di Gianluca Ginella
Tira un petardo verso due ragazze nere, poi urla loro “Negre” e fa il saluto romano. Un episodio di razzismo avvenuto nel centro di Macerata nella notte di Capodanno. A raccontare l’accaduto è la madre di una delle ragazze, che chiede di mantenere l’anonimato sia per lei che per la figlia. I fatti sono avvenuti poco dopo Capodanno.
Una ragazza 21enne, italosenegalese, si trovava insieme alla cugina, pure lei originaria del Senegal, nel centro di Macerata, «erano state a cena da me e poi avevano deciso di andare in piazza per festeggiare» racconta la madre della 21enne. Intorno all’1 o alle 2 del primo gennaio, le due ragazze si trovavano in via Garibaldi ed è lì che hanno incrociato un uomo che stava con una donna.
«Hanno visto che l’uomo le fissava, poi lo hanno visto accendere un petardo che teneva in mano, nonostante i botti fossero vietati, e a quel punto hanno compreso le sue intenzioni e sono scappate» racconta la madre della 21enne. L’uomo a quel punto ha lanciato il petardo «verso le ragazze che si sono spostate per evitarlo e ha urlato contro di loro “Negre”. Poi ha fatto il saluto romano» racconta la donna. In quel momento c’erano anche altre persone in via Garibaldi per festeggiare il Capodanno «ma nessuno è intervenuto o ha fatto niente. In compenso la donna che era con quello che ha tirato il petardo rideva». Un uomo che «mia figlia e la cugina non conoscono, secondo loro potrebbe avere 50-60 anni. E’ andata bene che si sono spostate perché potevano farsi male se il petardo le colpiva» dice ancora la madre. Ora l’intenzione della famiglia è di denunciare l’accaduto, sia per il gesto razzista, che per il saluto romano. Come sta la ragazza? «Non è un bel vivere. Anche l’anno scorso le era successo un episodio di razzismo a Macerata, le avevano detto “Negra torna a casa tua”. Questa notte non è neanche riuscita a dormire» racconta la madre. La figlia è nata in Italia, dove ha sempre vissuto e dove lavora. Dopo questo episodio la famiglia ha ricevuto «tanta solidarietà, da tutta Italia». Un gesto grave che colpisce due ragazze che erano semplicemente in giro per la città a festeggiare il Capodanno, e che avviene ancora una volta a Macerata, città già colpita, undici mesi fa, dal raid razzista di Luca Traini.
Solidarietà alle ragazze punto
Vergogna per l'ignobile gesto e piena solidarietà alle ragazze vittime di razzismo.
Ci sono testimoni , si faccia denuncia.
Ma che problemi hanno questi che si permettono di compiere tali gesti?
Terribile
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Consiglio, da mamma, di denunciare IMMEDIATAMENTE questo atto spregevole in Questura, in modo che le forze dell’ordine abbiano gli elementi per trovare questi DELINQUENTI.
Tuttavia il commento della ragazza ” macerata, non deludi mai”, è irricevibile.Se poi si trovasse così male in una città tacciata nella sua interezza di becero razzismo a 360 gradi, può andare in un luogo che le le paia più ameno e non resti in questa città.
Non s’è capita l’ora del fattaccio: poco dopo la mezzanotte? all’una? alle due?
…se siamo arrivati anche ad episodi di questo tipo un motivo ci sarà pure, non Vi pare!? Al di là del fatto che gli idioti non mancano mai, provate ad indovinare quali sono i veri motivi che hanno portato anche a questo!? Alla prima risposta esatta sarà dato in premio un ‘Morettino d’oro’..!! gv
“non resti in questa città”.Macerata non deludi mai.
La stupidità non è reato. Il resto, però, sì. Quando non si permetteranno più queste scorribande ignobili agli orfanelli del ventennio, sarà sempre troppo tardi.
Per Vallesi… provo io, magari vinco un premio: la stupidità, la meschinità, l’ottusaggine della mente umana….ho vinto????
Signor Fichera, Lei, per avere diritto al premio, deve anche specificare a quale parte politica riconduce tutte quelle doti che ha elencato; in caso di risposta giusta, saremmo ben lieti di assegnarle il premio da Lei, pare, tanto desiderato!! gv