L’attaccante segna il gol del 4-1, nell’occasione viene a contatto con il portiere avversario e tra i due nasce un acceso diverbio. Il fratello dell’autore della rete, un difensore centrale, parte dalla propria metà campo per colpire con un cazzotto l’estremo difensore. I due vengono subito separati dai compagni di squadra e il tutto finisce nel giro di mezzo minuto. L’arbitro, per tranquillizzare ancora di più la situazione manda i giocatori negli spogliatoi, rimanendo fuori con i due ragazzi protagonisti dell’episodio, che tra l’altro neanche sono stati espulsi. Il colloquio sembra portare buoni frutti, la situazione pare tornare alla normalità. Non per il direttore di gara, che sospende la partita tra Urbis Salvia e Civitanovese (Under 19 regionale) al 62′ della ripresa sul punteggio appunto di 4-1, non ritenendo le condizioni necessarie per proseguire il match. Un classico testa coda di un campionato giovanile, testimoniato anche dal punteggio che si stava delineando al Tombolini di Urbisaglia. A questo punto, in settimana, non resta che attendere le decisioni del giudice sportivo per un episodio sicuramente da condannare, soprattutto perchè riguarda dei giovani calciatori.
(Mi. Car.)
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“PORTIERE AFFERRA PER IL COLLO L’ATTACCANTE E SCATENA IL CAOS… Il direttore di gara non è stato in grado di gestire la situazione e sull’azione del quarto gol di Matteo Salvati ha messo fine alla partita. Di fatto al poker rossoblu il portiere locale ha avuto un impeto d’ira ed ha bloccato l’attaccante rossoblu classe 2000 a terra prendendolo per il collo” (Macerata Sport, 17/11/2018). Una versione assai diversa da quella di CM (“Mi.Car.” era a Urbisaglia?), sia nel titolo che nella esposizione dei fatti. Da quale parte sta la verità?