Loreto si prepara ad accogliere Papa Francesco il prossimo 25 marzo. Dal 1300 il santuario della Santa Casa è una delle mete di pellegrinaggio più importanti e conosciute per i cristiani. L’ultimo pontefice che la città mariana ha abbracciato, sette anni fa, è stato Benedetto XVI. Il 4 ottobre 2012, Papa Ratzinger, nel suo ultimo viaggio fuori dalla mura vaticane prima di lasciare il pontificato, aveva risollevato i cuori dei fedeli da piazza della Madonna in occasione del cinquantesimo anniversario del viaggio di Giovanni XXIII a Loreto e ad Assisi per affidare il Concilio Vaticano II alla Vergine lauretana. La città era ancora memore dei due grandi incontri del GmG del 1995 e del 2004, la Giornata mondiale della Gioventù, con Giovanni Paolo II a cui è dedicato il centro di Montorso. La visita pastorale di Papa Bergoglio, legato da profonda devozione mariana, era attesa già dall’anno del suo insediamento. E’ la seconda volta che il Santo padre arriva nelle Marche, dopo la tappa di Arquata, svolta nelle zone del sisma nel 2016. Il viaggio a Loreto però avrà una ulteriore valenza perchè si parlerà di giovani, fede e vocazioni, ma anche perchè l’effige e il culto della Madonna di Loreto sono stati portati nel mondo proprio grazie ai padri gesuiti. Per quello che si prefigura come il più importante evento del 2019 per i lauretani, si sta mettendo a punto la macchina organizzativa, che è già ben collaudata, considerati i precedenti.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ha comunicato che in occasione della visita a Loreto per la solennità dell’Annunciazione del Signore Papa Francesco ha l’intenzione di “offrire alla Vergine Maria l’Esortazione post-sinodale” del Sinodo dei vescovi dell’ottobre scorso, sul tema ‘I giovani, la fede e il discernimento vocazionale’. Loreto dispone di due eli-superfici, quella alla scuola dell’Aeronautica militare e quella al Centro Giovanni Paolo II di Montorso. Secondo il programma della visita già reso noto dal Vaticano, salvo variazioni, il Santo Padre atterrerà in elicottero verso le 9 del 25 marzo al Centro Giovanni Paolo II dove sarà accolto da mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto e dalle autorità civili. Alle 9.30 il suo arrivo in Basilica per celebrare la messa, salutare in sagrestia i frati cappuccini e, nel Santuario gli ammalati presenti. Alle 9.45, il pontefice firmerà il documento, la lettera post-sinodale sui giovani, poi sul sagrato incontrerà i fedeli ai quali rivolgerà il suo messaggio. Al termine della preghiera dell’Angelus, Papa Francesco si siederà a pranzo con i vescovi per poi ripartire risalire in elicottero per la città del Vaticano intorno alle 15.45.
“La visita di Papa Francesco conferma l’importanza che Loreto riveste per la Santa Sede – commenta anche il sindaco Paolo Niccoletti – Se i Papi degli ultimi 30 anni hanno sentito il bisogno di raggiungere la città è percepita con forza l’importanza del mistero che le mura della Santa Casa custodiscono per la Chiesa universale”. Niccoletti che ha già soprasseduto alle operazioni per l’accoglienza in città degli ultimi tre pontefici ricorda conferma anche che “Loreto e le istituzioni locali sono già preparate ad affrontare un evento di questa caratura ma siamo in attesa di conoscere i dettagli organizzativi nelle riunioni operative che verranno convocate per svolgere tutte le verifiche e approntare di conseguenza le misure necessarie per garantire una giornata di festa indimenticabile per tutti”.
La fede verso le tuniche ormai è andata!
Pronti si parte, grazie Signore per questo Papa
Io ci sono
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Un incontro di salvezza e speranza.
Non è difficile prevedere che rivelerà all’umanità che anche la casa della Ma.donna è stata migrante… niente di nuovo sotto il sole: anche 500 anni fa Leone X aveva concentrato l’attenzione della cristianità sulla terribile condizione delle anime del Purgatorio, avvolte tra le fiamme, che era dovere di ogni cristiano aiutare a migrare dal Purgatorio al Paradiso… allora si parlava di indulgenza oggi di accoglienza ma la trovata per raccogliere soldi è sempre la stessa…
…ehm..mi perdoni, signor Pavoni, ma se anche la casa della Madonna era migrante, gli angeli che la trasportarono attraverso i cieli, sarebbero stati degli scafisti!? Sa, io di religione ne so poco, non vorrei perdermi tra tutte queste..migrazioni.. gv
Più che scafisti forse aviatori e aviatori un po’ pasticcioni perché si son sbagliati 2 o 3 volte prima di trovare il posto giusto… peraltro ci sarebbe il problemino dell’islamofobia perchè l’iniziativa degli angeli nasce dalla necessità di sottrarre la Santa Casa ai musulmani maligni, ma di questo è difficile che Bergoglio parli…
Grazie signor Pavoni del suo chiarimento, tuttavia Lei sostiene che Papa Francé difficilmente possa parlare di questa “islamofobia”, ma a me ciò risulterebbe strano, dato che, negli ultimi anni, mi pare che egli difenda più chi pecca di “islamofobia” che chi di “cristianofobia”, in nome dell’integrazione tra popoli e religioni e della pace, e quindi tutti i cristiani che vengono massacrati ancora oggi nel mondo per ora possono aspettare, magari, che so io, un altra..Santa Casa!! gv
Non mi sono spiegato: sette secoli fa la Mad.onna di Loreto è scappata dall’Islam e in questi sette secoli non ha mai pensato di richiamare gli angeli per farsi riportare indietro, dunque il suo messaggio è chiaro, evidente e indiscutibile: l’Islam non è una religione di “pacce”, ma qualcosa di spaventoso da cui fuggire con ogni mezzo possibile e impossibile. Sostenere che l’Islam sia una religione di “pacce” significa entrare in conflitto con la Mad.onna o quanto meno essere sordi ai suoi messaggi anche ai più semplici, significa uscire dal cristianesimo per entrare nel johnlennonismo o più in generale nel canzonettismo d’accatto e questo è inquietante…
…ora, egregio signor Pavoni, sono perfettamente d’accordo. Cordialmente. gv p.s.: il fatto è, anche, signor Pavoni, che per molti nostri concittadini, oggi come ieri, seguire la corrente (soprattutto di convenienza, convenienza economica e “morale”..) è facile, arrivi alla foce del fiume facilmente (ma mai veramente al mare..), ma, allo stesso tempo, ti perdi tutto il bello (ed il brutto – dipende – per conoscere un po’ più a fondo la verità) del percorso, e, perlomeno per quanto mi riguarda, credo che non ne valga la pena.