Capponi al ritorno nel suo ufficio da sindaco dopo l’elezione
Urne chiuse e risultato acquisito, ma la guerra è appena iniziata. A Treia, dove è andata in scena una delle campagne elettorali più infuocate di queste amministrative, continua la polemica dopo l’elezione a sindaco di Franco Capponi.
Vittorio Sampaolo
La lista della Lega e del deputato Tullio Patassini, che candidava Vittorio Sampaolo, ha infatti presentato una diffida inviata al prefetto, al segretario comunale e al presidente dell’ufficio elettorale a «non procedere alla proclamazione e/o alla convalida dell’elezione» di Capponi. Insomma, secondo Sampaolo, il neo eletto primo cittadino non potrebbe esercitare in virtù della legge Severino e della condanna in primo grado per le “spese facili” in Regione, peraltro già appellata dallo stesso Capponi. «Si ricorda – scrive Sampaolo nella diffida – che in simili occasioni la causa di sospensione opera di diritto e inibisce lo svolgimento delle funzioni pubbliche pur se essa non è dichiarata in sede giudiziaria o amministrativa, costituendo un effetto legale tipico della sentenza penale di condanna». Tesi che è già stata al centro di attacchi e polemiche e che Capponi ha smentito durante la campagna elettorale. Ora però la palla passa alle istituzioni.
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Non sanno perdere! Avrebbe dovuto farlo prima!
. Può darsi che in appello o in cassazione viene assolto... In Italia finché la condanna non è definitiva si è innocenti... Dnq secondo me può avere una carica politica.. Poi si vedrà a tempo debito...
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Se si sono fatti vivi solo ora vuol dire che la legge Severino non è stata violata. Ce devono sta’, non ci sono stati inciuci.