Sangiustese verso Civitanova, Ciarapica:
«Opportunità di crescita per tutti
ma prima ne parlerò coi tifosi»

IL SINDACO sulla richiesta ufficiale arrivata dalla squadra di Monte San Giusto per giocare al Polisportivo: «Se c'è una condivisione, io sono il primo ad essere favorevole». Il presidente Profili: «Decisione spetta al Comune, ma noi abbiamo bisogno di spazio per far crescere il settore giovanile»

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Il sindaco Ciarapica

 

di Michele Carbonari

Civitanovese e Sangiustese, oltre che dai colori sociali (rossoblu), nella prossima stagione potrebbero essere accomunate dallo stesso stadio: il Polisportivo. È la suggestione che in questi giorni sta tenendo banco a Civitanova. Infatti, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto la richiesta ufficiale da parte della società calzaturiera guidata da Andrea Tosoni e da Secondo Grandinetti (due civitanovesi doc) di poter disputare le partite interne al Polisportivo nel prossimo campionato di Serie D, in alternanza con quelle di Promozione del club presieduto da Mauro Profili.

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Andrea Tosoni, presidente della Sangiustese

I massimi dirigenti della Sangiustese (che dovrebbero vedersi anche con Andrea Gentili, confermato sindaco a Monte San Giusto) in questi anni hanno dimostrato di saper fare e soprattutto garantire un calcio di grande livello, e sicuramente questo trasferimento potrebbe aprire scenari interessanti per il futuro, come il passaggio del titolo sportivo o un’eventuale fusione. La tifoseria della Civitanovese è in fermento e proprio stasera è previsto un incontro per valutare e prendere una posizione a proposito di questo argomento. Secondo alcune voci, a parte alcuni che non sono favorevoli, la maggior parte dei supporters vuole il trasferimento della Sangiustese in riva all’Adriatico proprio per un discorso di prospettiva. A dover prendere la decisione finale sarà però il primo cittadino di Civitanova, Fabrizio Ciarapica. «Noi abbiamo ricevuto la richiesta ufficiale dalla Sangiustese: di poter essere ospitati, naturalmente a spese loro, con il nome di Sangiustese, utilizzando il campo della Civitanovese. Una richiesta legittima, che non porta nessun tipo di svantaggio a nessun altro – esordisce Ciarapica -.

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I tifosi della Civitanovese

Nei giorni scorsi questa notizia ha creato allarmismo nella società locale, con la quale ho parlato: la Civitanovese manifesta qualche perplessità di convivenza con la Sangiustese. Però io per avere un quadro completo della situazione voglio sentire tutti i soggetti interessati, tra cui la tifoseria. Voglio capire cosa ne pensano i supporters, perché credo che la squadra di calcio sia anche e soprattutto dei tifosi. Secondo me è importante valutare anche questa autorevole opinione, coinvolgendo tutta la tifoseria, sia chi va allo stadio sia chi si è allontanato, perché l’obiettivo dell’Amministrazione, al di là del discorso Sangiustese, è quello di riportare la gente allo stadio e quindi di riunire il pubblico: ci sono stati dei contrasti e quindi dobbiamo superare tali difficoltà – prosegue il primo cittadino di Civitanova -. Io penso che portare un’altra squadra di calcio in città sia un motivo di crescita sportiva per tutto il territorio. Portare una serie ed un livello di gioco superiore, un indotto di turismo sportivo che si verifica con il calcio. Una città che vuole crescere non si deve pregiudicare certe opportunità – conclude Fabrizio Ciarapica -.

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Il presidente della Civitanovese Mauro Profili

Ripeto, non mi sto schierando a favore della Sangiustese o a sfavore della Civitanovese. Dico che tutte le cose vanno fatte in concertazione, soprattutto nel calcio che è un mondo particolare. Penso che sia un’opportunità, ma le cose debbono essere fatte senza tensioni e di comune accordo fra tutti. Se c’è una condivisione, io sono il primo ad essere favorevole. Però vorrei sentire prima tutte le campane. Da parte mia non ci sarà nessuna forzatura, se non la voglia di trovare una condivisione. Io dialogo con tutti. Ho ricevuto la Civitanovese perché mi ha chiesto un incontro. Se me lo chiederanno i tifosi e la Sangiustese sarò a disposizione per cercare di fare il meglio possibile».

Toni diversi invece in casa Civitanovese, dove il patron Mauro Profili rimanda ogni decisione al primo cittadino. «Non sono scelte che spettano a noi, ma al sindaco, al quale abbiamo detto che abbiamo bisogno di spazio per far crescere il settore giovanile e far fare il salto di qualità alla prima squadra. Noi non siamo tenuti a rispondere, visto che la richiesta è stata fatta al Comune. Abbiamo buoni rapporti con la Sangiustese, una buona collaborazione visto che abbiamo scambiato alcuni giocatori. Per il futuro non so, da parte nostra non c’è mai nessuna richiesta per il titolo della Sangiustese, ne viceversa».



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