«Che fine faranno i reparti di Ematologia e Otorinolaringoiatria dopo il pensionamento dei primari? E l’Ostetricia che non ha raggiunto il numero di parti annui previsti chiuderà?» Interrogativi che arrivano da Fratelli d’Italia di Civitanova che chiede garanzie circa il mantenimento dei servizi del presidio cittadino.
«Si sono voluti accendere i riflettori sulla futura location dell’ospedale “unico”, spostando l’attenzione da quelle che sono invece le reali criticità delle strutture esistenti – scrive il segretario comunale di Fratelli d’Italia Roberto Pantella – ben venga l’eccellenza, non siamo certo contrari, allo stesso tempo però bisogna avere la capacità di garantire i servizi essenziali. L’ospedale di Civitanova attualmente non è in grado di rispondere alle esigenze del bacino d’utenza che vi gravita attorno soprattutto nel periodo estivo, e il futuro purtroppo non promette nulla di buono. Entro l’anno andranno in pensione direttori di unità operative di ematologia e otorinolaringoiatria, che ne sarà dei rispettivi reparti? L’Ostetricia non ha raggiunto il numero di parti annui. La riduzione del personale del laboratorio analisi, comporterà una diminuzione delle prestazioni, verranno eseguiti solo esami di routine. Per non parlare dei tempi d’attesa in pronto soccorso. A farne le spese oltre ai malcapitati è quasi sempre il personale che viene ingiustamente preso di mira dagli utenti che ignorano le difficoltà e le carenze strutturali con le quali si è costretti a lavorare. Un ospedale che giorno dopo giorno si impoverisce e si indebolisce a beneficio di quello di Macerata».
La posizione di FdI rispetto all’ospedale unico non è di chiusura tout court, a patto che non venga depotenziato l’ospedale di Civitanova con il mantenimento di tutti i reparti: «Oggi si parla continuamente della realizzazione di un polo unico – aggiunge Pantella – quindi sarebbe logico credere che si concentrerebbero in un’unica struttura tutte le risorse, chiudendo definitivamente tutti gli altri presidi. Per essere corretti invece, bisognerebbe parlare di un ospedale di II livello dotato di strutture e discipline complesse, o meglio ancora del nuovo ospedale di Macerata. L’eccellenza ha un costo elevato difficile da sostenere, basta proclami sulla pelle dei cittadini. Come Fratelli d’Italia ci batteremo per impedire che i civitanovesi paghino con la chiusura del proprio ospedale, il malgoverno di questa regione». «Non si possono spogliare i territori dei servizi essenziali – aggiunge l’onorevole Francesco Acquaroli – esiste una mediazione possibile che rafforza le eccellenze e non mortifica i territori, andiamo verso questa direzione superando il concetto di area vasta in senso stretto».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Esiste un comitato provinciale
pro ospedali pubblici da 4 anni
in più uno regionale, forse sarebbe opportuno che si informi bene sul nuovo piano regionale e cosa contestano
i molti comitati che battagliano
in tutte le provincie della regione invitando i politici
a dialogare con loro x migliorare le prestazioni con il contenimento di spesa.
Non capisco l’equazione primario in pensione uguale chiusura reparto. Sta nella legge della ragioniera se poi lo è Lorenzin.? Per i parti non c’è problema, sembra che stia ritornando di moda partorire a casa sempre ad averla. Si faranno meno esami di routine per mancanza di medici? Beh li faranno i dirigenti, tanto di questo passo la soluzione più ” realistica” è quella. Comunque prima di fasciargli la testa, si dice così no, aspettiamo di sapere che cosa dirà stasera Ceriscioli all’Ostello Ricci di Macerata dove come da titolo ci racconterà la sua sanità. La nostra mi pare di capire che oltre a non interessargli, sia destinata ad una brutta fine. Ehhhh ( sospiro ) che pazienza che ci vuole!!