Nascita di Maometto: in 300 al corteo organizzato a Civitanova. Come ogni anno, anche oggi la comunità islamica ha celebrato il profeta con una manifestazione riservata ai soli uomini. Numerosi i pullman arrivati anche da fuori regione, Bologna, Milano, Carpi e gran spiegamento di forze dell’ordine per garantire la sicurezza. Il corteo, organizzato dall’associazione islamica “Faizan e Medina” di via Garibaldi, è stato anticipato per la pioggia. In un tripudio di bandiere verde, i partecipanti si sono trovati davanti al monumento della Cavalleria, hanno fatto il giro del parco di via Martiri delle foibe, hanno attraversato corso Garibaldi sono arrivati alla palestra dello stadio dove hanno concluso la festa con una preghiera.
(foto Federico De Marco)
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Alle prossime scadenze elettorali spero che i civitanovesi ricordino bene questa manifestazione rifiutata da tutte le altre città marchigiane (in primis il capoluogo sede appropriata per manifestazioni regionali) mentre a Civitanova è diventata “consuetudine” grazie alle amministrazioni Corvatta prima e Ciarapica poi (Fantozzi docet). Ovviamente i residenti della zona Stadio (in particolare quelli del rione “La Pinetina” da due anni “assediati” dalle 10:30 alle 13:00) “ringraziano” per lo “spettacolo”. Le continue grida per nulla rispettose (oltretutto amplificate all’inverosimile) e la presenza rigorosamente al maschile la dicono lunga sulla cultura di questi immigrati che nel loro paese, il Pakistan, ha creato il caso internazionale di Asia Bibi tuttora in pericolo di morte per blasfemia in quanto cristiana.
Se rispetto agli anni scorsi il percorso del corteo pakistano islamico è stato ridotto per motivi di sicurezza alla zona stadio rispetto ai precedenti, via Cecchetti (AGIP) piazza XX Settembre e corso Garibaldi, dato anche il maggior potere in materia di sicurezza conferito al Sindaco, oltre naturalmente alle altre due figure istituzionali del Questore e del Prefetto, per la totale mancanza di reciprocità in materia di libertà religiosa in Pakistan ed altri paesi islamici e l’attuale caso della giovane cristiana ASIA BIBI impedita a lasciare il paese nonostante la sentenza della Corte Suprema di Islamabad a seguito delle numerose proposte di estremisti islamici, anche per sostenere e dare un segnale forte di protesta contro tale discriminazione l’attuale Amministrazione Comunale avrebbe dovuto vietare questo corteo anche se ridotto; ovviamente nessun accenno di solidarietà per ASIA BIBI durante il corteo e nel confronto fra i tre esponenti religiosi tenutosi nei giorni scorsi a Macerata e nessuna presenza femminile, ma le femministe non hanno nulla da dire al riguardo proprio oggi giornata a difesa dei diritti delle donne???
L’assenza delle donne a questa manifestazione la dice molto lunga sulla fattibilità dell’integrazione degli stranieri nella realtà italiana.
Stiamo cercando di ringiovanire il paese con nuovi abitanti che ci aiutano a tornare nel medioevo (naturalmente con il cellulare in mano)
…chissà, egregio signor Castellucci, forse le femministe non si fanno sentire perché loro odiano e ce l’hanno solo con gli uomini veri!! gv p.s.: femministe una tantum, oppure..tantum quel che conviene a noi..eh eh!!
Nel 1894 la rivoluzionaria e femminista Anna Kuliscioff si fece sentire in un famoso discorso, tenuto a Milano, dal titolo “Il monopolio dell’uomo”, il cui argomento era la problematica condizione lavorativa della donna della seconda metà dell’ottocento. Evidentemente per alcuni Paesi del mondo il tema è dopo ben due secoli ancora attualissimo e attende con pazienza reazioni e risposte.
Sia pur a distanza di cinque anni sia Korvatta e Ciarapika si sono classificati come sindaci di tutti i civitanovesi. Per quest’ultimi avrei delle riserve da fare. Del primo , Corvatta, vi siete già accorti che dei civitanovesi aveva una larga condivisione con tutti quelli che per un motivo o l’altro vi soggiornavano e nei suoi conti eravamo decisamente superiori a quelli denunciati dall’anagrafe. Per quest’ultimo invece, il numero dei cittadini per cui si fa tutore nell’amministrazione è decisamente inferiore alla cifra che esce dai registri comunali. Ma questa differenza non è dovuta assolutamente a chi è iscritto e a chi pur non essendo iscritto risulta abitante a Civitanova. Lui, infatti è il sindaco per tutti quelli che decide di rappresentare, come i suoi assessori Troiani e Gabellieri, e qui non contano né derive fasciste, comuniste, democristiane, socialiste e anche Dipietriste se esistono ancora. Sono ben altri i requisiti che fanno di una persona degna di essere amministrata da Ciarapica. Adorabile l’accostamento a Fantozzi nel commento n. 1. Comincio a leggere e sopratutto a sentire in giro che oltre a chi si è già accorto da tempo di aver preso una cantonata ( delicato modo che sostituisce la più conosciuta “craccata su li denti “), che nuovi aspetti davvero deleteri cominciano ad avviluppare questo ” nostro ” nuovo sindaco per cui è stato scolpito un nuovo proverbio: ” Tutti indispensabili,però lo decido io”. Valesse anche per lui, entrerebbe di corsa nel libro dei proverbi dopo quelli cinesi. Cinesi perché e la prima che mi è venuta in mente.
mmmhhh … moderni..!!