
di Monia Orazi
Studentato donato dalle province di Trento e Bolzano, contro container provvisori in affitto per tre anni, nota le differenze. A far vedere gli alloggi per gli studenti universitari di Camerino è stato questa sera l’inviato di Striscia, il popolare capitan Ventosa con il suo costume giallo attillato, che ha intervistato anche il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, mostrando il centro storico della città e chiedendo che ci sia meno burocrazia, per far partire la ricostruzione.
La presenza dell’inviato di Striscia, diversi giorni fa nella zona dello studentato donato dalle province autonome di Trento e Bolzano e dal Land del Tirolo, non era passata inosservata. In molti hanno pensato che l’inviato del tg satirico di Canale 5, fosse venuto per un approfondimento per le recenti vicende di lavoro irregolare che hanno riguardato il cantiere, portate alla luce dalla Cgil. Niente di tutto ciò invece. Il servizio è partito con alcune immagini girate dal drone che mostrano edifici di Camerino lesionati dal sisma, poi capitan Ventosa entra nello studentato donato dalle due province alto-atesine e dal Tirolo, ne mostra gli interni luminosi e gradevoli, elogiandone la cura nella realizzazione, il rispetto di criteri di sicurezza antisismica e risparmio energetico, dicendo che il costo è di circa 12 milioni di euro, per venti palazzine destinate ad ospitare 456 studenti, dunque un costo di 26 mila euro e 300 al posto letto.
«Ci sono però altri alloggi in costruzione, questi sono provvisori, ospiteranno 250 studenti, sono stati presi in affitto per tre anni, pagate con i fondi dell’Unione Europea, cioè soldi nostri», spiega capitan Ventosa. L’inviato di Striscia mostra i container, dicendo che all’interno le stanze sono molto più spartane dello studentato e che i servizi come i bagni sono in comune. All’esterno intervista l’architetto Susanna Catalano, alla quale sono stati espropriati i terreni su cui si trovano i container a Camerino due, che aveva presentato ricorso al Tar poi respinto. L’architetto evidenzia i costi del progetto per 7 milioni ed 800 mila euro, a cui aggiungere 100 mila euro per ciascuno degli otto mesi di ritardo, per un totale di 8 milioni e 600 mila euro, per un totale di costi pari a 35 mila euro a posto letto.
La palla passa al sindaco Gianluca Pasqui, che così risponde a capitan Ventosa: «Riguardo ai costi non saprei risponderle, non sappiamo quale è il costo finale, se non dopo, quando vediamo oggettivamente, che viene dato l’ok all’iter procedurale. Vi chiedo di fare un regalo alla mia comunità, venite a vedere in che condizioni è la mia Camerino». Detto fatto, capitan Ventosa e Pasqui vanno in zona rossa, compaiono le immagini del centro storico, chiuso e sorvegliato dall’esercito per il pericolo di crolli, privo di vita da due anni.
«Dopo due anni ancora siamo così è tutta zona rossa – dice il sindaco – siamo ancora eseguendo le prime messe in sicurezza. Non abbiamo personale per far fronte a tutto ciò che ci chiede lo Stato sul fronte procedurale. Se andiamo avanti così la ricostruzione è molto lontana, forse neppure ci sarà. Chi è stato veramente colpito in modo devastante sono pochissimi numeri. Allora non vorrei che la politica di fronte a pochissimi numeri, non prenda le decisioni che realmente deve prendere». Il servizio si conclude con l’appello di capitan Ventosa, con il suo motto “Mi stimo e mi incoraggio”, rivolto alla burocrazia, affinchè tutto sia velocizzato e semplificato per far partire la ricostruzione.


Interno appartamento studentato

Interno container provvisori Camerino 2

Interno container provvisori Camerino 2

panoramica del nuovo studentato donato dalle province di Trento e Bolzano




container provvisori a Camerino 2 per studenti


capitan Ventosa nei bagni dei container per studenti

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I costi dei container provvisori per 250 studenti

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