Il vescovo Nazzareno Marconi
I monaci cistercensi non torneranno all’Abbadia di Fiastra. A comunicarlo l’abate generale dell’ordine, Mauro Giuseppe Lepori, che ha scritto una lettera al vescovo di Macerata Nazzareno Marconi. Nella lettera, spiega la diocesi, si conferma «purtroppo che non sarà possibile un ritorno dei monaci cistercensi a Fiastra». I monaci se ne erano andati l’estate dell’anno scorso per problemi interni all’Ordine e anche per la parziale inagibilità della struttura che li ospitava. Alcuni sacerdoti anziani si sono resi disponibili per garantire il servizio nell’abbazia e nelle parrocchie vicine di Urbisaglia e Colmurano. L’intenzione è di poter affiancare al loro servizio la presenza di una comunità monastica femminile Benedettina.
Il vescovo Marconi ieri sera dopo la messa vocazionale all’Abbadia di Fiastra ha anche comunicato i nuovi incarichi nella diocesi che diventeranno operativi entro settembre, legati anche al ritorno e alle partenze per le missioni all’estero. Tornerà da una lunga missione a Taiwan don Mirko Cichella, per un tempo di servizio pastorale e formazione in diocesi. Partiranno invece per la missione don Sauro Formiconi, attuale parroco a Villastrada e San Vittore, don Oscar Salguero, attuale collaboratore a Montecassiano ed infine don Peter Paul Sultana, attuale parroco di Chiesanuova. Di seguito i nuovi parroci: don Pier Andrea Giochi a Santa Croce (Macerata, l’attuale parroco, don Alberto Forconi, diventerà coordinatore pastorale per Urbisaglia, Colmurano e Abbadia di Fiastra), don Iginio Tartabini diventa parroco della chiesa dei Santi Vito e Patrizio (Chiesanuova), don Fabrizio Perini a Villastrada e San Vittore (Cingoli), don Mirco Cichella a Troviggiano e a Villatorre. Don Roberto D’Annibale a San Vincenzo Maria Strambi (Piediripa di Macerata), don Davide Malavè diventa parroco al Cristo Redentore e Chiarino (Recanati), don Franco Pranzetti a Montecassiano, don Pietro Micheletti a San Francesco a Addolorata (Recanati), don Gianfranco Ercoletti a Montelupone e San Firmano.
Abbadia, i monaci se ne vanno per un anno Diocesi e Fondazione terranno aperto il monastero
Che peccato e che tristezza.
Ma poi come pretende che i giovani si avvicinino alla chiesa se a guidarla ci sono preti anziani? I preti giovani fanno la differenza .... Abbiamo bisogno QUI ED ORA di missionari
Nooooo
Era l'unico posto in cui andare ad ascoltare un po' di vera musica cattolica, quando i monaci si riunivano al vespro. D'ora in poi, anche lì solo chitarre.
Senza i monaci, L Abbazia e quei luoghi , perdono tutto il loro fascino
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Purché l’abbadia non diventi centro per extra comunitari come gira voce….
era scontato…mi meraviglio come non si parli ancora di organizzare un bel centro di accoglienza per profughi o di comunita per tossicodepenti ma tempo al tempo
Per Paciaroni. Siamo ottimisti, potrebbe diventare benissimo un centro anziani!