«In attesa dell’ospedale unico, l’Asur prosegua i lavori aperti all’ospedale di Civitanova e mai entrati in funzione». A chiederlo è il consigliere comunale di maggioranza Piero Croia che sottolinea alcuni servizi promessi ma ancora non funzionanti.
«La realizzazione della radiologia al pronto soccorso dove installare la seconda Tac, la realizzazione del nuovo manufatto per la risonanza magnetica donata più di 4 anni fa dalla Fondazione e mai acquistata, la sostituzione della tomografia computerizzata attualmente in uso, vecchia di 12 anni e con frequenza di rotture ormai indecorose sono solo alcuni dei punti aperti – scrive Croia – per non parlare della realizzazione del nuovo centro trasfusionale nei locali della nuova palazzina vuota ormai da 7 anni, già finanziato. E ancora l’acquisto per le attrezzature di cardiologia. Civitanova non può essere la cenerentola dell’Area vasta, vogliamo risposte certe sui tempi e non solo promesse».
Totalmente contrari all’ospedale unico il comitato pro ospedali pubblici Marche che lunedì scorso ha manifestato davanti a Palazzo Raffaello. Anche una nutrita delegazione da Civitanova era presente per segnalare la disapprovazione per la riorganizzazione della sanità attraverso gli ospedale unici provinciali. Al contrario il comitato ha ribadito la necessità del «mantenimento e potenziamento delle attuali strutture e la riapertura dei 13 ospedali chiusi a fine 2015». Il comitato annuncia una mobilitazione di massa per la discussione del piano sanitario.
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In linea con le scelte del sindaco Ciarapica. In favore come me e tanti altri di un ammodernamento dell’ospedale di Civitanova. Strano che con il suo impegno non cambia niente. Forse ci vorrebbe un megafono per farsi sentire?
Come ho scritto stamattina, le proteste vanno fatte sullo stesso…piano.
Ma un sindaco oltre che a preoccuparsi di strade nuove da fare e lasciare che in Via Emmenthal e in Via Gruviera rimangono solo i buchi, non si dovrebbe preoccupare anche di tante altre cose? L’ospedale ad esempio, quello vero, quello che già c’è, quello che in caso di emergenza se non voliamo a Torrette ci fermiamo prima ed eventualmente si chiama il taxicottero? E dove come è scritto nell’articolo, c’è la Tac che non fa spesso tic come un orologio rotto e non viene sostituita benché già finanziata? Certo la colpa non è solo politica, ma se il sindaco tace ed è un politico, i capoccioni dell’Asur che permettono queste sconcezze o chiamiamoli piccoli ritardi sono nominati politicamente, di conseguenza sopra ho detto una st..upidata. Quindi la colpa è politica? Ma se tu hai quattro milioni per acquistare qualcosa che è a gratis, utilissima e possiamo anche dire di vitale importanza sennò l’elitaxi lo chiamiamo anche per fare un esame, o perché sono finiti i letti o addirittura le lettighe e a volte non si trovano nemmeno più le carrozzelle, è sbagliato dire che qualcosa non va se non la compri? Forse è ora che non ci si limiti più a lamentarsi dopo che si è costretti ad andare al pronto soccorso per le lunghe attese dovute alle lunghe attese che ci vogliono per qualsiasi cosa, prima aspettando la visita e poi per qualsiasi altra cosa che se ti sei rotto un osso sembra che quel giorno centinaia di ossa rotte sono arrivate prima di te e così per la testa, per il cuore, per la pazienza, per il fatto che dicono sempre che non ci sono infermieri quelli veri non quelli maleducati che sembrano stiano lì a farti un piacere e ce ne sono e se non siete d’accordo pensate che anche qualche medico perde spesso la pazienza. Assumiamo direttori e dirigenti che si prefiggono uno scopo, dicono di ottenerlo e poi si premiano e lasciamo a casa medici e macchinari. Ma ritorniamo all’ospedale come entità edile costruita su a mezza collina che mi ricorda tanto l’abitazione di Norman Bates, il direttore del Bates Motel, quello di Psycho Alfred Hitchcock che se sei a piedi e la corriera non transita e non sei un maratoneta in perfetta forma devi fare una ” scalata” per raggiungerlo. Ecco di questo ospedale, da queste parti, verso piazza se né parla per dire che l’ospedale unico non serve ma va ampliato, ammodernato e quant’altro . Ma è solo un ragionamento che parte dall’andamento ondivago ( così lo ha definito un avversario politico ) che avendolo visto assolutamente perdente da una parte gli sembra di giustificasi battendo su cose su cui passato l’attimo sempre più sfuggente che fuggente, si chiude lì. Argomento fermo, in stop come quelli che si andranno a disegnare sulle nuove strade a cui seguiranno sottopassi da record e chi non ha ancora capito questo ed elogia la delibera per il riammagliamento, forse non ha ancora capito con chi ha a che fare. Lo ripeto, io non parlo mai di cose, persone o fatti che non conosco o non collimanti con la realtà. Se sarò.. Franco e perché così mi chiamo.