per 30 anni si è lavorato in un certo modo, non significa affatto che non si possa progredire. I 50enni poi ( e parlo con ragione d'età) non sono mica rottami. Lotte di buona parte della categoria per essere armati e qua si protesta dopo una delibera adottata! Hanno ragione i colleghi di fuori Regione a dire che da noi c'è il morbo "Ricci" o di Ancona
Non si può armare chiunque solo in seguito ad un corso di formazione. Le persone abilitate a portare ed usare armi in pubblico devono essere selezionate accuratamente. Non tutti sono psicologicamente in grado.
Affari vostri!
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la Polizia Locale va armata e non disarmata, magari più esercitazione al tiro e addestrati come si deve
Io invece della polizia locale armerei i giudici dando loro leggi con pene esemplari, della serie ‘colpisci un malfattore per educarne cento’. Ma in realtà il legislatore fa esattamente il contrario, cioè depenalizza.
I giudici hanno una grande arma, quella di condannare con pene più severe.
…”la pistola non aumenta la sicurezza, ma la riduce”!!!! E’ come se io dicessi: mettere una porta alla mia casa, non permette di evitare che qualcuno entri, ma ne aumenta le possibilità!! Gran brutta bestia l’ideologia!! gv
Inutile usare le armi se poi chi va
in carcere esce poco dopo,
con pene ridotte….da tempo le polizie locali prendono i malfattori dopo due giorni li rivedono in giro….a cosa servono le armi! solo a farsi male pesantemente distruggendo la psiche di chi si può trovare coinvolto….da considerare le persone che vanno in giro già di suo irose,
facili alla lite….