di Luca Capponi
Incurante di quanto stava accadendo, del pericolo, della tempesta di neve, delle persone allarmate e dei mezzi che lo cercavano, se ne è andato a zonzo per la montagna in una maniera che definire improvvida è riduttivo. Quando lo hanno rintracciato, dopo un paio di giorni, i carabinieri forestali lo hanno trovato tranquillo dentro a un igloo da lui stesso costruito, dove aveva trascorso un paio di notti. Ai rimbrotti degli operatori, l’uomo, un giapponese sulla quarantina che vive nel Maceratese, ha risposto solo con un «Faccio quello che voglio», prima di mollare le tende e riprendere la strada di casa.
Il fatto è accaduto poco prima di Natale, lungo uno degli itinerari che da Foce di Montemonaco sale verso Palazzo Borghese, a oltre mille metri di altitudine. Erano giorni, quelli, in cui come accade quasi in tutto il periodo invernale, era scattata l’allerta per via del meteo estremo fatto di neve (un metro), freddo, raffiche di vento e quant’altro. Un periodo, insomma, dove avventurarsi in montagna per giocare a fare gli esploratori è da sempre sconsigliato.
Ciò nonostante, qualche giorno fa l’episodio si è ripetuto, stavolta senza igloo. Nella stessa zona, un escursionista si era inoltrato già dalla prima mattina nonostante le condizioni avverse. Dopo diverse ore, sempre grazie al lavoro investigativo dei Forestali, i quali dopo aver intercettato l’auto parcheggiata erano riusciti a procurarsi il numero di telefono dell’uomo, l’avventuriero del giorno ha risposto al telefono rassicurando tutti sulle sue condizioni e annunciando il rientro alla base.
Comportamenti da condannare con forza, dunque, e plauso per i Forestali, che da queste parti, tra Montegallo, Montefortino e Montemonaco, zone dove il sisma si è fatto ben sentire, rappresentano un’istituzione da sempre vicina alla popolazione (in maggioranza anziani), pronta a dare una mano e portare conforto soprattutto nella lunga e difficile stagione invernale, resa ancor più dura dalla solitudine che chi è rimasto qui prova dopo lo spopolamento dovuto al terremoto. Coloro i quali sfidano la sorte mettendo a rischio la propria vita quando le condizioni sono così estreme, farebbero bene a pensare anche a questo.
Faccio quello che voglio .........allora denunciamo il signore per procurato allarme e facciamo pagare le spese sostenute da un auto dei carabinieri forestali che per 2 giorni girava da nord a sud per cercarlo poi vediamo se fa ancora lo spiritoso
Fai quello che vuoi, ma avvisa prima così la gente non si fa il culo per venirti a cercare
Ma un gorbu a issu...lascetelo lassù a congelá
Ode a te, o sodale del rischio e della pazzia. Di questi tempi in cui i Cervellini di turno giudicano il bisogno di libertà sulla base di un pieno di benzina mai richiesto, tu meriti di tornare presto a fare il cazzo che ti pare.
Ma perché ostacolare la selezione naturale?
Aveva la suocera in casa da natale... bisognava capirlo!
Ma perché nn state dentro casa ??? Chi nn ce la na casa la cerca
Dai si sono sbagliati invece che giapponese era un Eschimese!!!era pratico a fare l'igloo...
Spero vengano denunciati per procurato allarme e multati pesantemente, la prossima volta ci pensano bene prima di fare "quello che voglio"
E ora che questa ci rimborsi i costi sostenuti dallo Stato!
#rispetto #ammirazione
Idolo!!
A me uno che costruisce un igloo pare tutto tranne che sprovveduto. Ed il clima nel nord del Giappone non scherza, sia come nevosità che temperature.
Piuttosto, un giapponese che voleva fare l’eschimese...
Beh, il giapponese non era in pericolo, anzi!
Axel Cicconi Un giapponese che fa l'indiano.
Questo inverno sono fuori controllo
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Come al solito, manca una Legge che imponga agli escursionisti, di portare con sé un sistema di locazione e di eventuale richiesta di aiuto.
Il giapponese ha perfettamente ragione quando afferma di essere libero nelle sue scelte MA (maiuscolo) deve sussistere l’obbligo di portare con sé un sistema di locazione e richiesta di eventuale aiuto.
Probabilmente i familiari, preoccupati, hanno messo in moto la macchina dei soccorsi e questo è comprensibile.
Ci vuole una Legge, non serve altro.
la forestale non c’ha niente da fare che andare a cercare gli esquimesi? lasciatelo la dentro,tanto con quel freddo nemmeno si appuzza.
Se un francese o uno svizzero si perdono sulle nostre Alpi, sono tenuti a rimborsare almeno parzialmente i costi sostenuti dai loro Stati per ritrovarli. Nel caso contrario, cioè se, come ora, si perde da noi qualcuno, anche straniero, tutto a carico della collettività; il Problema è solo questo, e la soluzione ovvia, ma non la si vuole mettere in pratica.