Coppa Italia, crollo Lube
Perugia rimonta e vince al tiebreak: 
la maledizione delle finali continua

VOLLEY - All'Unipol Arena di Bologna i biancorossi vanno sul 2 a 0 ma si devono inchinare alla squadra di Bernardi che trionfa al quinto set, dopo quasi tre ore di gioco, trascinata da un mostruoso Leon. E' il settimo ko consecutivo per Civitanova nell'ultimo atto di una competizione che mette in palio un titolo

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di Mauro Giustozzi

La maledizione delle finali continua. A Bologna, nella Final Four di Coppa Italia Lube rimontata dopo essere stata avanti 2-0 ed a un passo dal successo pieno. E’ la settima finale disputata dai biancorossi che finisce col vedere gli avversari trionfare. Quasi tre ore di battaglia in cui Civitanova ha dato tutto ma ha subìto la rimonta imperiosa degli umbri guidati da un De Cecco magistrale e un Leon straordinario. Dunque Perugia resta ancora tabù: come lo scorso anno a Bari, Civitanova deve arrendersi alla squadra di Bernardi.

lube-perugia-finale-coppa-italia-1-325x217Una battaglia, una sfida infinita che ha tenuto attaccati sulle poltroncine dell’Unipol Arena e davanti alla tv tanti appassionati, uno spot per la pallavolo. Lube mai così vicina a vincere la Coppa Italia. Dopo due set giocati al massimo, ed un terzo ad un soffio dal chiudere la gara, Civitanova subisce la rimonta di Perugia che sembrava all’angolo come un pugile suonato. Trascinata però da un De Cecco superlativo, un Leon (mvp) straordinario ed un Ricci (uno degli ex) ficcante i perugini hanno la forza di rovesciare l’inerzia della partita che fino al terzo set aveva visto la Lube protagonista.

lube-perugia-finale-coppa-italia-9-307x400I biancorossi hanno lottato poi sino alla fine ma, come è capitato anche nelle altre finali disputate e perse, è mancato quel guizzo determinante nel momento decisivo soprattutto del terzo set che poteva far calare i titoli di coda sulla finale. Questo il rammarico più grande per la squadra di De Giorgi che perde l’ennesima finale e ancora una volta contro i rivali di sempre di Perugia. Nelle file dei cucinieri non è bastato un generoso Sokolov (68% in attacco) e un Juantorena continuo (71% in attacco) mentre Leal è apparso al di sotto delle sue potenzialità. Per la Lube è necessario rialzarsi subito da questa delusione perché tra mercoledì in Champions League e domenica in campionato arriva la doppia sfida con Modena. Nello starting six iniziale coach De Giorgi preferisce Diamantini a Cester al centro con Simon. Squadre subito molto aggressive sin dai primi palloni. L’ace di De Cecco firma l’8-5 per gli umbri ma poi la Sir si pianta sul 10-8 di Lanza. Civitanova si fa preferire soprattutto a muro che, assieme al servizio, fa male agli avversari. Da questi due fondamentali arriva il break di 5-0 biancorosso che rovescia il punteggio (10-13) e consegna una Lube più determinata ed aggressiva anche in attacco. Errori in serie di Leon e Atanasijevic, ne approfitta il sestetto di De Giorgi che vola via sul 17-22, respinge il tentativo di rimonta avversario venuto dal servizio di Podrascanin e va a chiudere il set con Sokolov.

lube-perugia-finale-coppa-italia-3-325x217Nel secondo Perugia prova a cambiare passo e piazza subito il 6-2. Civitanova però mantiene nervi saldi e replica subito agli umbri con Leal e Juantorena che riportano in perfetto equilibrio il parziale (8-8). Dopo una fase contrassegnata da molti errori al servizio delle due squadre, il break che sbilancia il set in direzione Lube lo firmano Juantorena e Sokolov: la reazione avversaria è nel segno di un Leon un po’ intermittente che riporta i suoi sul 17-17. La volata finale è segnata da qualche errore di troppo perugino, dall’ace di Leal e dall’attacco ancora di Sokolov che sigilla il 2-0 per i marchigiani. Sir Safety spalle al muro: solo vincendo può allungare la sfida, altrimenti la coppa prende la direzione di Civitanova. Incredibile set, nel quale gli umbri partono fortissimo a servizio e muro, con Civitanova che sprofonda 13-6. Quando il set pare irrimediabilmente compromesso (19-12) i biancorossi piazzano un break di 5-1 che li riporta in quota per un finale palpitante, giocato punto a punto. La Sir Safety si conquista due palle set annullate da Sokolov e Leal e solo Leon riesce ad abbattere il tentativo quasi riuscito di rimonta dei biancorossi veramente vicinissimi a chiudere la partita e mettere le mani sula Coppa Italia.

