Nuove prospettive di collaborazione internazionali nei settori della didattica, della ricerca e della terza missione si aprono per l’università di Macerata grazie all’accordo con l’Universidad Abierta Interamericana Uai di Buenos Aires, Argentina. L’intesa – già siglata dal rettore della Uai Rodolfo De Vincenzi per la Uai – è stata firmata questa mattina dal rettore di Unimc Francesco Adornato alla presenza dei coordinatori scientifici del progetto Rodolfo De Vincenzi, Uai, e Ubaldo Perfetti, Unimc.
Il campo di azione sarà quello delle scienze giuridiche, in particolare i problemi del mutamento giuridico connessi ai processi di innovazione tecnologica e sociale. Strumenti giuridici innovativi sono, infatti, strategici per la costruzione di una società multiculturale. Per questo è necessario focalizzare l’attenzione sul contributo che il diritto può offrire per la gestione delle nuove sfide sociali e culturali. L’accordo è motivato anche dai valori di buona fede, solidarietà e rispetto della dignità della persona umana presenti nei sistemi giuridici di Italia e Argentina, interpretati e arricchiti reciprocamente dagli sviluppi legislativi, giurisprudenziali e dottrinali, in un processo che è il risultato del legame storico, culturale e legale di entrambi i paesi. La cooperazione si concretizzerà attraverso la condivisione di contenuti e obiettivi innovativi, tecnologici e socio-economici, di esperienze legate ai sistemi educativi e didattici nei settori di comune interesse e la partecipazione reciproca ad eventi accademici nazionali e internazionali. Verrà, inoltre, favorita la mobilità individuale dei professori, dei ricercatori, degli studenti, dei dottorandi e del personale tecnico-amministrativo a favore della didattica internazionale, dello studio, della ricerca accademica e dello scambio di conoscenze e buone prassi, della condivisione di risorse bibliografiche e l’implementazione di progetti di particolare complessità e interesse.
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Intanto ricorrono i 30 anni dal massacro di piazza Tiananmen e proprio nel nome della dimensione internazionale, del dialogo interculturale, dell’umanesimo che innova eccetera, Unimc ed Istituto Confucio avranno sicuramente trovato il modo di ricordare gli studenti cinesi uccisi, feriti, incarcerati, internati nel 1989 dal regime di Pechino ed oggi persino vilipesi dal ministro della difesa Wei Fenghe.