«Le previsioni danno una perdita delle farmacie per 430 mila euro, a luglio i dati sono allarmanti e parlano di una perdita di circa 200 mila euro». Numeri forniti dall’ex vice presidente Ottavio Brini che si dice preoccupato per l’andamento delle farmacie, specie a seguito del contratto di cessione del magazzino alla Aspes di Pesaro. Su 6 farmacie infatti solo una sarebbe in attivo, per le altre le perdite oscillerebbero fra 300 mila euro e 40 mila. Anche farmacie sempre in attivo come quella di San Marone sarebbero in perdita, si salva solo la numero 2 di via Indipendenza. «A fine luglio i dati erano allarmanti – dice Brini – si parlava di mancati incassi pari a -200mila euro. Che cosa ha fatto il cda per invertire questa tendenza?» Diversi gli interrogativi che Brini pone ai vertici Atac anche in merito al contratto con Aspes: «E’ prevista per caso una figura di coordinamento e con quale inquadramento? – continua Brini – e attualmente quanta merce fornisce Aspes e in quale percentuale rispetto agli ordini delle farmacie, quali i costi precisi e ci sono penali nel caso Aspes non fornisse quanto richiesto e si dovesse ricorrere ai grossisti abituali a costi maggiori?»
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Sarebbe curioso sapere quali prodotti sono in sofferenza. Anzi trattandosi di farmacie molto più di una semplice curiosità. Meno medicinali con ticket o quelli da banco oppure creme sandali e zoccoli. Ma soprattutto sapere di quelli che si pagano per intero ed ingiustamente come gli ansiolitici e che non puoi fare a meno di acquistare. Puoi avere una polmonite doppia chi ti procura l’intasamento quasi totale dei bronchi e ti peggiora l’enfisema polmonare che ti sei provocato fumando sessanta sigarette al giorno tra un cognac e l’altro per cui anche il fegato dovrebbe essere foraggiato. Puoi non prendere niente e sperare in una miracolosa guarigione ma con gli ansiolitici no, non puoi assolutamente farlo. Provate ad immaginarvi se domani, tutti quelli che prima di uscire di casa si prendono il loro bel calmante non lo facessero. Tralasciamo i classici disturbi da astinenza che renderebbero impossibile concentrarsi, guidare con attenzione, avere pensieri lineari, lavorare e lasciamo solo quelli che riguardano un certo nervosismo, una leggera sensazione di disadattamento e l’impressione di non riuscire a parlare nella solita maniera melodica e comprensibile. Che succederebbe se il passaggio a livello sulla nazionale come fa spesso ritarda abbondantemente l’apertura? Chiaramente quelle sbarre finirebbero una volta per tutte di alzarsi e di abbassarsi. E se tutti quelli che aspettano di parlare con gli addetti ognuno al suo ruolo negli uffici privati e soprattutto pubblici dove c’è sempre una fila che risulta già ingiustificabile in condizioni normali, figuriamoci da ansiosi nevrotici e magari con spiccate propensioni alla schizofrenia dove oltre che alla fila insopportabile bisognerebbe mettere d’accordo tutte le nostre varie personalità…. Questo prima, figuriamoci dopo, quando tutte le nostre richieste vengono o disattese o rinviate e abbiamo avuto l’impressione di non essere stati nemmeno ascoltati. E ai semafori quella mattina sempre rossi e con i pedoni sempre ad intralciare forse con la speranza di essere investiti e perché allora non esaudirli? Immagino con quale entusiasmo si risponderebbe al solito buongiorno che già consideriamo falso ed ipocrita del solito questuante difronte ai supermercati prima di entrare con il carrello ed intrecciarsi con tutti gli imbecilli del mondo che si sono dati appuntamento davanti al bancone degli affettati dove stanno prendendo ognuno e dico tutti 50 grammi di mortadella, 60 di prosciutto dolce tagliato fine, 82 grammi di ungherese, 75 di stracchino, mezzo chilo di pane anzi no mezza fila anzi me lo dia intero e mi dica è ben cotto sennò le dispiacerebbe cambiarmelo… e ritrovarli poi davanti alla cassa, tutti con la carta che devono fare il pin perché nessuno paga più in contanti, solo il questuante che è entrato ad acquistare mezza bottiglia d’acqua usa il contante. E poi bisogna riportare il carrello non prima di ricordarsi dove abbiamo parcheggiato l’auto e messo le chiavi e poi è il turno della spesa all’interno dell’abitacolo dopo che si è regolarmente rotto il sacchetto della frutta che abbiamo rincorso e catturato. Naturalmente posso andare avanti e avanti ancora, solo che non riesco a capire perché gli ansiolitici che dovrebbero regalarli invece li devi pagare e andare spesso, sempre più spesso dal medico perché pur di farti innervosire i farmacisti ti timbrano la ricetta che ad un certo punto deve essere rinnovata come se non sei sempre e perennemente in cura con la stessa diagnosi ( quasi ) e costretto a prendere sempre il solito ansiolitico anche per evitare di sbranare quello che arriva un attimo prima di te a prendere il numeretto per le analisi, per il banco pesce, per pagare le bollette dell’acqua del metano e della luce dove ci mettono ancora il canone della televisione. Brini fai bene a prendertela con questa amministrazione. Se lo fai tu dopo averci convissuto una vita si vede che alla fine qualcosa di vero o di strano c’era già e continua a starci e bisogna cominciare a dirle le cose quando non vanno come già fa un altro che ogni tanto tira qualche bordata. Però mi viene il dubbio che visto che magari poi, dopo i rimproveri le cose vengono fatte non è che se ne approfittano perché non assolutamente in grado di sapere quello che effettivamente dovrebbero sapere e di conseguenza poi aggiustano il tiro? Che sia meglio tacere…???
6 farmacie pubbliche comunali = perdite per 430.000 euro !!! mentre le altre 4 farmacie private, da parecchio tempo operative, sono sicuramente in utile altrimenti avrebbero chiuso i battenti, allora è la solita storia dell’impresa privata più efficiente perché gestita meglio, pertanto a che titolo gestire le farmacie pubbliche che non falliscono, per caricare le perdite sui contribuenti??? Non è la stessa cosa di un ospedale pubblico che deve garantire prestazioni sanitarie ad un’utenza generale di cittadini soprattutto quelli a bassa disponibilità economiche perché i ricchi possono servirsi della sanità privata….