lube-perugia-finale-coppa-italia-7-325x217Pazzesco il quarto set che porta la Sir Safety al tie break. Avvio di marca Civitanova che vola via 3-7. Lenta ma inesorabile, però, la risalita di Perugia che trova la parità a quota 15. Si gioca palla su palla sino a che entrano in gioco i primi tempi di Ricci e gli ace di Leon che portano gli umbri sul 17-22. Non è finita, perché Civitanova torna sotto con Juantorena (23-23) prima che Lanza e Atanasijevic portino la sfida al quinto. Dove ancora una volta l’equilibrio regna in maniera assoluta anche se è Perugia a condurre le danze: sino al 12-12 quando Leon e un muro di Lanza regalano due palle match alla Sir Safety. Sokolov annulla la prima ma a chiudere i giochi ci pensa Leon, il giocatore attualmente più forte al mondo. Che, sfortuna di Civitanova, indossa la maglia della Sir Safety.

Il tabellino:

PERUGIA-CIVITANOVA 3-2 (21-25, 21-25, 26-24, 23-25, 15-13)

SIR SAFETY PERUGIA: Lanza 12, Podrascanin 8, Atanasijevic 18, Leon 26, Ricci 11, De Cecco 6, Colaci (L), Della Lunga, Piccinelli, Seif, Hoag, Galassi. NE.: Hoogendoorn. All. Bernardi.

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Simon 8, Bruno 2, Juantorena 17, Diamantini 8, Sokolov 25, Leal 13, Balaso (L), Kovar , D’Hulst, Cantagalli 1. NE.: Massari, Cester, Marchisio (L), Stankovic. All. De Giorgi.

ARBITRI: Rapisarda e Puecher.

NOTE: spettatori 8941 incasso di 146000 euro. Durata set: 30’, 27’, 36’, 32’, 19’ totale . 144’. Sir Safety: bs. 23, v. 12, m. 9, e. 36. Lube: bs. 19, v. 6, m. 11, e. 27.

lube-perugia-finale-coppa-italia-10-325x372LE PAROLE DEI PROTAGONISTI

Robertlandy Simon: «Penso che abbiamo giocato abbastanza bene, noi alla fine dei set siamo un po’ calati tanto, Perugia si è meritata la vittoria, hanno giocato meglio in difesa e hanno fatto un bel cambio palla quando contava e questo ha permesso loro di vincere la partita. Le palle che contano non le abbiamo messe a terra, quelle dopo il 20 e quelle dopo il 10 nel tie break e sono proprio quelli i momenti in cui siamo mancati e loro hanno cominciato a servire forte». Osmany Juantorena: «Siamo partiti molto forte, giocando bene, facendo le cose giuste nei primi due set, nel terzo loro hanno cominciato a spingere e noi comunque eravamo lì. Peccato per il quarto set, perché eravamo avanti di tre punti e non siamo stati cinici, è lì il momento in cui dovevamo spingere, non l’abbiamo fatto e Perugia ci ha creduto, ha dei campioni che fanno la differenza e noi purtroppo non siamo riusciti a portare la Coppa a casa. Da quando sono alla Lube forse questa è la finale che mi brucia di più. Ovvio che bisogna guardare avanti, ci sono ancora degli obiettivi, testa alta. Abbiamo perso la settima finale, bene che ci arriviamo sempre, ma noi non possiamo accontentarci di partecipare, qualche coppa bisogna portarla a casa: mi auguro che entro la fine di questa stagione accada». Fefè De Giorgi: «Io credo che abbiamo giocato con grande coraggio e i primi due set anche con grande qualità, dopo di che Perugia è una buonissima squadra e hanno riequilibrato alcune situazioni, nel quarto set ha ricucito uno strappo importante. Chiaramente siamo molto delusi, perché veramente volevamo la coppa con tutto noi stessi e l’abbiamo dimostrato cercando in ogni set di dare il massimo, abbiamo dei margini di gestire meglio alcune situazioni soprattutto contro questa squadra qui. Oltre alla delusione deve rimanere una convinzione importante. Ci sono ancora due manifestazioni veramente prestigiose, è chiaro che in questo momento ci sia la delusione, ma da questa sconfitta dobbiamo trovare delle motivazioni importanti per questo finale di stagione»

(foto Spalvieri)

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