Strage in discoteca, 8 indagati
I testimoni alla procura:
«Oltre allo spray sostanze fumogene»

TRAGEDIA ALLA LANTERNA AZZURRA - Le ipotesi di omicidio colposo plurimo sono a carico dei quattro proprietari e dei tre soci della discoteca. Omicidio preterintenzionale, lesioni colpose, lesioni dolose sono i profili per cui è stato iscritto nel registro degli indagati un 17enne di Corinaldo. Sarebbe stato lui a spruzzare lo spray al peperoncino, creando il fuggi fuggi. Questo, però, non sarebbe l'unica causa scatenante del caos. In azione potrebbe esserci stata una banda di baby ladri. In due hanno lamentano di aver subito furti

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di Federica Serfilippi

Strage di Corinaldo: otto le persone indagate, tra cui un 17enne ritenuto la persona che ha spruzzato lo spray al peperoncino all’interno della discoteca. Oltre a lui sono finiti nel mirino degli inquirenti sono i soci e i proprietari della Lanterna Azzurra, la discoteca dove nella notte dell’Immacolata sono morti cinque minorenni e una mamma di 39 anni.

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Da sinistra la Lebboroni, Garulli, Gubinelli e Carrozza

Il punto sulle indagini è stato fatto questo pomeriggio dal procuratore dei minori Giovanna Lebboroni, il procuratore di Ancona Monica Garulli, il sostituto Paolo Gubinelli e il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza. Sulla tragedia sono stati aperti due fascicoli: da una parte si ipotizza il reato di concorso in omicidio colposo aggravato. Per questo filone, l’avviso di garanzia è stato recapitato ai quattro proprietari e ai tre gestori (uno è anche amministratore) del locale. Per quanto riguarda la procura dei minorenni, è stata avviata un’indagine per omicidio preterintenzionale, lesioni colpose e lesioni dolose. I profili di reato sono a carico di un 17enne di Corinaldo. Sarebbe stato lui, stando a una primissima ipotesi, a spruzzare una bomboletta spray di peperoncino attorno a mezzanotte e mezza. L’evento (ma non dovrebbe essere l’unico) sarebbe la causa scatenante del fuggi fuggi che ha fatto riversare quasi la totalità delle persone presenti in discoteca verso un’unica uscita di sicurezza. Lo spray è stato ritrovato all’interno del locale e sequestrato. E’ un flacone da 15 ml e della lunghezza di 10 centimetri. Sul liquido rimasto dentro verrà eseguita con ogni probabilità una perizia tecnica per capire la natura della sostanza. «C’è stato uno spargimento diffuso. Si è avvertito molto, è dato oggettivo da non sottovalutare».

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L’immagine girata sui social subito dopo la tragedia

Non è detto, però, che lo spray sia l’unica causa del caos. Stando a quanto detto dal procuratore Lebboroni, alcuni ragazzi ascoltati dagli inquirenti hanno descritto la sostanza irritante come l’effetto di un’esplosione. E’ stato anche percepito l’odore di ammoniaca. Altri hanno parlato di sostanze fumogene. Inoltre, due ragazzi hanno lamentano di aver subito dei furti. Uno aveva addirittura detto al figlio di uno dei gestori del locale di aver subito il tentativo di scippo della catenina che teneva al collo. Non è dunque escluso che possa essere entrata in azione una banda di baby rapinatori e che la stessa possa essere ritenuta la concausa del parapiglia. Per ora, però, per quanto riguarda l’origine della fuga disperata nel registro degli indagati è stato iscritto solamente il 17enne, per cui non è scattata alcuna misura cautelare per quanto riguarda le ipotesi di omicidio e lesioni. A far risalire a lui è stata la descrizione precisa e dettagliata fornita da tre persone.

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Il momento del crollo della balaustra

«L’avviso di garanzia nei suoi confronti – ha detto la Labboroni – è un atto dovuto. Le ipotesi di reato sono ancora molto fluide». C’è poi l’indagine della procura ordinaria. In questo fronte, gli investigatori si concentrano sugli aspetti tecnici della serata: verificare il rispetto normative di sicurezza, la conformità locali, la normativa sulle procedure  di evacuazione, i limiti di capienza della discoteca relativa alle presenze effettive, i ticket venduti. La procuratrice ha fatto chiarezza sui numeri: 1600 biglietti erano stati chiesti alla Siae dagli organizzatori dell’evento dove avrebbe dovuto esibirsi Sfera Ebbasta. Sono stati ritrovati 919 biglietti non vidimati e sono state vendute 466 matrici. Per quanto riguarda il locale: tutta la discoteca ha una capienza di 871 persone. La sala principale – dove doveva esibirsi il rapper – può contenere 459 persone. Un secondo locale ha disponibilità per contenere 262 persone. C’è poi una terza sala, dove però non c’era musica. «Il numero delle presenze effettive dentro la discoteca – ha specificato la Garulli – sono in corso d’accertamento. Perchè all’ingresso ci sono state delle prevendite non ufficiali e delle persone sono entrate con dei tagliandini». E’ stato poi accertato che tre vittime hanno perso la vita in prossimità delle scivolo e in concomitanza della caduta delle balaustre. Da definire le modalità di morte delle altre tre. Domani l’autopsia sulle salme. L’invito dei carabinieri rivolto a tutti i presenti alla serata del 7 dicembre è quello di fornire informazioni utili all’indagine e rilasciare agli inquirenti file, video e foto scattati durante i tragici attimi avvenuti all’interno della Lanterna Azzurra, posta sotto sequestro dall’alba del giorno dell’Immacolata.

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