Lavori in centro a Civitanova, dopo via Duca degli Abruzzi, in apertura i cantieri di via Nave e via Carena. Nei prossimi giorni inizieranno i lavori per la realizzazione della nuova pavimentazione in pietra e per la sistemazione dei sottoservizi in via Nave e via Carena, nel cuore del borgo marinaro, nei tratti che vanno da via Trento a vicolo Venere. Ne dà notizia l’assessore ai Lavori pubblici Ermanno Carassai, dopo aver completato i passaggi in giunta della pratica e le relative approvazioni del progetto. Si tratta di due vie parallele a corso Umberto I, che da anni attendono una riqualificazione adeguata e che da giugno saranno oggetto di lavori contestualmente al rifacimento di via Duca degli Abruzzi. Nello specifico, a causa delle scarse dimensioni della carreggiata andranno eliminati la sede stradale in asfalto e i marciapiedi per realizzare un unico piano viabile in pietra, con camminamenti differenziati laterali per i pedoni come è nel primo tratto fino a via Trento. Sarà inoltre realizzata la nuova fognatura per lo smaltimento delle acque piovane. La parte centrale viabile sarà in pietra grigia arenaria, mentre la parte laterale in travertino bianco. Via Carena, nel tratto interessato, non è accessibile alle auto, mentre via Nave è riservata ai residenti. I lavori saranno eseguiti dalla Edilasfalti Camerino, per un importo 200 mila euro. «Nell’ottica di proseguire con la riqualificazione del borgo marinaro, ferma purtroppo agli interventi della Giunta Mobili – ha spiegato l’assessore Carassai – questa Amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di proseguire con la pavimentazione di via della Nave e via Carena, in concomitanza con via Duca degli Abruzzi, in modo da eliminare le parti di degrado e ottenere un decoro omogeneo del centro cittadino. Ad oggi le porzioni di strada oggetto d’intervento risultano essere asfaltate, con la presenza di marciapiedi in avanzato stato di degrado e non complanari che rendono poco agevole il passaggio dei pedoni, una situazione che non potevamo lasciare inalterata sia per venire incontro ai residenti, ma anche in considerazione della valenza turistica della nostra città».
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SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE CIVITANOVESE. ANCHE SE QUESTA AMMINISTRAZIONE PENSA SOLO AL CENTRO. E SE NE INFISCHIA DELLE ZONE RURALI. PER FAVORE UN PO’ DI COERENZA. LE TASSE LE PAGHIAMO ANCHE NOI.!
Ogni tanto si restaura il centro sempre tra le solite accuse che non valgono neanche la pena di essere contemplate ma ci sono e allora via all’osservazione. Ci deve essere sempre qualcuno a cui addossare i motivi per cui bisogna intervenire e per fortuna che adesso ci siamo” noi “ ( chiunque veste questo abito con il saltellare delle preferenze elettorali dei civitanovesi che cambiano continuamente amministrazione ma mai la bassezza di chi amministra sempre pronto a dare colpe, ad accusare, infierire, in breve preparando il campo a tutte le accuse che verranno fatte a loro dopo il passaggio alle urne). Basterebbe intervenire semplicemente là dove serve o ci sia una idea per abbellire, per rendere più gradevole alla vista e alla praticità che più dura meglio è senza tante chiacchiere e senza voler far credere ogni volta di essere migliori di chi? Basta leggere gli ultimi articoli su Anastacia, sul vice sindaco che deve rispondere di offese a mezzo mondo tra cui il Papa, sul consigliere che da un giorno all’altro lascia la veste del Savonarola per diventare ciabatte di pelouche e via di passo. Ma fate quello per cui state lì a palazzo e fatelo soprattutto per i civitanovesi che tutti sti turisti prima li vedeva Silenzi a cominciare da Marzo per poi scoprire che erano gli operai che gli stavano costruendo il Palas da regalare ai treiesi e che adesso si è messo a fare consulenze per la sanità pubblica, lui, grande accusatore di Ciarapica che però sembra fregarsene e di quella privata quanto di quella pubblica e poi adesso si è messo a fare il sindacalista e scrive a Di Maio che starà chiedendosi perché pure la Knorr ci abbandona e va in Portogallo e poi l’ilva di Taranto, la Whirlpool a Napoli e le tante alte attività in procinto di fallire ,chiudere e mandare in mezzo alla strada centinaia, migliaia di nuovi disoccupati. Per fortuna almeno sul lato culturale e turistico siam messi bene. L’enorme successo della “ Ti porto al porto “ o come si chiamava fa ben sperare per il futuro. La prossima volta sarà il Varco sul Mare a far esplodere l’allegria che la più triste assessora organizzatrice saprà portare. Comunque volevo dire che la periferia non è polvere da mettere sotto il tappeto o zone da rabberciare ogni tanto o quasi mai. Chiaro che se Civitanova fosse una città e con l’attuale mentalità sarebbe stata una delle tante dove al centro tutto brilla ma come giri l’angolo ti metti le mani sugli occhi , fai retro font e ti attacchi a correre prima che qualche orrore ti ingloba.