di Laura Boccanera
Riunione di maggioranza rovente sul regolamento per sale slot e gioco d’azzardo. Scintille fra i due consiglieri di maggioranza Monia Rossi (Vince Civitanova) e Vincenzo Pizzicara (Noi con Ciarapica). La discussione si è accesa sull’elaborazione del documento che dovrà regolamentare orari e controlli agli esercenti proprietari di videolottery e sale slot. Ma prima che finisse la riunione la Rossi lascia la maggioranza in disaccordo: «Non sono contenta di come si fa politica nella maggioranza, dei modi con i quali si comunica e si collabora». All’origine dello sfogo divergenze sulla proposta che determina l’obbligo di chiusura delle attività dedite al gioco d’azzardo. E’ proprio su questo che le opinioni di Monia Rossi e di Vincenzo Pizzicara sarebbero venute a scontrarsi, provocando la reazione della consigliera di Vince Civitanova che in disaccordo ha lasciato la riunione asserendo di informarla quando la maggioranza avrebbe deciso come procedere.
«Non ritengo opportuno in questa fase dare pubblicità mediatica a quanto successo durante la riunione di maggioranza – ha commentato oggi a Cronache Maceratesi Monia Rossi -Cci sono divergenze che discuteremo, ho abbandonato perchè non mi piace sprecare tempo e avevo già detto quello che dovevo dire. Sicuramente posso dire che non sono contenta di come si fa politica in maggioranza, nello specifico dei modi con i quali si comunica e si collabora». La ludopatia sarà anche al centro di un incontro organizzato per il 22 febbraio alle ore 21.15 in sala consiliare con alcuni esperti del settore. L’iniziativa, organizzata dal Pd, dal titolo “Lotta alle ludopatie”, ha come obiettivo quello di fare un focus a due anni dall’approvazione della legge regionale con Francesco Micucci, Mirella Franco, Marco Nocchi, Mario De Rosa, Antonella Ciccarelli e Andrea Foglia.
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Perché come si fa politica in maggioranza? Meglio non dirlo? Mah probabilmente sarà così. Però così si mettono in fibrillazione i giocatori che oltre ad essere già adombrati per conto loro devono aspettarsi le decisioni ipocrite della politica che vorrebbe limitare il gioco per motivi elettorali. ” Vietato vietare “, cominciate da qui e poi dopo tirate fuori qualcosa di intelligente che serva a ridurre il gioco ed anche le altre droghe dato che anche il gioco è stato arruolato tra le dipendenze. Sono sicuro che perderete tempo come sempre del resto. Eppure c’è un bel detto di cui non si parla mai: ” Mens sana in corpore sano “. Non sarebbe la panacea di tutti i mali ma almeno un po’ di intelligenza nel suo contenuto ce l’ha. Invece tutti cercano di parlare di qualcosa che non conoscono, sennò per sentito dire e se lo hanno provato avranno sempre il rischio di una ricaduta. Un muro si può restaurare, un cervello toglietevelo dalla mente, anche in senso figurato se pensate di risolvere i problemi facendo ancora qualche miliardo di ipotesi su come muoversi. Interessante la seconda parte dell’articolo. Sono riuscito a conoscere in anticipo i relatori esperti nel settore per l’incontro organizzato, presumo dal PD. Viaggiano assieme al nemico come le lancette dell’orologio, ognuno con la stessa fantasia dell’altro. Non c’è niente da fare, a Civitanova l’ultima grande idea, innovativa, magistralmente interpretata è stata quella del Profff. Silenzi anticipando la stagione estiva a Marzo. Comunque ecco i nomi:Bruno Fioretti detto “Mandrake”, Armando Pellicci detto “Er Pomata”, Felice Roversi, guardamacchine abusivo, l’allevatore Avvocato De Marchis, il Conte Dallara e un Giudice.
Non viene detta la questione principale e cioè se la querelle riguarda l’inasprimento delle regole che governano le sale gioco. C’è da augurarsi che la politica abbia la meglio sugli interessi dei privati, considerato anche che non sono in ‘gioco’ posti di lavoro.